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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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lunedì 17 febbraio 2025

Danzanti

Danzante
aggettivo/sostantivo
[part. pres. di danzare]
-TRECCANI-

Che danza, che esegue una danza: le coppie d., un fauno danzante; con altro senso (per influenza del fr. dansant) nelle locuz. festa, veglia, tè d., dove si tengono balli.

Le danzanti

Sul prato verde, cui di fosche e tinte
Ombre circonda il bosco alto e sonoro,
Traendo rami di lucente alloro
Danzano al sol le vergini succinte.

Danzano, e appena, volteggiando in coro,
Premon co’ molli piè l’erbe dipinte,
Nude le braccia, nudo il sen, discinte
E intrecciate di fior le chiome d’oro.

Dolce letizia dagli intatti seni
Trabocca e ride sulle rosee fronti,
Splende ne’ vagheggianti occhi sereni;

Mentre nel lume sacro, al largo spiro
Che dal mar sconfinato alita ai monti,
Canta la selva tenebrosa in giro.

Arturo Graf

Come sostantivo maschile plurale, danzanti (o anche danzanti di san Giovanni o di san Vito), seguaci di una setta fanatica apparsa nella seconda metà del sec. 14° nel Belgio fiammingo e nella Renania, così denominati dalle danze smodate che essi eseguivano perfino nelle chiese.
 
 Festose immagini idilliache,
il bosco che così tanto amai;
il nastro d'argento solca la valle
previsto è un ritorno, presto...

venerdì 3 gennaio 2025

Buio

Con gli altri faccio finta di giocare
ma il giorno è lungo e mi sembra un mortorio.
Che languore è l’attesa per gli amanti!
O sole, o luna, vorrei che più spesso
vi mancasse la luce.

Giovanni Raboni

Attese come chiodi al muro,
si rimane spesso silenti, assidui;
le consonanti del buio affilano
lame affilate che entrano in me...
 Buio  
aggettivo
Senza luce, che non permette (o solo relativamente) la visibilità: stanzino buio; vicolo buio; cielo buio, in cui si addensano le nuvole. figurato. Preoccupante, minaccioso: un avvenire buio; triste, penoso, difficile: attraversare un periodo buio; preoccupato, accigliato: apparire buio in volto; non comune, difficile a comprendersi."un brano piuttosto buio"

Buio  
sostantivo maschile
Oscurità; tenebra notturna, notte: rimanere al buio; buio fitto, buio pesto, assoluto; prima di buio, prima che cali la notte; a buio, verso sera.

martedì 23 luglio 2024

Tratti sfumati

Sogno di una notte d'estate

Si distende la notte alta e tranquilla
Sovra i liguri poggi e sul tirreno
Addormentato mar: vibra e sfavilla
D’infinite fiammelle il ciel sereno.

Io dormo, e sogno, e veggo a poco a poco
Schiudere il grembo e coronar lo stelo,
Accesa in dolce ed amoroso foco,
Una gran rosa nel profondo cielo.

Il suo lume le quete ombre dirada,
E sulle foglie tenere e novelle,
Come gocce di limpida rugiada
Per l’azzurro seren piovon le stelle.

E pel seren, dall’inesausto grembo
Del mar fremente di secreti amori,
Tumultuando, turbinando, un nembo
Sale di vaghi e coloriti fiori.

Sale dall’onde a mo’ di fluttuosa
Nube che pel diffuso etra si spanda,
E ruota, e intorno a quell’eccelsa rosa
Forma di vive gemme una ghirlanda.

E nel cor della rosa, ove più chiare
Ridon le grazie del vermiglio riso,
Simile a un astro sfolgorante appare,
Cara adorata, il tuo giocondo viso.

Arturo Graf

Sfumato 
è un aggettivo che indica qualcosa di svanito, dissolto, 
di colore sfumato o di contorno indistinto. 
È anche un sostantivo che si riferisce 
a un procedimento pittorico
a un tessuto o a un effetto fotografico.
 
Vagheggiano i tratti sfumati
di un volto che appare lontano;
rimane, nel cuore un sussulto,
  negli occhi un barlume di sole... 
 
Lo sfumato è quindi una tecnica pittorica che tende a sfumare, appunto, i contorni delle figure, con sottili gradazioni di luce e colore che si fondono impercettibilmente. 
Il primo a fare largo uso e a diffondere tale tecnica fu Leonardo da Vinci, che con i suoi viaggi la rese popolare in aree quali la Lombardia e in Veneto; a Venezia, tramite la rielaborazione di Giorgione, del giovane Tiziano e di altri pittori portò alla nascita del tonalismo.
(dalla rete)

sabato 8 giugno 2024

Solletico

Il solletico 
è un'azione fisiologica involontaria provocata dal tocco improvviso di una parte del corpo; questa reazione si manifesta causando in risposta al tocco movimenti involontari o risate (dalla rete).
 
