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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 1 agosto 2025

Leopoldina Rodriguez

«Perché la puttana ha una sorte malsana…»

PERCHÉ LA PUTTANA HA UNA SORTE MALSANA
LA SIFILIDE L’ASPETTA
E LA PASSERA DELLA PUTTANA
SGOBBA TUTTA LA SETTIMANA
MENTRE ANCHE IL SUO CANE NON STA BENE.
Parigi, 1922

Ernest Hemingway 

I biografi parlano di Leopoldina come una delle prostitute che vagavano per El Floridita e che talvolta finivano nel letto di Hemingway.
Come se fosse una donna insignificante…
in realtà, Hemingway la amava molto.
Era una donna colta e intelligente, che ha influenzato il suo lavoro”.

La donna di turno si chiama Leopoldina Rodríguez; in una fotografia è ritratta mentre beve con Hemingway, a L’Avana, ha un foulard sulla testa, mani bellissime, l’atto con cui tiene la sigaretta denota una connaturata nobiltà.
Zevallos ha ricostruito con devozione la biografia di Leopoldina: figlia di una domestica, padre sconosciuto, è cresciuta nella famiglia Pedroso, abbiente, per cui lavorava la madre
.
Leopoldina
pare aver ispirato la Liliana di Isole nella corrente, fu l’amante di José Antonio Primo de Rivera, il fondatore della ‘Falange Española’, che le facilitò il ritorno a Cuba, Hemingway le faceva leggere i suoi manoscritti.

Una volta donne come cose,
nelle strade, in città affollate;
non ho mai permesso questo,
non mi sono mai prestato... 
 
Leopoldina si ammala di cancro, è il 1950,Hemingway la ha accompagnata fino alla fine della malattia, ha partecipato al funerale, che ha pagato. 
Incaricò il custode del cimitero di non far mancare mai fiori sulla sua tomba”.
(dalla rete)

domenica 23 marzo 2025

Beat Generation

Della Beat Generation ricordiamo sempre gli uomini, diventati leggendari. Eppure tra loro ci furono anche molte donne che avevano tanto da dire. La storia le ha quasi cancellate, al più considerate muse e compagne dei poeti maschi. Negli Anni 50 sesso, droga, musica e vagabondaggi erano ammessi a patto che fossero una faccenda da uomini. Le donne beatnik però non la pensavano così.

(senza titolo)

Le stelle
Così luminose
(proiettano bagliori nello
spazio tra le foglie)

La strada
Momentaneamente perduta 

Joanna McClure

Vagando disperati soli nel nulla
si cerca il sentiero perduto, il filo
conduttore del senso , la via;
gabbiani distratti sorvolano...
 
 Joanna McClure
(1930 Oracle Arizona)
è una delle molte poetesse beat rimaste all’ombra di un uomo. Pur essendo estremamente prolifica sin dagli Anni 50 riempiendo dozzine di taccuini con le sue poesie – gli stessi taccuini amati da Kerouac – solo dagli Anni 70 inizia a pubblicare il suo lavoro. Tuttora attiva a San Francisco, continua a pubblicare le sue poesie solo in libretti a tiratura limitata (dalla rete).

sabato 8 marzo 2025

8 Marzo 2025

Nella vita di donne deluse
il mio femminile inabissa,
come un sasso affonda veloce,
nel mare dell'inquietudine...
 
Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.

Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle.

Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le tue espressioni.

Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai il ridicolo,
che rispetti il tuo essere libero,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.

Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie
che ti porti l’illusione,
il caffè
e la poesia.

Frida Kahlo

 

martedì 18 febbraio 2025

Ingratitudine

L'ingratitudine è un sentimento umano correlato alle strategie cognitive che un soggetto (il beneficato) si trova a elaborare per fronteggiare le conseguenze psicologiche di un "debito di riconoscenza" che, in base alle norme sociali, gli deriva da un beneficio ricevuto da un altro individuo (il benefattore). 

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Non credere piú che l'affetto meriti qualcosa
o che qualcuno possa mai esserti grato.
L'ingratitudine è di tutti; e il bene fatto nulla
anzi fonte di amarezze e di mali peggiori.
Nessuno ora mi odia con piú crudele accanimento
di chi ieri mi considerava l'unico vero amico.

Publio Valerio Catullo

"Perderai tutto, anche l'amico"
mai pensiero fu più veritiero;
l'ingratitudine passa le porte
che la vita spesso dischiude... 
 
