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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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lunedì 18 marzo 2024

Catullo a Sirmione

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Che allegria piena, distesa, Sirmione,
rivederti piú bella di tutte le isole e penisole
che Nettuno solleva sulle acque diverse
dei laghi trasparenti o del mare immenso.
Quasi non credo d'essere lontano dalla Tinia,
dalle terre bitinie e guardarti sereno.
Vi è felicità piú grande che scordare gli affanni,
quando, stremati da viaggi in terra straniera,
la mente si libera del proprio peso e a casa
si torna per riposare nel letto sospirato?
Di tutte le fatiche questo è l'unico premio.
Sirmione, bellissima mia, rallegrati
e rallegratevi anche voi onde lidie del lago:
risuonino nella casa solo grida di gioia.

Publio Valerio Catullo

 Nei luoghi amati risuonano
ricordi amorevoli e cari;
le placide acque, le rive,
i monti e sorrisi lontani...
 
Il “Carme XXXI” di Gaio Valerio Catullo è un componimento, contenuto nel “Liber catulliano, che il poeta latino scrisse in saluto a Sirmione, la sua città natale tanto amata.
Il ritorno del poeta Catullo in patria, dopo la deludente esperienza della guerra in Bitinia, viene da lui celebrato con questo carme. 
La felicità del rientro a casa porta Catullo a descrivere i suoi luoghi del cuore in maniera quasi mistica. Simbolo della patria, e quindi della serenità, ritrovata dopo tante peripezie, Sirmione ci viene presentata come un luogo d’incanto insieme al suo lago. Il luogo è così caro al poeta che quasi si aspetta un saluto personale per il suo ritorno. 
Questa poesia ci presenta un Catullo nostalgico, sofferente, ma che può finalmente godere di un po’ di pace guardando il magnifico panorama di casa sua.
(dalla rete)

domenica 17 marzo 2024

Certosa

Certosa
Una certosa è un monastero di monaci certosini, di norma situato in zone solitarie. Il nome deriva dalla Grande Certosa (Grande Chartreuse), monastero principale dell'Ordine certosino, che si trova sul massiccio della Chartreuse sulle Alpi francesi a nord della città di Grenoble in Val-d'Isère. 
In origine la costruzione venne data da Sant'Ugo di Grenoble a San Bruno nel 1084. 
In questo monastero San Bruno costituì l'ordine monastico.
(da wikipedia)

Presso una certosa

Da quel verde, mestamente pertinace tra le foglie
Gialle e rosse de l’acacia, senza vento una si toglie:
E con fremito leggero
Par che passi un’anima.

Velo argenteo par la nebbia su ’l ruscello che gorgoglia,
Tra la nebbia ne ’l ruscello cade a perdersi la foglia.
Che sospira il cimitero,
Da’ cipressi, fievole?

Improvviso rompe il sole sopra l’umido mattino,
Navigando tra le bianche nubi l’aere azzurrino:
Si rallegra il bosco austero
Già de ’l verno prèsago.

A me, prima che l’inverno stringa pur l’anima mia
Il tuo riso, o sacra luce, o divina poesia!
Il tuo canto, o padre Omero,
Pria che l’ombra avvolgami!

Giosuè Carducci

In un sensazionale attimo di voce
risento i canti degli amici andati;
un eremo di silenzi e preghiera
al cuore come scelta possibile... 
 
L'Ordine certosino è universalmente riconosciuto  come uno dei più rigorosi ordini monastici della Chiesa cattolica.
L'istituto è stato fondato da san Bruno nel 1084 nell'Isère, Francia, con la creazione del primo monastero, la Grande Chartreuse.  
Il motto dell'ordine è Stat Cruz dum volvitur orbis.
(da wikipedia) 

sabato 16 marzo 2024

Basta un detto...

Detto antico

Per la mente mi va quel detto antico,
Che a me par dolce e a’ miei colleghi amaro:
Quello (non so se ben io lo ridico):
Muor giovane colui che ai numi è caro.

Detto pien di gajezza e di speranza!
E più sensato com’io più lo spremo!
Detto d’amore!... Ahimè, che ai numi io temo
Di non essere ormai caro abbastanza.

Arturo Graf

 
Basta un detto,
a volte,

per trasmettere un messaggio a qualcuno
senza voler essere troppo espliciti.

Scolpito nella mente, nel cuore
io sono rugiada nella mano;
la mente ripensa, vede, tocca
l'anima perduta ancora vaga...

venerdì 15 marzo 2024

Attese

Attese
 
Ho scritto le attese almeno
un milione di volte sui fogli,
ho giocato le ore, i momenti
come fossero cose distanti.
Nel fillo concreto del dubbio,
nell'immenso sostenere certezze
ripongo ora sguardo impreciso
ed aspetto che il sonno lenisca.
 
Anonimo
del XX° Secolo
Poesie ritrovate
 
Attesa 
è il tempo o lo stato d'animo di chi aspetta un evento
o è la cosa che si aspetta.
(TRECCANI)

giovedì 14 marzo 2024

Mistero

Mistero

O farfallina nata con l'aurora,
o destinata a sparire fra un'ora
come i fiori, che vivon cosi brevemente
che si può dire
si schiudono soltanto per morire ;
grano di stella, palpito di luce ;
ti crea l'uragano che travolge e romba,
o una goccia di pioggia ti produce?
Tu, forse, sai perchè sì nasce, si ama e muore,
tu che hai la culla, il letto e la tua tomba
nel profumato calice d'un fiore.