Fu il gioco del solletico, all’inizio:
ridevi e mi sfuggivi come un gatto:
era una danza fatta a precipizio,
un ritmo regolare e contraffatto.

Poi, progressivamente, tu cedesti
senza tentare più quelle tue fughe:
più ferma, ti chinasti, ti chiudesti
come usano ricci e tartarughe.

Ma io cambiai solletico, pietoso,
mutando tocco e variando zone,
e tu ridevi in modo più goloso,

ridevi nella gola un’emozione
che poi divenne rantolo gioioso
e durò molto, e fu lunga canzone. 

Roberto Piumini

Come in un canto che vibra
e sfinisce la notte incontro
al sensuale richiamo di sempre
che sfociano spesso nei mai...

lunedì 25 settembre 2023

Eterno

Se durassimo in eterno
Tutto cambierebbe
Dato che siamo mortali
Molto rimane come prima

Bertolt Brecht

eterno etèrno
(ant. ettèrno)
aggettivo e sostantivo maschile.
[dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum «evo»; cfr. età]
Che si estende infinitamente nel tempo,
che non ha principio né fine.
Come sostantivo è spesso riferito a Dio.
(dalla rete)

Vaghe sensazioni di eterno
accompagnano i sogni;
in un terreno fitto di tutto
aggiriamo ostacoli e pericoli...

mercoledì 26 aprile 2023

Levità...

La levità del tempo

Più nessuna fronda fa garrula
corona alla stagione delle ombre.
La levità del tempo ci attraversa
la muta cognizione del dolore.
Mentre sentiamo scorrere le ore
lampi vediamo aprirsi di momenti
come se per miracolo la forma
intonasse di luce un ritornello.
E un mondo s’aprisse di bellezza.

Grazia Di Lisio

Nel senso del tempo il percorso
irto di erte, discese e sassi;
come un viandante frettoloso scelgo
vie d'acqua, di pioggia, di vento...
 
Levità 
sostantivo femminile
[dal lat. levĭtas -atis, der. di lĕvis «lieve»]
-TRECCANI-
 
letter. – L’ esser lieve, leggerezza: negando totalmente la levità, e ponendo tutti li corpi esser gravi (Galilei); Levità della carne Freschezza dell’anima nova (D’Annunzio). Vedere anche lievità.

venerdì 2 dicembre 2022

Protocollo cittadino #82 (refolo o folata)

Mi manca quell'attimo solo
di tenera complicità nascosta,
ondeggio sul crinale gelato e duro,
intirizzito rialzo il bavero dei pensieri
a comprire l'anima infreddolita.
La stasi costante richiede sforzi, fatica,
ciondolo tra attimi di serena complicità
e il tepore mi prende e io volo,
poi, eccolo,  un refolo gelido
"Siamo come quelle foglie d'autunno..."
 
Gujil
 
 Un refolo (folata) 
è un improvviso soffio di vento, 
intermittente ma di direzione costante
- TRECCANI -

giovedì 1 dicembre 2022

Biancore

Biancore della carta

Distruggere il biancore
della carta
poche non tremi la mano
e il sogno non parli:
come?
Distrrugere questo deserto
transformatosi in giorno
non e semplicene facile.

Momir Delibašić


Livido come alba invernale
la neve, mi manca tanto
candore silenzioso abbraccia
il cuore oggi pesante...

 

biancore /bjan'kore/ sostantivo maschhile[der. di bianco], lett. - [qualità di ciò che è bianco o quasi bianco, che ha luce diffusa: il biancore. delle nevi] ≈ e ↔ [→ BIANCHEZZA] - TRECCANI


giovedì 14 aprile 2022

Vittoria!?!

La victoria de los desobedientes

En la multitud
un hombre ha pateado disimuladamente una paloma
muchas veces antes de recogerla.
Hay una sola vida y la envolveremos con escamas
hay una sola vida y la cubriremos con las palabras de otros
la palparemos disimuladamente varias veces
antes de decidir que la queremos.

Perseguire una Vittoria significa raggiungere un risultato di superiorità conseguito al termine di una guerra o battaglia (ottenere, riportare la vittoria contro il nemico), oppure di una gara o di una competizione di vario genere (nella gara di staffetta la vittoria. ha arriso alla nostra squadra) o in una contesa giuridica (ottenere la vittoria in una causa, in un processo)
(dalla rete).

 

  

 La vittoria dei disubbidienti

Nella moltitudine
un uomo ha preso a calci dissimulatamente una colomba
molte volte prima di raccoglierla.
C’è una sola vita e l’avvolgeremo di squame
c’è una sola vita e la copriremo con le parole d’altri
la palperemo dissimulatamente varie volte
prima di decidere che la vogliamo.

