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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 20 agosto 2025

Agostino

Agostino
 
Calore afose imperversano in città
che sanno di fine vacanze, il sole
che nulla toglie alla luce si infiamma
in colori sgargianti il mondo vive
l'estate, il culmine, la vita fiorente.
Poi qualche nube comincia a gemere
quell'acqua che sa di vita e rinascita,
rimango perdurante attore del giorno
fino alla sera, fino all'arrivo del buio.

Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
 
L'aggettivo non comune agostino (documentato anticamente anche nella variante agustino) è sinonimo di agostano e significa 'di agosto, che è nato in agosto' o, in riferimento a frutti e piante, 'che si raccoglie o matura in agosto' (fichi agostini, uva agostina)
(dalla rete)

sabato 12 aprile 2025

Eterno

Eterno 

Eterno solitamente è un aggettivo usato per definire qualcosa che si estende infinitamente nel tempo, che non ha principio né fine.

Eterno

Tra un fiore colto e l’altro donato
l’inesprimibile nulla.

Giuseppe Ungaretti

Ermeticamente chiuso cuore
ascolta, in silenzio senti:
il frastuono lontano, acqua,
il battito vicino, amore...

In funzione di sostantivo, il singolare l'Eterno indica Dio, il plurale "gli eterni" sta ad indicare gli dei. 
Con valore neutro, l'eterno è l'eternità, la vita ultraterrena (il temporale e l'eternità).
(dalla rete)

lunedì 17 febbraio 2025

Danzanti

Danzante
aggettivo/sostantivo
[part. pres. di danzare]
-TRECCANI-

Che danza, che esegue una danza: le coppie d., un fauno danzante; con altro senso (per influenza del fr. dansant) nelle locuz. festa, veglia, tè d., dove si tengono balli.

Le danzanti

Sul prato verde, cui di fosche e tinte
Ombre circonda il bosco alto e sonoro,
Traendo rami di lucente alloro
Danzano al sol le vergini succinte.

Danzano, e appena, volteggiando in coro,
Premon co’ molli piè l’erbe dipinte,
Nude le braccia, nudo il sen, discinte
E intrecciate di fior le chiome d’oro.

Dolce letizia dagli intatti seni
Trabocca e ride sulle rosee fronti,
Splende ne’ vagheggianti occhi sereni;

Mentre nel lume sacro, al largo spiro
Che dal mar sconfinato alita ai monti,
Canta la selva tenebrosa in giro.

Arturo Graf

Come sostantivo maschile plurale, danzanti (o anche danzanti di san Giovanni o di san Vito), seguaci di una setta fanatica apparsa nella seconda metà del sec. 14° nel Belgio fiammingo e nella Renania, così denominati dalle danze smodate che essi eseguivano perfino nelle chiese.
 
 Festose immagini idilliache,
il bosco che così tanto amai;
il nastro d'argento solca la valle
previsto è un ritorno, presto...

venerdì 3 gennaio 2025

Buio

Con gli altri faccio finta di giocare
ma il giorno è lungo e mi sembra un mortorio.
Che languore è l’attesa per gli amanti!
O sole, o luna, vorrei che più spesso
vi mancasse la luce.

Giovanni Raboni

Attese come chiodi al muro,
si rimane spesso silenti, assidui;
le consonanti del buio affilano
lame affilate che entrano in me...
 Buio  
aggettivo
Senza luce, che non permette (o solo relativamente) la visibilità: stanzino buio; vicolo buio; cielo buio, in cui si addensano le nuvole. figurato. Preoccupante, minaccioso: un avvenire buio; triste, penoso, difficile: attraversare un periodo buio; preoccupato, accigliato: apparire buio in volto; non comune, difficile a comprendersi."un brano piuttosto buio"

Buio  
sostantivo maschile
Oscurità; tenebra notturna, notte: rimanere al buio; buio fitto, buio pesto, assoluto; prima di buio, prima che cali la notte; a buio, verso sera.

lunedì 30 dicembre 2024

Inesprimibile

Tutti dovrebbero cercare di amarsi un po’ come farebbero sempre  i ragazzi. Baciarsi non curanti del mondo che li circonda, in piedi o seduti su un muretto o una panchina. Tutti dovrebbero amarsi e farlo di giorno o di notte, con il Sole e al chiaro di Luna e nella folla o nascosti dal riflesso di sfumature crepuscolari.

  L’inesprimibile

Quando in giugno svolazzavano i moschini
Intorno al lampione sull’angolo
Gettando ombre guizzanti sulla strada;
Quando tu passeggiavi a piedi nudi
In una calda e buia sera di giugno
Con l’erba che ti bagnava i piedi di rugiada;

Quando sentivi strimpellare un banjo
Sulla veranda della casa di fronte,
E dal parco ti giungeva il profumo dei lillà
C’era qualcosa che lottava, in te,
Che non riuscivi a mettere in parole…
Eri viva poesia, nel buio, là!