L'ingratitudine si realizza in diverse forme e si presenta in varie gradazioni di intensità emotiva. In una forma più lieve, la reazione dell'ingrato è caratterizzata dall'assenza di sentimenti di gratitudine nei confronti del proprio benefattore, o dalla loro mancata espressione. Nelle forme più intense ed estreme, invece, l'ingratitudine può spingere il beneficato a nutrire sentimenti negativi nei confronti del benefattore: ostilità, rancore e risentimento, se non addirittura odio (da wikipedia).

martedì 11 febbraio 2025

Pioggia fredda

Sara Serricchio
"Pioggia fredda"
Pioggia fredda
 
Ancora respiro il vento,
la pioggia contorna il mondo
resto, come spesso accade,
in un limbo di ipotetico sole.

Anonimo
del XX° Secolo
 Poesie ritrovate

 

In questo bel quadro
(dipinto acrilico su tela 30x40 cm)
una donna
(vista di schiena),
cammina solitaria tra le luci sfuocate della città,
sotto una pioggia continua e battente.


venerdì 5 aprile 2024

Ipsililla

32

Ti prego, mia dolce Ipsililla,
amore mio, cocchina mia,
invitami da te nel pomeriggio.
Ma se decidi cosí, per favore,
non farmi trovare la porta già sprangata
e cerca di non uscire, se puoi,
restatene in casa e preparami
nove scopate senza mai fermarci.
Se ne hai voglia, però, fallo subito:
sto qui disteso sazio dopo pranzo
e pancia all'aria sfondo tunica e mantello.

Publio Valerio Catullo 

Ipsililla 
era quella cara, quella graziosa fanciulla (probabilmente anche un pò facile), non di severe virtù, ma tanto piacevole, tanto arrendevole che Catullo chiamava «pupattola, bambolina mia»

Esagerazioni palesi nei voglio
stingono comparse ed attori;
simulacro di irreale scenario
il desiderio si inceppa e sorride...

lunedì 11 marzo 2024

Epigramma e riflesso

La donna che preferisco (57)

Tu mi domandi, o Flacco,
quale tipo di donna
vorrei per me e quale non vorrei?
Non troppo compiacente la vorrei
e non troppo scontrosa.
Le qualità intermedie preferisco:
che non mi stia lì a tormentare
e non mi sazi subito di sè

Marziale

L'epigramma è un'iscrizione poetica encomiastica o dedicatoria o, più spesso, funeraria
Più comunemente viene inteso come epigramma un componimento poetico di vario carattere che si contraddistingue per la sua brevità e icasticità (da wikipedia).

In un mercanteggiare assurdo
uomini compravano donne;
ancora oggi avviene e nel cuore
il deserto dilaga e sovrasta...

venerdì 8 marzo 2024

Poesia e riflesso per la festa della donna

Inno alla donna

“Stupenda
immacolata fortuna
per te tutte le creature
del regno
si sono aperte
e tu sei diventata la regina
delle nostre ombre

per te gli uomini
hanno preso
innumerevoli voli
creato l’alveare del
pensiero

per te donna è sorto
il mormorio dell’acqua
unica grazia
e tremi per i tuoi incantesimi
che sono nelle tue mani

e tu hai un sogno
per ogni estate
un figlio per ogni pianto
un sospetto d’amore
per ogni capello

ora sei donna
tutto un perdono
e così come ti abita
il pensiero divino
fiorirà in segreto
attorniato
dalla tua grazia”.

Alda Merini

Perduto sogno nel mondo reale
donne come visioni e inizi;
i corpi incedono alteri al passo
perduti amanti ormai lontani...

martedì 20 febbraio 2024

Di amori in...finiti

Furio, Aurelio, che miei compagni
sino all'estremo dell'India verreste
alle cui rive lontane batte sonoro
il mare d'Oriente,
tra gli Arabi indolenti, gli Ircani,
gli Sciti, i Parti armati di frecce
o sino alle acque che il Nilo trascolora
con le sue sette foci;
e oltre i monti aspri delle Alpi
per visitare i luoghi dove vinse Cesare,
il Reno di Gallia, i Britanni
orribili e sperduti;
voi che con me, qualunque sia il volere
degli dei, sopportereste ogni mia pena,
ripetete all'amore mio queste poche
parole amare.
Se ne viva felice con i suoi amanti
e in un solo abbraccio, svuotandoli
d'ogni vigore, ne possieda quanti vuole
senza amarne nessuno,
ma non mi chieda l'amore di un tempo:
per colpa sua è caduto come il fiore
al margine di un prato se lo tocca
il vomere passando.
 
Publio Valerio Catullo

 
Amori infiniti continuano
a pesare il cuore di dubbi;
la fame e la sete di ognuno
come unico assurdo contesto...
 
