...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

Visualizzazione post con etichetta Guerra. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Guerra. Mostra tutti i post

martedì 2 settembre 2025

San Michele del Carso

In dormiveglia
Valloncello di Cima Qua�ro il 6 agosto 1916 

Assisto la notte violentata
L’aria è crivellata
come una trina
dalle schioppettate
degli uomini
ritratti
nelle trincee
come le lumache nel loro guscio
Mi pare
che un affannato
nugolo di scalpellini
batta il lastricato
di pietra di lava
delle mie strade
ed io l’ascolti
non vedendo
in dormiveglia

Giuseppe Ungaretti

Di fronte al dolore scema
la voglia di vita, il sole
non scalda gli inverni passati
ora è pace, fn che si potrà...

Il San Michele grazie alla sua posizione dominava la bassa valle dell'Isonzo e permetteva di tenere sotto controllo la città di Gorizia. A seguito della Prima battaglia dell'Isonzo, la postazione venne pesantemente fortificata dagli austroungarici, tramite un ampio sistema di caverne e ricoveri, e munita di cannoni di grande calibro. L'esercito italiano tentò per mesi di conquistarlo, tanto che la sanguinosa Seconda battaglia dell'Isonzo è nota anche come "battaglia del San Michele", perché lo sforzo italiano fu più concentrato e intenso. Le estese fortificazioni, difese da reparti ungheresi, resistettero a diversi attacchi e il monte cadde nelle mani dell'esercito italiano solo durante la Sesta battaglia dell'Isonzo.
(da wikipedia)

lunedì 16 gennaio 2023

Panoplia

Panoplia 
(in greco antico: πανοπλία, letteralmente "armatura completa", da πᾶν pan "tutto" e ὅπλον hòplon "arma") era il nome dell'armatura degli opliti e dei soldati pesanti dell'antica Grecia.
Panoplia è il termine usato per indicare l'insieme delle armi di offesa quali spada (ξίφος xìphos), lancia (δóρυ dòry) e di difesa quali elmo (κράνος krànos), scudo (ἀσπίς aspìs), corazza (formata da due pezzi, θώραξ thórax e ἐπιβραξιωνίος epibraxiōníos, i quali proteggevano rispettivamente il petto e il ventre), bracciali (ἐπιπηχύον epipēkhýon), schinieri (κνημίς knēmìs) e le protezioni per le caviglie (ἐπισφύριον episphýrion) e per i piedi (ἐπιποδίον epipodíon) in dotazione agli opliti ellenici. 
Il tutto pesava tra i 22 e i 35 kg.

Dalla miseria degli uomini
Nascono giuste rivolte
E dalla panoplia di parole lucide
Si erge una filza di soli

Mohamed Attaf

E' un immane peso il sole,
nel cuore, nella rabbia e il dolore;
rivoluzioni passate in sordina
imbellettate al cospetto di Dio...

Il termine venne successivamente usato per indicare i trofei e i motivi ornamentali che si trovano nei fregi di diversi monumenti romani di carattere celebrativo di imprese vittoriose e ripresi come motivo ornamentale, posto sui muri, nei secoli successivi. 
Con il termine Panoplia generalmente si intende quindi un insieme di armi, generalmente bianche, o di varie parti di un’armatura, disposte come trofeo, per lo più su pareti o su muri, a scopo decorativo. 
Anche la raffigurazione pittorica o plastica di tale insieme, in uso specialmente nel Rinascimento, e anche nel periodo dell’arte neoclassica, nella decorazione architettonica o in monumenti celebrativi. 
Applicata alle armature di epoche successive, il termine panoplia non venne usato sino alla fine del XVI secolo e all'inizio del XVII secolo, venendo allora usata per descrivere il set completo di armatura a piastre che ricopre l'intero corpo di un soldato. 
Siccome una panoplia è una serie completa di componenti eterogenei e diversi, la parola panoplia ha finito per riferirsi a una qualsiasi collezione completa o molto grande di un sacco di cose.
Si usa, di conseguenza, il termine (la parola) panoplia anche con l'obiettivo di descrivere e tratteggiare un assortimento di cose molto vario e pittoresco.
(da wikipedia)

sabato 11 giugno 2022

Pietre e frecce

Nè freccia, nè pietra

 Ciao! Né freccia né pietra:
io! – La più viva delle donne:
vita. Tutte le mie carezze –
al sonno tuo incompiuto.
Vieni qui! (vale a dire:
Tienimi! – è questione di senso)
Afferrami tutta così felice
e semplice come mi vedi!
Stringimi! – che oggi lontano navighiamo,
stringimi! – che sciamo! – con un filo di seta!
Oggi porto una pelle nuova:
quella dorata, la settima!
– Mio! – altro che ricompense
in cielo, se tra le braccia, sulla bocca
c’è la Vita: la felicità sfacciata
di dirti ciao ogni mattina!

