Acquamorta
Acqua chiusa, sonno delle paludi
che in larghe lamine maceri veleni,
ora bianca ora verde nei baleni,
sei simile al mio cuore.
II pioppo ingrigia d'intorno ed il leccio;
le foglie e le ghiande si chetano dentro,
e ognuna ha i suoi cerchi d'un unico centro
sfrangiati dal cupo ronzar del libeccio.
Cosí, come su acqua allarga
il ricordo i suoi anelli, mio cuore;
si muove da un punto e poi muore:
cosí t'è sorella acquamorta.
Salvatore Quasimodo
senso di stagnazione perenne;
acque morte da sempre riparo
a fragili cuori infranti dall'onda...
Per secoli i marinai che navigavano negli stretti fiordi delle regioni più settentrionali del pianeta sperimentarono uno strano fenomeno: in queste insenature spesso le loro navi si ritrovavano improvvisamente bloccate, senza che nessuno riuscisse a capirne la ragione.
Alla fine del 1800 un esploratore norvegese lo definì “il fenomeno dell’acqua morta” e ne fece una descrizione che permise di avviare i primi studi.
Il fenomeno avviene quando le correnti impediscono il controllo della nave. Soltanto nel 2020, però, il meccanismo è stato chiarito da un team di fisici francesi.
Perché il fenomeno si verifichi, l’acqua del mare deve presentare strati a diversa densità in contatto tra loro.
Questo fenomeno potrebbe spiegare anche alcuni famosi eventi storici, come la disfatta di Cleopatra durante la battaglia di Azio contro Ottaviano, nel 31 a.C.
In questa occasione le navi della flotta di Cleopatra rimasero immobili nella baia greca, come se qualcosa le bloccasse.
(dalla rete)
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