Corrado Govoni

 

Mistero 

 Il mistero è un fatto, un aspetto o un fenomeno che non si può spiegar chiaramente o che non si può penetrare, o che è tenuto nascosto o esoterico.
Il termine deriva dal verbo mýein 'chiudere', che indica anche il culto esoterico sia nell'antica Grecia che nell'antica Roma.

Mistero
è un termine che indica una realtà o verità nascosta, sacra o inspiegabile, o anche un atteggiamento di segretezza o enigma.

(dalla rete)

Poeticamente assurdo mi pena
nel cor un afflato di mistero;
sentirsi quando il tempo incalza
rincorrendo un passato lontano...
 

mercoledì 13 marzo 2024

un filo di...

Il filo

Ma questo filo... tutto questo filo!...
In pensieri non dolci e non amari
il Vecchio stava chino sulli alari
con le molle, così, come uno stilo.

«Scrivi? Bruci? Miei versi? I sillabari?
Il nome dell'Amata e dell'Asilo!»
(nel Vecchio riconobbi il mio profilo)
«Lettere? Buste? Annunzi funerari?

Un nome, un nome! Quello della Mamma!»
E caddi singhiozzando sulli alari.
Il Vecchio tacque. M'additò la fiamma.

«Da trent'anni?! Perdute le più tenere
mani! Ma resta il sogno! I sogni cari...»
Il Vecchio tacque. M'additò la cenere. 

Guido Gozzano

Tra i suoi innumerevoli significati la parola filo  può anche riferirsi e caratterizzare qualcosa di piccolo, di tenue, di residuo (non c’è neppure un filo d’ombra; si vede un filo di fumo; parlare con un filo di voce; non ha un filo di buon senso; un filo di vento, d'aria, di speranza, di luce, di gioia).

Nel ricordo i sogni appaiono
forti di tinte sicure e i toni
inclinano i pensieri remoti;
animali d'affetto, lo ridico...

lunedì 11 marzo 2024

Epigramma e riflesso

La donna che preferisco (57)

Tu mi domandi, o Flacco,
quale tipo di donna
vorrei per me e quale non vorrei?
Non troppo compiacente la vorrei
e non troppo scontrosa.
Le qualità intermedie preferisco:
che non mi stia lì a tormentare
e non mi sazi subito di sè

Marziale

L'epigramma è un'iscrizione poetica encomiastica o dedicatoria o, più spesso, funeraria
Più comunemente viene inteso come epigramma un componimento poetico di vario carattere che si contraddistingue per la sua brevità e icasticità (da wikipedia).

In un mercanteggiare assurdo
uomini compravano donne;
ancora oggi avviene e nel cuore
il deserto dilaga e sovrasta...

domenica 10 marzo 2024

Poesia, riflesso, Firenze

Tre giovani fiorentine camminano

Ondulava sul passo verginale
Ondulava la chioma musicale
Nello splendore del tiepido sole
Eran tre vergini e una grazia sola
Ondulava sul passo verginale
Crespa e nera la chioma musicale
Eran tre vergini e una grazia sola
E sei piedini in marcia militare.

Dino Campana

Nei passi schivi, frettolosi e lievi
incombe peso l'ostacolo del cuore;
volti artefatti dal sogno inclinano
versi, poeta strappato al reale... 
 
Scoprire Firenze a piedi, (la maggior parte del centro storico, infatti, è chiuso al trafficoveicolare), garantisce un'andatura grazie alla quale si riescono a notarea notare vari tesori nascosti.  Io personalmente preferisco "camminare" una città.
Amo conoscere una città e visitarne i luoghi più interessanti camminando da un posto all'altro, concedendomi brevi deviazioni all'interno di stradine intriganti che catturano immediatamente l'atttenzione.

sabato 9 marzo 2024

Creta

Creta indocile

Mi foggiò la natura in una creta
indocile, e la vita non mi vide
materia inerte fra sue mani infide,
del suo pollice al solco mansueta.

Perchè la vita sembra un fine esteta
cui una strana fantasia sorride:
ora l'opera plasma, liscia, incide;
contr'essa or s'accanisce, ed or s'acqueta.

Buona sorte ha per sè chi, ammasso informe,
a' suoi bizzarri spiriti s'adatta,
sopporta oppresso ed obliato dorme.,

Folle chi i nervi a più sentire affina,
vigila, freme, ad ogni colpo scatta
ed inerme a difendersi s'ostina.

Amalia Guglielminetti

La creta è una sostanza di origine minerale che viene utilizzata per diverse finalità.
Può essere utilizzata per: scultura e modellazione artistica.
Grazie alla sua consistenza morbida e plasmabile, la creta è un materiale molto apprezzato dagli artisti per realizzare sculture e modelli tridimensionali.
(dalla rete)
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 Plasmati da mano incerta i sensi
scompaiono ai cuori sottile e tesi;
rimane incerto un ardire innocuo
che staglia come eretto simbolo...

venerdì 8 marzo 2024

Poesia e riflesso per la festa della donna

Inno alla donna

“Stupenda
immacolata fortuna
per te tutte le creature
del regno
si sono aperte
e tu sei diventata la regina
delle nostre ombre

per te gli uomini
hanno preso
innumerevoli voli
creato l’alveare del
pensiero

per te donna è sorto
il mormorio dell’acqua
unica grazia
e tremi per i tuoi incantesimi
che sono nelle tue mani

e tu hai un sogno
per ogni estate
un figlio per ogni pianto
un sospetto d’amore
per ogni capello

ora sei donna
tutto un perdono
e così come ti abita
il pensiero divino
fiorirà in segreto
attorniato
dalla tua grazia”.

Alda Merini

Perduto sogno nel mondo reale
donne come visioni e inizi;
i corpi incedono alteri al passo
perduti amanti ormai lontani...