Omar Pérez
(Santiago del Estero, 1981),
da "Algo de lo sagrado" (Unión, 1995)


 
Le vittorie scarseggiano nel cuore, rimane
quel senso di reale solitudine e la guerra,
la stupida guerra, incalza sentimenti celati
prima di perpetrare le offese, gli sgarbi...

venerdì 16 luglio 2021

Ancora è ritorno

Ritorno a casa  

Tornare al paese
di prima alba
con i monti addormiti
dietro le case
il mare a riposo
e un vento giovane
nelle vie

Suonare
al portone di casa
e sentire i passi
di chi viene ad aprirti

Come fosse ancora tua madre

Giovanni Carotenuto  

 
L'aria che respiro è satura
di risapute cose, un mondo che so;
nel mio ritornare trovo ancora
motivi, incertezze, appigli...

Un ritorno indica l'azione di raggiungere il luogo da cui si era partiti.
SIN rientro: fare ritorno/rientro a casa.
L'andare un'altra volta dove si è già stati: il r. delle rondini in Italia; in un moto ciclico o continuo, ripetizione di una fase; riattivazione di una funzione: il r. della primavera; il r. della luce; anche, ricomparsa: il r. della speranza || essere di r., essere appena tornato oppure, semplicemente, tornare.
(dalla rete)

domenica 1 marzo 2020

Resilienza

 La resilienza (dal latino resilere, rimbalzare)
è quella caratteristica delle persone che, nonostante siano state ferite, non si considerano vittime bensì affrontano il futuro con nuovo vigore progettuale.
In fisica essa indica la caratteristica dei materiali di riprendere la forma originaria dopo aver subito una deformazione.
In psicologia, similmente, indica la capacità delle persone di superare le difficoltà con vitalità, elasticità ed energia. 
E' quindi quella capacità di superare le avversità, di affrontare i fattori di rischio, di rialzarsi, dopo una crisi, più forti di prima (dalla rete). 
 
Voglio alzarmi
 
Voglio alzarmi dalla polvere della terra.
Essere poesia pura, essere parola,
ascendere nel giusto pensiero
di equilibrio, di frutto, di preghiera.
Così potrò pregare se piange il Cielo
convertendo il dolore in speranza.
Con dolcezza nelle mani, in punta di piedi,
asciugherò con amore lacrime tanto dolci.
 
Voglio alzarmi dalla polvere della terra.
Vagare per lo spazio in pace, silenziosa,
meditando gli errori nel tempo
fino a ripulirmi di tutte le mancanze.
Così potrò cantare se canta il Cielo
versando allegria nell’alba.

La forza espressiva del mio accento
smusserà gli spigoli che mi saranno nati.
 
Matilde Camus
da "Canzoniere di Liébana", 1977

 
io vorrei rialzarmi invece, da questa stasi,
siamo obbligati dall'ignoto a terra;
la terra, madre, ora arrabbiata con noi,
siamo figli che non capiscono, stupidi...

giovedì 20 febbraio 2020

Ancora poesia

Poesia
 
Lascia parlare tutte le cose visibili
lascia parlare l’apparenza delle cose che vivono nel tempo
lascia, le loro voci saranno attutite.
La voce immensa che dorme nel mistero le soffocherà.
Lascia che tutto dia frutto solo
nell’atmosfera soprannaturale della poesia.
 
Cabral de Melo Neto
da "Prime poesie", 1939
 
 
 sempre meno poesia nella vita nostra,
diventiamo oggetti del tempo, negli asili;
ricordo ancora parole che udii e mai,
sento ancora rifluire i ricordi e i consigli...
 
La poesia (dal greco ποίησις, poiesis, significa "creazione") è una forma d'arte che crea, con la scelta e l'accostamento di parole secondo particolari leggi metriche (che non possono essere ignorate), un componimento fatto di frasi dette versi, in cui il significato semantico si lega al suono musicale dei fonemi. La poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere concetti e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa, in cui le parole non sottostanno alla metrica. (da Wikipedia)

