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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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lunedì 16 settembre 2024

Restare

Perché restare

La sera
siedo su questo sasso, e aspetto.
Aspetto non so che cosa, ma aspetto.
Il sonno. La morte direi, se anch’essa
da un pezzo – già non se ne fosse andata
da questi luoghi.

Giorgio Caproni

Restare è un verbo intransitivo
che indica l'azione di fermarsi, cessare, trattenersi, rimanere, avanzare, sottrarre, permanere, rimanere in stato.
(TRECCANI)
 
 Sperimentare incubi indiretti
nel cuore di notti insonni;
rumori nel buio allarmano,
si resta assai spesso soli...

martedì 26 settembre 2023

Mare

Mare

M'affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l'onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.

Ecco sospira l'acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d'argento.

Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?

Giovanni Pascoli

Abbraccia tutto lo sguardo sognante che fa intuire al lettore il poeta quel mare che ha di fronte. L'immagine finale del ponte è sicuramente una metafora anche se indefinita e imprecisata. Lo scopo della vita? le strade che vengono scelte e percorse? Con tutta probabilità questo ponte vorrebbe superare l'ansia del poeta nei confronti dell'ignoto. 
Il mare sembra comunque rifugio sicuro.
 
Lunghe camminate e sabbia
che scorre come clessidra
immaginaria e fugace nel vento
di un pallido sole marino...
 

venerdì 20 gennaio 2023

Poesia, riflesso e addio

Dimenticare

Talvolta dimentico l’amore,
come dimentico la mia mano
Solo loro possono prendere il mondo
e mettermelo davanti
perché possa toccarlo,
ma non mi ricordano il suo compito

Roberto Juarroz

Non è facile scordarsi cose
che comprimono gli occhi, in fondo,
il cuore assume ruoli sempre diversi
eppure condensa in umori i sogni...
 
Ciao David! 

martedì 30 agosto 2022

Spino nel cuore (note sul dolore interiore)

Il dolore viene definito dall’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP) come “un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole, associata ad un danno tissutale, in atto o potenziale, ovvero descritta nei termini di tale danno”.
 
 Mi sopravviveranno colorati fiori di campo
o le sempreverdi foglie del nespolo?
Potrà il ricordo restare sepolto ma vivo?
Le lastricate strade del dolore si, quelle...
 
A determinare il dolore, quindi, non sono solo le modificazioni dovute al danno fisico ma anche l’interpretazione personale della gravità di quel danno. Fattori come le passate esperienze, la percezione di riuscire a farvi fronte, le paure ad esso connesse, il sostegno sociale e altri, determinano il modo in cui il dolore viene vissuto e la nostra reazione.  Le due esperienze, sensoriale ed emotiva, si rinforzano creando un circolo vizioso.
 
Lo spino bianco

Le lunghe bacche rosse splendono
intatte quando l’ottobre entra,
i cieli sono i più azzurri
dell’anno, ma freddi e brevi,
porta pace lo spino
gli agnelli bianchi brucano foglie
e frutti, dormono al ceppo
ma quando viene la bruma
nera e spessa
e scolora le bacche, cascano secche
spegne malva e falasco
fa l’acqua nera
escono allora le anime dai rami
girano come fuochi quasi spenti
ma solo chi è malvagia lascia lo spino
se c’è uno che passa
quando annotta
dovrà seguirla
e perdere la strada.

Umberto Piersanti
(Urbino, 1941)

 

"La sofferenza interiore può talvolta assumere l'aspetto di un autentico Dolore dell'Anima. Esso sembra infatti pervadere le nostre emozioni allo scopo di far emergere in noi quanto di più autentico sia custodito nel nostro Sé. 
Sentiamo solo la discreta compagnia di questo dolore, il suo silenzio. E’ come se in quel momento potessimo “vedere attraverso” il nostro dolore. Come se sentissimo che la sua funzione ha uno scopo. Uno scopo che va al di là delle nostre possibilità del momento, ma che riguarda comunque noi stessi nella maniera più profonda.  
Questo è un dolore che non fa rumore. 
Lo viviamo con dignità e con rispetto per noi stessi.  
Tendiamo a custodirlo nel nostro cuore perchè siamo consapevoli di non poterlo dividere con gli altri. Confidiamo che qualcuno, in qualche modo, ci possa aiutare. Ma è un dolore che richiede lo stare soli
Soli con il nostro cuore.
(Andrea Biasioni, dalla rete)

sabato 27 agosto 2022

Dizionario minimo

Non disponiamo a sufficienza di un dizionario minimo vitale. siamo in balia di poche decine di parole che ripetiamo ossessivamente riducendo il linguaggio ad uno sterile campo dove i significati si intrecciano senza incontrarsi...

Dizionario minimo

Il mio dizionario era minimo,
la prosa impraticabile.
Ma ho visto nelle parole
ansie di protagonismo che vengono
da lontano, non so da dove.
A volte penso: stanno
qui, ma come dopo una caduta.
E siamo noi il loro abisso.
Noi autori di opere, intendo.
Chissà cos’erano, prima.
Un surplus d’universo, nemmeno
il più dolente: questo
è stato il mio primo Canzoniere, in fondo.
 

Mario Santagostini


 
Di parole ci nutriamo, viviamo e amiamo,
nessuno sa fare le cose senza i suoni;
dobbiamo avere rassicurazioni, certezze,
eppure gli amanti sanno cos'è il silenzio...
 