...gli amori infiniti non sono quelli che durano in eterno, per sempre, sono quelli da definire incompleti, ancora da finire. Ovviamente sono i più tosti, quelli che lasciano traccia profonda, cicatrice sul cuore. Tentare di completarli è una fatica immane anche perchè un amore non finito per uno/a può avere valenza diversa per l'altra/o.
 
Gujil

mercoledì 17 gennaio 2024

Poesia e riflesso

Donna nel domani del mondo

Incinta sono di te,
donna che vivrai nel domani del mondo.
In un anno remoto
genitrice fu la mia carne,
le mie fibre ricordano,
ogni giorno era oscuro travaglio,
fisica sofferenza che volontà dominava
e speranza addolciva
ineffabilmente.
Ora non il seme d'un uomo in me
non un embrione dal mio sangue nutrito,
ma nel mio spirito
l'ansiosa proiezione, donna, di te,
di quella che tu sarai,
che lentamente si plasma s'accresce
batte alle porte vuoi vivere,
compiuta forma finalmente
in aura di libertà e purità,
donna nel domani del mondo.
In me ti reco, imagine chiara,
contrasto e compenso
di quanto nel cuore m'angoscia,
patimento di tante misere oggi,
misere per inumane fatiche
misere per scheletriti figli
o per figli rapiti in guerra,
oppur inanimate cose di libidine,
ah avvilita mia specie, onta per tutte!
E altre odo stridule
ridere inconsapevoli
e altre trasalendo veggo
egoiste più ancor dei loro maschi,
avide insaziate d'oro e tossico.
Come se ti portassi nel mio grembo
io in te mi concentro, creatura nuova,
nei lineamenti che tu avrai,
creatura tutta vera in una vita di raggiunta verità,
redenta la vita da ogni ferino residuo,
più bella questa terra ogni dì più
nel lavoro di tutti fervido come un inno,
inno del concorde genio umano.
E non io sola, molte e molte
al par di me in seno ti recano
e in lampi di benedizione
qualcosa del sereno tuo sguardo in lor già traluce,
in salvo anch'esse la visione di te
la speranza la visione di te portano
mentre il mondo d'oggi ci dileggia,
torvo e cieco ci osteggia,
oh tutte brave in oprare e coraggiose,
fanciulle, spose, tenere gravi vegliarde,
in travaglio fiero e pur soave,
ineffabilmente,
per il tuo avvento, donna, nel domani del mondo,
in questo fraterno asilo
giusto e benigno
e di gloria finalmente degno,
armoniosa sovrana tu di libertà e purità.

Sibilla Aleramo

Donne che contano lunghi secondi,
distanze incolmabili di spazio e tempo;
vorrei spesso tornare su passi passati,
imboccare sentieri nascosti, smarriti...

sabato 18 novembre 2023

Fanciullezza

Anonimo
"Ritratto di fanciulla", 1800 ca
Sono solo una fanciulla

Sono folle di te, amore
che vieni a rintracciare
nei miei trascorsi
questi giocattoli rotti delle mie parole.

Ti faccio dono di tutto
se vuoi,
tanto io sono solo una fanciulla
piena di poesia
e coperta di lacrime salate,
io voglio solo addormentarmi
sulla ripa del cielo stellato
e diventare un dolce vento
di canti d'amore per te. 

Alda Merini

Nascosti dietro timidezze e passioni
giocavano agli adulti, col sesso veloce
di giovanili, violenti impulsi ed ardori;
rimane ora una scia di delicati profumi...
  
La fanciullezza 
è quel periodo dell'età evolutiva della vita umana 
intermedio tra l'infanzia e l'adolescenza, 
caratterizzato sul piano dell'evoluzione psicologica 
dall'affermarsi dell'intelligenza.
(dalla rete)

mercoledì 1 novembre 2023

Donna!

Un esempio di eguaglianza già nelle prime righe di questa profonda poesia. Vengono celebrate le forme che gli artisti sanno rappresentare, forme di un corpo magico come quello di ogni donna. Immortale è sempre nuova. Tutto viene legato al mondo della natura, dei fiori, paragonato all’armonia della femminilità. Nella conclusione, Tagore esprime la sua enorme riconoscenza nei confronti della donna, definendola un sogno: ”Per metà sei donna, e per metà sei sogno.” (dalla rete).

Donna, non sei soltanto l’ opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immortalità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d’ estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.