Marina Cvetaeva

Un punta di freccia è una punta, solitamente affilata, aggiunta a un freccia per renderlo più mortale o per soddisfare uno scopo speciale.
Le prime punte di freccia erano fatte di pietra e di materiali organici; come civilizzazione umana sono stati utilizzati altri materiali avanzati. Le punte delle frecce sono importanti manufatti archeologici; sono una sottoclasse di punti proiettili.
(dalla rete)

 

 In compensazione del sogno
sostengo un ruolo desueto;
avrò pensieri sconci in mente
ma il cuore ritma ancora la vita...

martedì 3 maggio 2022

Notizie

La notizia è un'informazione su un fatto o un avvenimento (in corso o concluso), comunicata da un giornalista a mezzo di stampa, trasmissione televisiva, radio, pubblicazione online o con altri mass media. Le notizie possono essere variamente classificate a seconda dell'argomento (cronaca nera, cronaca rosa, cultura, economia e finanza) e della provenienza (politica interna, politica estera).
Particolari tipi di notizie possono essere contenute nel reportage o nell'inchiesta, delle analisi approfondite e documentate su un fenomeno. Un'esclusiva è una notizia pubblicata solo da un giornale (concetto simile all'inglese scoop). Infine, un trafiletto è, in gergo giornalistico, una notizia molto breve collocata in genere in fondo alla pagina, mentre una breve è una notizia pubblicata su una colonna e sprovvista di titolo (da wikipedia).

Le notizie sono

le notizie sono di un’eclisse del settanta per cento
al peggio delle aspettative & probabilmente
uno dei Suoi verdetti più misurati
le notizie sono di tre pulcini
morti per un improvviso inverno lampo
i loro cadaveri in airtex ritrovati sul prato
le notizie sono di un surriscaldamento terrestre
per noi uva & olive & per loro deserto
il nostro giardino è morto nell’estate dei ‘06
& Dublino è rimasta senz’acqua & faceva troppo caldo
per tenere le finestre chiuse sulla strada verso ovest
anche se all’ombra dell’antico viadotto
dove tanto tempo fa prima del riscaldamento globale
un giovane si è impiccato per la disperazione
di ciò che restava della strada ferrata.

William Wall

  

Il mondo che scotta riscopre la guerra,

rumori sordi arrivano dritti nel cuore;
come un animale ferito e incattivito l'uomo
denuda e sperpera le risorse e l'amore...

giovedì 28 aprile 2022

Sciocchezze #27

 

 
Il pensiero delle armi mi disturba
sono conscio della pazzia 
che invade il mondo.
Vorrei essere arbitro 
di un partita infinita
ma ho dubbi, seri dubbi 
che si scontrerebbero 
con la mia presunta 
ma non certa imparzialità...
 
Guji
 



domenica 3 aprile 2022

Pensiero, poesia e riflesso

come si può essere così
stupidi e litigosi, cattivi,
preda di ambizioni e voglie,
eppure...
 
Gujil
 
Dopo la guerra costruiamo una casa
 
Dopo la guerra costruiamo una casa…Dopo
un’altra guerra, durante la quale molti son
rimasti senza tetto sopra la testa, costruiamo
la casa e sistemiamo il giardino attorno ad essa.
La costruiamo simile al guscio della chiocciola,
piccola e bella ma per due. Impariamo dalle
rondini. Chiediamo consigli al vento e alla pioggia.
La costruiamo con le mani che sanno di terra,
nella quale ritorna tutto ciò che da essa è cresciuto.
Con le mani che si toccano teneramente e stanche
scoppiano a ridere come il fiore di sambuco. Ci aiutano
la pietra e l’acqua che uniamo al profumo di lavanda
e a immagini oniriche … Dopo la guerra costruiamo
la casa … Per due corpi che giaceranno nel letto
come sotto un melo fiorito, e per due anime
che passeggeranno dentro placidamente, così
come oggi vaga dentro l’anima della vecchina
che è vissuta e morta tra le sue mura … Costruiamo
muretti che ci separeranno dalla crudele realtà,
e scale che ci condurranno oltre le cose note, dove
giungono solo coloro che si vogliono bene … Dopo
la guerra costruiamo la casa … Giorno e notte,
anche se ci rendiamo conto che stiamo costruendo
le macerie di domani.
 
Josip Osti

 Guerra, parola che attraversa secoli di storia,
ci diciamo contro eppure tutti la fanno;
illudersi è appagante ma non serve, bruttura,
dolore e non-sense per l'uomo e la donna...