Erneswt Hemingway 

Tutti dovrebbero amarsi con trasporto e passione come se fosse sempre il primo amore e abbagliare così anche l’ultimo di quelli che provano solo invidia.

Inesprimibile
inespri'mibile/
aggettivo [der. di esprimibile, col pref. in-²].
-TRECCANI- 

[che non si può adeguatamente esprimere con parole: provare una gioia i.] ≈ incomunicabile, indefinibile, indescrivibile, indicibile, ineffabile, inenarrabile. ‖ intraducibile. ↔ definibile, descrivibile, esprimibile.

Ragazzi che si baciano nell'erba,
ricerca di movimenti più audaci;
il sole, il gelo, gli umori caldi
poi tutto finisce in un attimo...

Inesprimibile
è qualcosa a
l di là delle possibilità di comunicazione;
esempio: un senso inesprimibile d’angoscia. 
(dalla rete)

 
 

sabato 28 dicembre 2024

Vendicatrice

Vendicatrice

Tu che inasprisci di superbi scherni
e strazî di freddezze noncuranti
l'uomo già altero, che t'umilia avanti
il duol dei giorni alle sue ansie eterni,

tu che il suo lungo desiderio alterni
fra viltà disperate e stolti pianti,
non sai che lacci hai con un gesto infranti,
qual vendetta tu compia non discerni.

Costui che fra le tue sottili dita
fatte artigli tu stringi, e soffre, e duolsi,
schiavo d'amor che il tuo negar più incita,

ingiustamente espìa, con una pena
cruda, il gioir di chi fragili polsi,
per suo trastullo perfido, incatena.

Amalia Gugielminetti

Vendicarsi rimane un fatto
che molti utilizzano ancora;
nel senso di una ripicca
si crede di risanare il male...
 
Vendicatóre 
 sostantivo maschile e aggettivo (f. -trice
[dal lat. tardo vindicator -oris]. 
-TRECCANI- 
 
Come sostantivo si intende chi (colui che) vendica, chi compie una vendetta (e s’intende di solito la vendetta nei confronti di una determinata offesa): si fece vendicator del grave oltraggio; tutti lo additavano come il vendicatore della patria tradita; prima di uccidersi Didone invocò un vendicatore della sua morte.  
Come aggettivo, che vendica, che compie o spinge alla vendetta: «Oimè!» disse Biancifiore «io dubito che la vendicatrice dea giustamente meco non si crucci» (Boccaccio); le odiate ... vendicatrici Erinni (Pindemonte); in te sola ... Caderà l’ira mia vendicatrice (T. Tasso). 
(dalla rete)

domenica 24 novembre 2024

Angustie

L’angusto si può definire come uno spazio (fisico o immateriale) assai ristretto dove non è affatto piacevole trovarsi e rimanere. 
L'angustia che ne deriva è una situazione che costringe, toglie l’aria, che limita il movimento e il respiro.
 
Alla fine scoprirai che
le cose più leggere son le uniche
che il vento non è riuscito a portar via
un ritornello antico
una carezza al momento giusto
lo sfogliare un libro di poesie
l’odore stesso che aveva un giorno il vento.

Mario Quintana

Immagini riflettono spesso
chi siamo,silenzi assoluti;
assurdi contesti confinano
le gioie in angoli angusti... 
 
Può essere angusto quell' angolo (buio ed anche minuscolo) dove ci si nasconde o rifugia o dove ci si è costretti a rimanere.
Può essere angusta una stanzetta d’albergo di infimo grado la cui finestrella si affaccia su un muro, o un vicolo stretto fra pareti che quasi si toccano e in cui non arriva luce né un alito di vento, e un discorso portato avanti da intelletti non particolarmente alati può trovarsi confinato nell’angustia di luoghi comuni.
(dalla rete)

martedì 23 luglio 2024

Tratti sfumati

Sogno di una notte d'estate

Si distende la notte alta e tranquilla
Sovra i liguri poggi e sul tirreno
Addormentato mar: vibra e sfavilla
D’infinite fiammelle il ciel sereno.

Io dormo, e sogno, e veggo a poco a poco
Schiudere il grembo e coronar lo stelo,
Accesa in dolce ed amoroso foco,
Una gran rosa nel profondo cielo.

Il suo lume le quete ombre dirada,
E sulle foglie tenere e novelle,
Come gocce di limpida rugiada
Per l’azzurro seren piovon le stelle.

E pel seren, dall’inesausto grembo
Del mar fremente di secreti amori,
Tumultuando, turbinando, un nembo
Sale di vaghi e coloriti fiori.