venerdì 14 febbraio 2020

Scadenze

scadènza
sostantivo femminile. [der. di scadere].
- TRECCANI -
 
1.- a. Termine entro il quale dev’essere eseguita un’obbligazione, oppure ha fine un negozio giuridico: una tratta autorizzata con s. a tre mesi; prorogare, rinnovare una cambiale alla s.; il contratto va disdetto due mesi prima della s.; s. breve, media, lunga. In matematica finanziaria, l’epoca stabilita per il pagamento di un capitale. Nel linguaggio banc. e finanz., s. a vista, s. a tempo vista, s. a tempo data, locuz. usate per indicare che la scadenza di un titolo di credito avverrà rispettivamente al momento in cui esso si presenta per il pagamento, o decorso un certo tempo dalla presentazione del titolo all’accettazione o al visto del debitore, o, infine, decorso un certo tempo dalla data di emissione del titolo; a s. fissa, locuz. che indica un vincolo di tempo per l’adempimento di un’obbligazione nascente da un’operazione bancaria (deposito, anticipazione a s. fissa).
b.- Con sign. concr., nel linguaggio corrente, il titolo di credito o l’impegno che scade; anche, il pagamento che dev’essere effettuato a una data prestabilita: bisogna prelevare diecimila euro in contanti per la s. di domani; più spesso al plur.: le s. di fine mese; non possiamo far fronte alle s. della settimana.
 

Protocollo cittadino #9
 
Le scadenze si stanno delineando come sempre,
siamo numeri in ingranaggi potenti, duri;
permeando le nostre vite ci rendiamo insensibili,
sappiamo cogliere attimi, bruciare occasioni,
siamo balia dei fortunali e delle alterne fortune....
 
Gujil

 2.- Per estens., periodo, termine, lasso di tempo in cui avviene, o deve avvenire, un determinato fatto: a breve, a lunga s., entro un termine di tempo breve, o lungo (fissare un incontro a breve s.; il consiglio d’amministrazione ha luogo a s. troppo lunghe); s. o data di s., termine minimo di conservazione di un prodotto alimentare, medicinale e sim., oltre il quale esso potrebbe deteriorarsi; per legge dev’essere indicato sulla confezione del prodotto.
3.- ant. Eredità vacante, che, secondo il diritto romano, spettava al fisco (in qualche luogo ai vescovi, ai poveri o ai luoghi pii) in mancanza di eredi.
(dalla rete)

martedì 11 febbraio 2020

Lontananze

Esistono varie forme di lontananza, come la distanza emotiva in amicizia, quella per l’assenza di una persona cara, o ancora quella fisica per un amore a distanza (dalla rete)
 
sostantivo femminile
1 - Situazione spaziale determinata dalla distanza.
"la costa è appena visibile r la l."
2- Assenza più o meno temporanea e dolorosa. "la l. dalla patria"
 
Più felice sono quanto più lontana
porto l’anima mia dalla sua casa di creta
in una notte di vento quando la luna è chiara
e gli occhi vagano tra mondi di luce
 
quando io non sono e nessuno è accanto
né terra, né mare, né limpido cielo
solo spirito che vaga senza confini
nell’immenso infinito.
[febbraio 1838]
 
Emily Brontë
da "Stelle", Via del Vento, 2006
Traduzione di Piera Mattei

Rene Magritte
"Memorie di un viaggio", 1952
 
la lontananza rafforza i sentimenti,
si dice così ma non credo sia vero;
se fossi andato lontano avrei cambiato
la vita, gli affetti, l'amore e le cose...

domenica 2 febbraio 2020

Nostalgica poesia


nostalgia
(parola composta dal greco νόστος, ritorno, e άλγος, dolore; "dolore del ritorno") è un’emozione caratterizzata da un senso di tristezza e di rimpianto per la lontananza da persone o luoghi cari o per un evento collocato nel passato che si vorrebbe rivivere.
Oppure può essere una sensazione paradossalmente triste e contemporaneamente felice, triste perché si vorrebbe rivivere un momento passato o si vorrebbe ancora essere in un luogo nel quale si è vissuti (etc.), e felice perché quel momento era un momento gioioso e felice o un luogo nel quale si sono passati i momenti più felici della propria vita, e il ricordare quel momento e quel luogo riporta alla mente i momenti felici ma allo stesso tempo causa un senso di tristezza per la fine di quegli stessi momenti.
(da Wikipedia)

Mi ha assalito un’acre nostalgia,
come la gente d’una vecchia foto che vorrebbe
tornare con chi la guarda, nella buona luce
della lampada.

In questa casa, penso a come l’amore
in amicizia muta nella chimica
della nostra vita, e all’amicizia che ci rasserena
vicini alla morte.
E quanto è simile ai fili sparsi la nostra vita
che piú non sperano di tessersi in altro ordito.

Giungono dal deserto voci impenetrabili.
Polvere che profetizza polvere. Passa un aereo

e ci chiude
sotto la lampo di un grosso sacco di destino.
E il ricordo di un viso amato di ragazza
trascorre per la valle, come quest’autobus
notturno: molti
finestrini illuminati, molto viso di lei.


Yehuda Amichai
"Poesie"
Traduzione di Ariel Rathaus
 
 nostalgia, di cosa? del tempo?
oppure ritornano i volti? gli amori?
un impeto ripone i segreti nel cuore,
l'anima torna, il rimpianto, le voci...