Rabindranath Tagore

Finisce spesso il sogno e pare
dolore di indicibile peso quando
affiora rimpianto e cadono foglie
passano stagioni restano ricordi...

sabato 15 luglio 2023

Tu

Tu

Tu, come me isola nel mare,
approdo di relitti e seno
deturpato da tempo e tempeste
ripensi ogni tanto i momenti?
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
 
tu. pron. pers. sing. m. e f. [lat. tu] (radd. sint.). 
È il pronome di 2a persona, usato nel rivolgere il discorso ad altra persona (o cosa personificata), in tutti i casi in cui non sia adoperato il voi o il lei: tu forse lo sapevi; sei tu che devi decidere; pensaci tu.
(dalla rete)

giovedì 13 luglio 2023

Cattedrali

Claude Débussy (1862-1918) nella composizioneLa Cathédral engloutie (1910) è autore di una creazione di tipo colto, dove fa uso  della serie, soprattutto per il numero delle battute e relativamente al rapporto fra i tempi delle sezioni che costituiscono la composizione. E ciò è finalizzato all’ottenimento di un certo particolare effetto, e la struttura “ad arco” è continuamente utilizzata tra i piani pseudotonali di base (dalla rete).
 

Vado per il tuo corpo come per il mondo,
il tuo ventre è una spiaggia soleggiata,
i tuoi seni due chiese dove il sangue celebra i suoi misteri paralleli,
i miei sguardi ti coprono come edera,
sei una città che il mare assedia.

Octavio Paz
Sono una città sommersa dal mare
come una cattedrale inghiottita;
rimane il senso naturale di cose
che sanno di bene, di giusti sapori...

mercoledì 5 luglio 2023

Coppe

  

Voglio una coppa piena sino all'orlo

Che terribile bellezza!
Da quest’istante strappo dalla mia mente
qualsiasi altra donna
Terenzio, Eunuco,
Voglio una coppa piena sino all’orlo
E dentro annegarci l’anima:
Riempitela d’una droga capace
Di bandire la Donna dalla mente.
E non voglio dell’acqua poetica, che scaldi
I sensi al desiderio lussurioso,
Ma una sorsata profonda
Tracannata dalle onde del Lete,
Per liberare con un incanto il mio
Petto disperato dall’immagine
Più bella che gli occhi miei festanti
Videro, intossicandone la mente.
È inutile mi perseguita strugge.

John Keats
Lucidità poetiche mi spiegano
situazioni di possibile affronto;
nel pieno del travaglio insisto
volti, mani, anime in fiamme...
 
Una coppa è un contenitore per bere, di modulo allargato, generalmente emisferico, più ampio che alto e dunque poco profondo. 
Una coppa può essere fabbricata in diversi materiali: vetro, ceramica, metallo. 
Per metonimia il termine designa anche il contenuto di questo recipiente («bere una coppa di vino»).
(da wikipedia)
 

martedì 23 maggio 2023

Luce di giorni passati

Ti sei stancata di portare il mio peso
ti sei stancata delle mie mani
dei miei occhi della mia ombra
le mie parole erano incendi
le mie parole eran pozzi profondi
verrà un giorno un giorno improvvisamente
sentirai dentro di te
le orme dei miei passi
che si allontanano
e quel peso sarà il più grave

Nâzım Hikmet Ran
Nel 1966, Bob Shaw aveva pubblicato il racconto “Luce di altri giorni” (conosciuto anche come “Luce di giorni passati” o “Luce dei giorni passati”, in originale “Light of Other Days”), che introduceva il vetro lento, un tipo di cristallo che la luce impiega un tempo che può essere anche molto lungo per attraversare. L’anno dopo, Shaw pubblicò un altro racconto sullo stesso tema, “Prova a carico” (“Burden of Proof”). In seguito, Bob Shaw scrisse la storia dell’inventore del vetro lento che, assieme ai due racconti originali, costituì il romanzo “Altri giorni, altri occhi”.
(dalla rete)
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Le distanze che separano corpi
sono luoghi di solitaria espiazione;
le anime e i cuori si affiancano
a cercare luce di giorni passati...

giovedì 13 aprile 2023

Femminile

Femminile tombale

Dovrei essere tutto
invece non so che essere
una cosa alla volta
La capacità di sovrapporre i ruoli
propria del mondo femminile
in me diventa
calca di apparenti strati leggeri
ammasso di pietre
praticamente una tomba

Stefania Crozzoletti 

Il femminile è un genere grammaticale, presente in molte lingue che posseggano quest'ultimo. Esso si applica di norma ai soggetti animati di sesso femminile, ma spesso viene usato anche con inanimati. Per esempio, in italiano sono sostantivi femminili donna (animato femminile) e tovaglia (inanimato).
Nel caso si accosti il termine femminile al sostantivo "voce" si intende tipicamente un tipo di voce suadente e acuta, detta anche voce bianca. La voce femminile è tipica delle donne e pertanto è difficile che un uomo possa riprodurla (da wikipedia).

La parte femminile spinge il cuore,
quella maschile argina il dolore;
le forze in campo contrastano
invece di sfociare in abbraccio...