Sale dall’onde a mo’ di fluttuosa
Nube che pel diffuso etra si spanda,
E ruota, e intorno a quell’eccelsa rosa
Forma di vive gemme una ghirlanda.

E nel cor della rosa, ove più chiare
Ridon le grazie del vermiglio riso,
Simile a un astro sfolgorante appare,
Cara adorata, il tuo giocondo viso.

Arturo Graf

Sfumato 
è un aggettivo che indica qualcosa di svanito, dissolto, 
di colore sfumato o di contorno indistinto. 
È anche un sostantivo che si riferisce 
a un procedimento pittorico
a un tessuto o a un effetto fotografico.
 
Vagheggiano i tratti sfumati
di un volto che appare lontano;
rimane, nel cuore un sussulto,
  negli occhi un barlume di sole... 
 
Lo sfumato è quindi una tecnica pittorica che tende a sfumare, appunto, i contorni delle figure, con sottili gradazioni di luce e colore che si fondono impercettibilmente. 
Il primo a fare largo uso e a diffondere tale tecnica fu Leonardo da Vinci, che con i suoi viaggi la rese popolare in aree quali la Lombardia e in Veneto; a Venezia, tramite la rielaborazione di Giorgione, del giovane Tiziano e di altri pittori portò alla nascita del tonalismo.
(dalla rete)

giovedì 11 luglio 2024

Protocollo cittadino #130 (Stremato!)

Stremato!

Volontà annientata da quotidiane
intemperie che martellano il cuore
senza sosta, dolorosi attimi
che perdurano il mentre...
 
 Gujil

 Stremato

è un aggettivo che indica chi è esausto, spossato o stanco per la fatica, il caldo, la crisi o altro.
(TRECCANI)

giovedì 11 aprile 2024

Adamantina

Adamantina luna

Adamantina luna, a che dall’erto
Colmo de’ cieli ove solinga giri,
Questo d’acque dormenti sconfinato deserto
A che sì attenta e curiosa miri?

Come un liquido vetro a tondo a tondo
Lo sconfinato pelago si spiana,
Immobil come il cielo, e, come il ciel, profondo,
E spaventoso in sua quïete arcana.

Pari a nitida lampa onde s’inalba
Nel silenzio la sacra ombra de’ templi,
Tu negli spazii, o luna, ardi tranquilla e scialba,
E la deserta immensità contempli.

E i vagabondi nugoli non curi,
Che lievi, a guisa di volanti prore,
Corron dinanzi al vento, silenzïosi e scuri,
E via dileguan pel sereno albore.

Speri tu riveder, lieto portento,
Frammezzo a cori di Nereidi bionde,
Galatea viva e nuda, nella conca d’argento,
Su pel lucido errar specchio dell’onde?

O spii tu forse con geloso affetto,
Luna, gli amori di vezzosa ondina,
Che con ignoto amante, sovra purpureo letto,
Giace, fra’ gorghi di cristal, supina? 

Arturo Graf

Riflessi adamantini contornano
la silhouette di un volto che ascolta;
rimane la perplessità di un nulla
a colmare il senso di vuoto attorno...
  
Al giorno d'oggi il termine "adamantino" significa "di diamante" 
o più in genere, visto che letteralmente di diamante sono fatte ben poche cose,
che ha le proprietà del diamante
E quali sono le proprietà del diamante? 
Giusto l’essere saldissimo, durissimo, splendente, trasparente, eterno.

giovedì 4 gennaio 2024

Infinitesimo

Infinitesimo

L'invisibile insetto tutto verde
che corre felice e ben vivo,
nel luccichio delle sue trasparenti alucce d' angelo,
sulla carta bianca mentre scrivo,
io non lo tocco, per paura che si rompa,
e non riesco a vedere come è fatto e se à gli occhi :
saranno come due punte d'ago
(che sia qualche travestito gigantesco mago?).
E pensare che anche lui mangia,
si servirà d'una sua lunga pompa.
Chissà che cose buone mangerà!
Chissà, il mondo, come lo vedrà !
Forse piccolo e bello
come un grano di pisello.

Corrado Govoni

Infinitèsimo
agg. e s. m. [der. di infinito, col suff. -esimo dei numerali ordinali]. -TRECCANI-
Piccolissimo (in assoluto o relativamente ad altri enti della stessa natura), per lo più con valore iperb.: una parte i. del guadagno; una dose i.; come s. m., un i., una piccolissima parte: mi basterebbe un i. delle sue ricchezze.

Così piccolo che non si crede
eppure penetra il pensiero dritto
affonda nel cuore, fuori è silenzio;
il respiro, lo sento, nel battito...

domenica 1 ottobre 2023

Ottobrino

Sole d’ottobre

È così pura questa
gioia fatta di luce e d’aria: questa
serenità ch’è d’ogni cosa intorno
a te, d’ogni pensiero entro di te:
quest’armonia dell’anima col punto
del tempo e con l’amore che il tempo guida.
Non più grano, né frutti ha ormai la terra
da offrire. Sta limpido l’Autunno
sul riposo dell’anno… Il fisso
azzurro, immemore
di tuoni e lampi, stende il suo gran velo
di pace sulle rosseggianti chiome
delle foreste. Quand’è falciata
la spiga, spoglia la pannocchia,
rosso il vin nei tini, e le dorate noci
chiaman l’abbacchio, e fuor del
riccio scoppia
la castagna, che importa la minaccia
dell’Inverno, alla terra?..
Trasparente luce
d’ottobre, al cui tepor nulla matura
perché già tutto maturò: chiarezza
che della terra fa cosa di cielo.

Ada Negri

ottobrino
aggettivo [der. di ottobre]

- Di ottobre: le limpide serate ottobrine; questo vecchio sole ottobrino Che splende sulle vigne saccheggiate (Cardarelli).
Anche, di frutti che maturano in ottobre: uva ottobrina.

-TRECCANI-

 Negli angoli riposti del bosco,
nelle anse tranquille del fiume;
Ottobre ci invita a ripensare
la vita, le cose, gli affetti...

lunedì 25 settembre 2023

Eterno

Se durassimo in eterno
Tutto cambierebbe
Dato che siamo mortali
Molto rimane come prima

Bertolt Brecht

eterno etèrno
(ant. ettèrno)
aggettivo e sostantivo maschile.
[dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum «evo»; cfr. età]
Che si estende infinitamente nel tempo,
che non ha principio né fine.
Come sostantivo è spesso riferito a Dio.
(dalla rete)

Vaghe sensazioni di eterno
accompagnano i sogni;
in un terreno fitto di tutto
aggiriamo ostacoli e pericoli...

lunedì 18 settembre 2023

Gentile

Quei luoghi gentili

E noi li abbiamo lasciati quei luoghi gentili
Con passo pesante, verso il nuovo calvario,
Di qui osserviamo, come chi allo specchio
Veda il proprio volto,
L'umanità suicida.
Capiamo quali spettri orribili
La mano rossa dell'uomo
Sappia fare sorgere.

Oscar Wilde

Profetiche parole intonano
il canto di terre ormai desolate,
i pantano nel quale annaspiamo
sarà la nostra ultima casa...
 
 
 
Gentile
è un aggettivo [dal lat. gentilis "che appartiene alla gens, cioè alla stirpe", poi "di buona stirpe"]. si dice di persona, che si distingue per nobiltà di nascita, per eccellenza di stirpe. Nel significato attuale indica nobiltà d’animo o buona educazione - Una persona che mostri affabilità e buona educazione può essere detta, genericamente, gentile, aggettivo che, secondo i contesti, è ora più spostato verso il polo della generosità, ora verso quello dell’etichetta:... (TRECCANI).

giovedì 13 aprile 2023

Femminile

Femminile tombale

Dovrei essere tutto
invece non so che essere
una cosa alla volta
La capacità di sovrapporre i ruoli
propria del mondo femminile
in me diventa
calca di apparenti strati leggeri
ammasso di pietre
praticamente una tomba

Stefania Crozzoletti 

Il femminile è un genere grammaticale, presente in molte lingue che posseggano quest'ultimo. Esso si applica di norma ai soggetti animati di sesso femminile, ma spesso viene usato anche con inanimati. Per esempio, in italiano sono sostantivi femminili donna (animato femminile) e tovaglia (inanimato).
Nel caso si accosti il termine femminile al sostantivo "voce" si intende tipicamente un tipo di voce suadente e acuta, detta anche voce bianca. La voce femminile è tipica delle donne e pertanto è difficile che un uomo possa riprodurla (da wikipedia).

La parte femminile spinge il cuore,
quella maschile argina il dolore;
le forze in campo contrastano
invece di sfociare in abbraccio...

giovedì 1 dicembre 2022

Biancore

Biancore della carta

Distruggere il biancore
della carta
poche non tremi la mano
e il sogno non parli:
come?
Distrrugere questo deserto
transformatosi in giorno
non e semplicene facile.

Momir Delibašić


Livido come alba invernale
la neve, mi manca tanto
candore silenzioso abbraccia
il cuore oggi pesante...

 

biancore /bjan'kore/ sostantivo maschhile[der. di bianco], lett. - [qualità di ciò che è bianco o quasi bianco, che ha luce diffusa: il biancore. delle nevi] ≈ e ↔ [→ BIANCHEZZA] - TRECCANI