... pensiamo a come sarebbe molto bello riuscire a parlare con il silenzio, limitarsi agli sguardi, alle espressioni senza però mai cercare di avere o chiedere conferna dalle parole.
Bello si, ma...
Pensiamoci...

mercoledì 24 agosto 2022

Perdenti

La forza del perdente

Ora la collina non è più in fiamme,
il fiume si adagia sui sassi
e il canneto copre il passare dei giorni.
Ora è tempo d ripulire le pietre,
di sentire il profumo delle zolle
e di conservare i segreti della terra.
Radici lontane riaffiorano
con la forza dei ricordi.
La stessa forza del filo d’erba.
La stessa forza del perdente
che non teme la sconfitta.
Il bisogno
ritarda solo la pioggia.
Lo senti urlare in silenzio?
I nostri passi non sono passi.
Sono quello che siamo.
Vento sul canneto
e terra su terra.
Niente di più vero
che del semplice esistere.

Beatrice Niccolai

 

 

Perdente è chi ha perso, è stato sconfitto/a (in una contesa, una competizione sportiva, un gioco ecc.): la squadra perdente; i perdenti delle semifinali

Sconfitte inanellate e struggenti
insidiano il cuore, lo strappanbo;
brandelli di sentimenti affiorano
come relitti di troppi naufragi...

Ma tutti pensiamo che perdente è anche chi non ha successo, non riesce a realizzare le proprie ambizioni | chi è deluso, frustrato: vincenti nella vita, perdenti in amore.

giovedì 18 agosto 2022

Ciò che noi vediamo

Vedo cose

Occhieggia l’alba in mezzo al porto.
Il silenzio infranto delle onde
le rauche lingue dei gabbiani
implodono lontane in mezzo al mare tagliano a colpi d’ascia
dolore sopra dolore.
Io da qui vedo impronte diradarsi
vedo cose e mi lascio attraversare
con una distanza sempre più lieve
dal candore feroce delle tue mani.
Si tocca il fondo di tanto in tanto
per il troppo bene e non c’è
altra parola tra il vento e l’acqua
più forte e chiara come un fiume
che scorre verso il mare.

Maria Allo
Le immagini che vediamo sono il risultato di un continuo compromesso tra le informazioni visive grezze e le nostre assunzioni basate sull'esperienza che abbiamo del mondo.
La prospettiva individuale finisce sempre per influenzare il nostro modo di vedere le cose e la percezione della reale identità degli oggetti intorno a noi.
Ciò che vediamo è per forza di cose anche il risultato delle nostre aspettative, e non è possibile scorporare la versione pura e semplice del reale dalla rappresentazione che il cervello si è fatto su di essa (dalla rete).
E quasi io non vedo più,
l'anima si è rabbuiata dopo il sole,
"mi piange il cuore" siamo soliti dire
l'anima contrita si torce...

lunedì 25 luglio 2022

Dopo ogni tempesta

...E’ nei momenti di sconforto e dolore, quando sentiamo che nulla sembra avere più senso e perdiamo la capacità di imprimere una direzione coerente alla nostra vita, che dobbiamo agire la regola del “buono ma non grande”: ossia curare i piccoli gesti quotidiani, le semplici ma rassicuranti abitudini di tutti i giorni, pensando che sono la base della nostra vita ed è da lì che possiamo attingere energia e stabilità per fare le cose più grandi.

Vola

Un triste uccello si congela sul parabrezza del vicino.
Il corpo riempito di neve
il becco capace di raccogliere grandine
e artigli come falce
frantumano il vetro di sicurezza
in rifiuti non riciclabili.
Il vicino impreca
afferra la carcassa dalle ali di ghiaccio
la spacca in due
raccoglie i pezzi
e li lancia nell’aria invernale.
Vola! – urla
Vola! – inveisce con sangue freddo
alla scena dello schema
senza vedere
le due metà d’uccello animarsi
salire per cadere
con un’ala sola
incunearsi
nei suoi occhi arrossati

Attila József

 

La rabbia monta in noi come tempesta
siamo animali di istinti ed ormoni,
campeggia una scritta sui muri,
si legge, si impreca, si vive...
  
C’è sempre qualcosa di buono e costruttivo che possiamo fare nelle difficoltà e nel dolore e l’inizio di un nuovo anno rappresenta un’ottima occasione per metterci simbolicamente in cammino verso le nostre mete, siano esse obiettivi professionali, personali o spirituali... 
(Annalisa Barbier, -psicologa - dalla rete)

venerdì 22 luglio 2022

Se... ma...

Rossella Fiorotto
"Incredulità"
Acquerello

 
 
Se... ma...
 
Se... la luce dell'alba non basta
a destarci dal buio, dal sonno
una qualcosa nel senso ci manca
col caldo, nella sete del giorno
si rinnova la storia del mondo.
 
Improvvisi bagliori e la vasta
geometria del cuore in un sommo
sparuto, unico anelito che arranca
le fumose, scoscese vie del contorno
che noi siamo, in un girotondo.
 
Ma... la sabbia scandisce, ricorda e devasta
i ritmi dell'anima che ancora incolonno
come fossero insulse pedine di stanca
pretesa impudica e sempre qui intorno
ti cerco nel sole e nel mare in cui affondo.

Anonimo 
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali"