...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

Visualizzazione post con etichetta Preghiere. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Preghiere. Mostra tutti i post

martedì 10 giugno 2025

Il segno della croce

Il segno della croce è il gesto con cui i cristiani tracciano la figura di una croce in forma piccola o grande su se stessi, su altre persone o su oggetti, sia direttamente sia a distanza.
Tale usanza era tradizione già consolidata dei cristiani al tempo di Tertulliano e di Origene.

Il segno

Laddove le vie fan crocicchio
poggiata a un cipresso è la croce.
Sul nero del legno risplendono
i numeri bianchi.
La gente passando si ferma un istante,
e sol con due dita toccando leggero quel legno
fa il segno di croce.

Aldo Palazzeschi

La piccola croce è quella che si fa con il dito pollice (o indice) della mano destra, ritenuta la mano benefica, e ispirato, si pensa, da un passo del libro del profeta dell'Apocalisse, collegato alla figura di Cristo.  Il segno della croce esprime il sigillo di Cristo su colui che gli appartiene e significa la grazia della redenzione che Cristo ci ha acquistata per mezzo della sua croce.
(dalla rete)

Popolari credenze albergano
nei cuori di umili e puri;
decisioni imperative discordano
ciò che era prassi prima...

sabato 10 maggio 2025

Minareto

Un minareto è una torre di una moschea, da cui il muezzin (o chiamato alla preghiera) invita i fedeli alla preghiera cinque volte al giorno. In sostanza, è una torre slanciata, spesso con un design unico, utilizzata per annunciare l'inizio del tempo di preghiera nell'Islam.
 
 
 Notte di maggio

Il cielo pone in capo
ai minareti
ghirlande di lumini

Giuseppe Ungaretti

Il minareto, con la sua altezza, simboleggia la salita verso il cielo, verso Dio, e l'invito alla spiritualità.
 
Sonno, rannicchio storie
infinitesimali, stantie;
risorge il sole e le nubi
nascondono il mondo...
 
Il minareto è una delle caratteristiche architettoniche più riconoscibili della cultura islamica, simbolo di fede e di comunità; è principalmente un luogo da cui viene pronunciato l'adhān, la chiamata alla preghiera, per informare i musulmani sull'orario della preghiera (dalla rete).

venerdì 13 dicembre 2024

Santa Lucia

Un tempo il solstizio d’ inverno cadeva proprio nella giornata del 13 dicembre e in tale circostanza nelle campagne era uso praticare una specie di perequazione: chi aveva avuto raccolti più abbondanti ne donava una parte ai meno fortunati. 
Si riallaccia ad analoga forma di solidarietà la storia di un presunto miracolo che risale al sedicesimo secolo. 
Si narra infatti che il Bresciano fosse stato colpito da una grave carestia e che alcune signore di Cremona avessero organizzato una distribuzione di sacchi di grano da lasciare anonimamente sulle porte di tutte le famiglie. 
Così una carovana di asinelli carichi raggiunse Brescia presa nella morse della fame: ma poiché la distribuzione avvenne di nascosto, la notte tra il 12 e il 13 dicembre, si pensò che fosse stata una grazia della martire. 
L’ antica ospitalità, poi, voleva che si accogliessero nelle case i pellegrini che cercavano riparo dal freddo e questi ultimi, a loro volta, prima di ripartire, dovevano lasciare un dono sulla porta della casa che li aveva accolti. 
Con il trascorrere del tempo si consolidò così l’usanza di fare regali in occasione del 13 dicembre (dalla rete).
 

Asinello di Santa Lucia 

Asinello di Santa Lucia
vuoi passar da casa mia?
Io ti ho preparato il latte
e ti aspetto in questa notte!

E con te Santa Lucia
entrerà in casa mia
e i suoi doni donerà
a me, pieno di bontà!

Io ti aspetto mio asinello,
tanto buono e tanto bello,
vieni a prendere un biscotto
per poi ripartire al trotto.

Jolanda Restano

La tavola di Francesco del Cossa, conservata attualmente alla National Gallery of Art di Washington, faceva parte di un polittico (smembrato nel ‘700) commissionato da Floriano Griffoni per la cappella di famiglia nella chiesa di San Petronio a Bologna
Si noti il dettaglio degli occhi, che, grazie a un’invenzione tutta personale del pittore, invece di essere appoggiati su un vassoio, sembravano foglie o petali sbocciati dal delicato stelo verde che Santa Lucia reggeva con grazia tra le dita affusolate. 
Una preziosa cosa minuta in un quadro, che è anche affine alla mia ricerca di piante e fiori nelle opere d’arte. 
Francesco del Cossa si è distinto in questo dipinto con una grazia rara, uno degli elementi che contraddistinguono questa santa sono gli occhi, di solito appoggiati su un vassoio o in una coppa che lei stessa tiene in mano.
 
Fa ti prego che gli occhi che amo
rimangano belli e possano vedere
le cose che il mondo ha e dispone;
Luci a venire siano sempre accese!
 
Molto spesso gli attributi iconografici sono associati alle torture o al martirio subito, ma in questo caso non è così. 
Lucia è protettrice della vista, degli oculisti e dei non vedenti, ma pare che questa tradizione sia legata all’etimologia del suo nome: dal latino lux, cioè luce.
(dalla rete)

martedì 5 novembre 2024

Chiesuola

Chiesa abbandonata

Din, dan, don, dan, o la piccola voce,
Santa Maria de la Concezione,
o, sapiente lunga orazione
sotto immobili cieli, ferrea croce;

altari bianchi come anime, buone,
o santi lieti nel martoro atroce,
o Gabriel, sotto il piè, feroce
ghigna il ribelle con le luci prone;

corone d’oro, manti di broccato,
cuori trafitti, bocche dolorose,
occhi con occhi in adorazione,

oh nulla, nulla sopravvisse al fato
ne la tetra rovina de le cose,
Santa Maria de la Concezione.

Sergio Corazzini 

L’Oratorio di Sant’Eurosia a Triuggio è la cosiddetta “chiesuola” di Canonica, anche se purtroppo oggi è in stato di disastroso e completo abbandono.        

Santi fissi e stantii sulle pareti
invitano a pensare ai malanni;
da qualunque luogo provenga
rimane qui, nel mio pensare...

Realizzato nel  diciottesiomo secolo (1735) in stile barocco, questo edificio è noto anche con il nome di “chiesuola”: purtroppo attualmente è in stato di degrado e totale abbandono, pur conservando ancora oggi un fascino straordinario.
L’oratorio un tempo faceva parte del complesso di Villa Taverna, a cui era collegato da un viale prospettico, oggi interrotto da una strada asfaltata.
A commissionare la costruzione della chiesa all’architetto Giacomo Antonio Quadrio fu il conte Costanzo Taverna.
(dalla rete)

domenica 1 settembre 2024

Sant' Egidio abate

L’epoca in cui visse l’abate Egidio non si conosce con precisione. Alcuni storici lo identificano con l’Egidio inviato a Roma da S. Cesario di Arles all’inizio del secolo. Altri lo collocano un secolo e mezzo più tardi, e altri ancora datano la sua morte tra il 720 e il 740. Numerose sono le testimonianze del suo culto in Francia, Belgio e Olanda. Secondo alcuni nasce ad Atene all’inizio del secolo VII e in seguito si reca in Provenza dove fonda un monastero nei pressi di Arles in cui fu nominato abate. Sul luogo della sua cripta, sul finire del IX secolo, viene costruita una basilica nella quale, in una tomba di età merovingia, si sarebbe conservato il suo corpo. La località, posta nella regione di Nîmes, prese da allora il nome di “Saint Gilles du Gard”. L’abbazia di Sant’Egidio diventò luogo di numerosi pellegrinaggi soprattutto nel X secolo.
Egidio proviene da una nobile famiglia ateniese profondamente religiosa. Morti i genitori, dona tutti i suoi beni ai poveri.
È uno dei santi più popolari dell’Europa occidentale del tardo Medioevo: nella sola Inghilterra gli vengono dedicate più di centocinquanta chiese.
Si trasferisce in Provenza per fare vita eremitica. Lasciata la solitudine, crea una numerosa comunità di monaci a Saint-Gilles.
Dirige il monastero da lui fondato fino alla morte.
Si rifugia con tutti i suoi monaci presso Carlo Martello a Orléans, durante le incursioni dei musulmani.
E’ sempre il re a offrire i fondi per la ricostruzione dell’abbazia distrutta dai saraceni.
Riceve un avvertimento soprannaturale della morte imminente. 
Si addormenta santamente e nella pace del Signore.
Numerosi i pellegrinaggi per venerare le sue spoglie mortali, conservate nel monastero da lui fondato.
 
Il santo Patrono accompagna
la vita quotidiana di ognuno;
per chi crede è importante, presente,
ma spesso lo si ricorda solo un giorno...
 
La tradizione riporta anche un altro episodio della vita del Santo. Durante il suo periodo da abate viene supplicato da Carlo Martello affinché pregasse per ottenere il perdono di un peccato che per la vergogna non aveva mai voluto confessare a nessuno. Il Santo prega intensamente per lui. Mentre celebra messa vede un angelo nell’atto di porre sull’altare una pergamena dove era stata scritta la grave colpa di Carlo Martello, che andò cancellandosi di pari passo allo svolgersi della celebrazione eucaristica. 
Una conosciuta e bella leggenda racconta che una cerva, che nutre col suo latte Egidio, inseguita dal re goto Wamba durante una partita di caccia, si rifugi nella grotta dell’eremita.
Il sovrano ferisce senza volerlo e con una freccia Egidio a una gamba.
Quando il re entra nella grotta, trova Egidio ferito dalla freccia, con la cerva tra le sue braccia e i cani completamente immobilizzati.
Per risarcirlo, Wamba gli dona un territorio dove viene edificato un monastero chiamato “Saint-Gilles”.
(dalla rete)

giovedì 6 giugno 2024

"Angelus"

L'Angelus

Come deve essere grande quella campana,
che riempie tutto il cielo della sua sonorità!
Si dondola lassù, placida e lenta,
si ferma, va e viene.
Ed io vedo e non vedo, nell' oscurità
dèlia stanza terrena,
il chierichetto, metà nero e metà bianco,
che suona con il piede,
in una languida posa sonnolenta,
ed è portato su nell'aria
poi scende adagio adagio, quando cessa di suonare,.
distintissimo e piccolino :
come uno di quei razzi spenti
che vagano sulla campagna
con, in coda, il loro dondolante lumicino.

Corrado Govoni

Mistiche figure impegnano
una tela che amo da sempre;
rimane quel sole che scende
e la sera, il riposo, la fatica...

«Angelus» 
 
(per esteso Angelus Domini)  
è il nome dato al suono delle campane che, tre volte al giorno (alba, mezzogiorno e tramonto), invitano i fedeli a recitare una devozione in ricordo del mistero perenne dell'Incarnazione. 
È, per l'appunto, quello che stanno facendo i due contadini ritratti nel dipinto, che al suono delle campane della chiesa di Chailly-en-Bière, appena accennata sullo sfondo, hanno sospeso per un attimo la raccolta delle patate e si sono raccolti silenziosamente in preghiera; abbandonati gli strumenti di lavoro (la carriola con i sacchi sopra, il rastrello, il cesto pieno di verdure), entrambi sono completamente assorti nell'orazione, tanto che presentano il capo chino e le mani giunte al petto. 
Mostrandosi assai sensibile all'influenza di Jean-Baptiste-Siméon Chardin e dei maestri olandesi del Seicento, il pennello di Jean-François Millet ricolma L'Angelus di una solennità grave seppure sommessa, resa con la monumentalità dei due contadini (disegnati con un tratto vigoroso e sintetico), l'immobilità assorta di questi ultimi, l'improvviso splendore del tramonto, la visione dal basso e la sapiente sintesi delle forme. 
In alto a destra, infine, vola lontanissimo uno stormo di uccelli: la loro presenza, ai margini del quadro, e l'abbigliamento dei due agricoltori suggeriscono che la scena è ambientata in una stagione calda, presumibilmente estate o primavera.
(da wikipedia)

lunedì 8 aprile 2024

Protocollo cittadino #116 (Mattutino)

Eva Gonzales
"Risveglio mattutino"
Mattutino

Silenzio e luce in cucina,
la tazza di caffè mi aspetta,
mi gocciola il senso perduto
dei giorni passati, rimpianto
mattutino, la sera è lontana...

Gujil
 
 
Mattutino
 
Nella tradizione di preghiera della Chiesa cattolica, Mattutino è il nome che si dà nel Breviario a un'ora dell'Ufficio divino. 
Nella Liturgia delle Ore pubblicata dopo la riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II è stato sostituito dall'Ufficio delle letture.  
Tuttavia, alcuni ordini religiosi monastici mantengono la dicitura "mattutino".
(da wikipedia)

domenica 24 settembre 2023

Preghiera

La preghiera è una delle pratiche comuni in molte religioni.
Essa consiste nel rivolgersi alla dimensione del sacro con la parola o con il pensiero; gli scopi della preghiera possono essere molteplici: invocare, chiedere un aiuto, chiedere una grazia, chiedere perdono, lodare, ringraziare, santificare, o esprimere devozione o abbandono.
(da wikipedia)

Giunte le mani a richiesta
partono desideri incontrollati;
rimane quel senso di sacralità
che sempre più spesso è buio...

Preghiera

Quando la mano piccola mi dai
che tanti enigmi taciti contiene,
ti ho forse chiesto mai
se mi vuoi bene?

Io l'amor tuo non voglio:vo' soltanto
che tu mi stia vicina
e mi dia ogni tanto
la mano piccolina.

Herman Hesse

venerdì 16 giugno 2023

Heaven

 
Paradiso

Distesa lamina d’oro
e nell’adagiarsi dorato
due corpi come gomitoli d’oro;
un corpo glorioso che
ascolta e un corpo
glorioso che parla nel
prato in cui nulla parla;
un respiro che va al respiro e
un volto che trema d’esso, in un prato in cui nulla trema.
Ricordarsi del triste tempo in
cui entrambi avevano
Tempo e da esso vivevano
afflitti,
nell’ora del chiodo d’oro
in cui il Tempo restò alla
soglia
come i cani vagabondi…

Gabriela Mistral
E' il luogo della beatitudine eterna. Con il termine paradiso (dal greco paràdeisos, «giardino», che a sua volta deriva dal persiano pairidaeiza, cioè «luogo recintato») si indica comunemente la sede celeste di Dio e dei beati, il luogo del premio eterno concesso ai giusti dopo la morte, contrapposto all'inferno destinato ai malvagi.
Le perpetue speranze insinuano
nel dubbio un seme di vita;
lascerò stinti i colori del segno
trovato divelto, distrutto... 
 
 
 Il termine paradiso possiede due significati:
 il primo indica, nella tradizione biblica, quel luogo primordiale dove Dio collocò l'uomo appena creato 
(Genesi, 2); 
il secondo indica, nell'ambito delle teologie fondate sull'interpretazione dei testi biblici, quel luogo, celeste o terrestre, dove verranno destinati gli uomini da Dio giudicati come "giusti"
Nel significato traslato della seconda accezione, con il termine "paradiso" si rendono termini di altre lingue, e di altre religioni, che indicano analoghe credenze in un luogo felice, post-mortem, riservato a coloro che hanno condotto una vita da "giusti".
(da wikipedia)

domenica 14 agosto 2022

Protocollo marino #50


Infinite preghiere sconfinano
il senso delle cose che siamo;
non basta una stella cadente,
il mare, un desiderio, rimane...
 
Gujil

mercoledì 8 giugno 2022

Hallelujah

Thomas Cooper Gotch
Alleluia (1896)
Alleluia
, Hallelujah o Halleluyah sono traslitterazioni della parola ebraica הַלְּלוּיָהּ (ebraico tradizionale Halləluya, ebraico tiberiense Halləlûyāh), composta da Hallelu e Yah, che si traduce letteralmente "preghiamo / lodiamo (הַלְּלוּ) YHWH (Yah יָהּ)", dove Yah è la forma abbreviata di YHWH (nome proprio di Dio, indicato con il tetragramma יהוה).
 
Brividi e malinconiche lacrime
come una carezza per un addio;
troppi cantano questa canzone,
pochi ne sanno la vera essenza...
 
La parola è usata 24 volte nella Bibbia Ebraica, specialmente nel libro dei Salmi (Salmi 113-118), dove inizia e termina una serie di Salmi e quattro volte nella versione greca del libro dell'Apocalisse (Nuovo Testamento).
La parola è di uso comune nelle liturgie cristiane, specialmente quella cattolica e ortodossa e fa parte del vocabolario di molte lingue europee e anche extraeuropee.
Per molti cristiani, Alleluia è la parola più gioiosa per esprimere lode e acclamare Dio.
In molti riti non viene recitato o cantato nel tempo di Quaresima o in altri tempi penitenziali, quando è sostituito da un'acclamazione.
(da wikipedia)
 

Hallelujah
 
Now I've heard there was a secret chord
That David played, and it pleased the Lord
But you dont really care for music, do you?
It goes like this, the fourth, the fifth
The minor falls, the major lifts
The baffled king composing Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Your faith was strong but you needed proof
You saw her bathing on the roof
Her beauty and the moonlight overthrew her
She tied you to a kitchen chair
She broke your throne, and she cut your hair
And from your lips she drew the Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Well, maybe there's a God above
As for me all I've ever learned from love
Is how to shoot somebody who outdrew you
But it's not a crime that you're hear tonight
It's not some pilgrim who claims to have seen the Light
No, it's a cold and it's a very broken Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Instrumental
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Well people I've been here before
I know this room and I've walked this floor
You see I used to live alone before I knew ya
And I've seen your flag on the marble arch
But listen love, love is not some kind of victory march, no
It's a cold and it's a broken Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
There was a time you let me know
What's really going on below
But now you never show it to me, do you?
And I remember when I moved in you
And the holy dove she was moving too
And every single breath we drew was Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Now I've done my best, I know it wasn't much
I couldn't feel, so I tried to touch
I've told the truth, I didnt come here to London just to fool you
And even though it all went wrong
I'll stand right here before the Lord of song
With nothing, nothing on my tongue but Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah
 
Leonard Cohen
 

venerdì 29 ottobre 2021

In un amen

Nella ritualità cristiana la parola amen conclude le preghiere e accompagna la liturgia delle funzioni religiose, ma ormai è entrata anche nel linguaggio comune come espressione rimarcare in modo solenne (o ironico) la fine di un discorso (TRECCANI- dalla rete)
 
Amen

Anima, andremo, sì, per vie serene
e lontano, tra i monti, a salvamento:
alle cerule soglie d'un convento
stenderemo sull' erba nostre pene.
Cori sommessi udremo, e cantilene
pie di compagni e favole di vento:
beveremo nei calici d'argento:
faremo un nido delle nostre vene!
Ma passeranno l'albe per la valle
e le notti stellate, come fiumi:
a piedi scalzi, un dì, verrà la morte.
Tremeranno, di brividi, le porte:
crudeli mani accecheranno i lumi:
andrai piano gemendo, anima, sola!

Alberto Tarchiani
da "Piccolo libro inutile"

Amen è un termine ebraico ricorrente nella Bibbia che può essere tradotto con "e così sia", anche se naturalmente la formula racchiude un ventaglio di significati ben più ampio e profondo, soprattutto quando utilizzato in un contesto religioso. Tuttavia, come già accennato, la parola è ormai entrata a far parte della lingua italiana, dove esprime un senso di conclusione (es: «amen, ormai la faccenda è finita») o di brevità («Ti ha fatto male la puntura? No, è stato velocissimo, si è tutto risolto in un amen».

la vita dei se in sè ripone cose
attimi segnati da fugaci fiammate;
ripongo il mio cuore nel gelo dell'anima
e richiudo piano il passaggio, la via... amen

giovedì 24 giugno 2021

Madre

ANDY WARHOL, "JULIA WARHOLA" (1974)

Madre
 
Quel fumo che offusca nel sogno
i tuoi contorni provati del viso
mi riporta a te, madre,
non contano gli anni passati,
non pesa più il tempo.
Vorrei riabbracciare il tuo corpo
fuori dal disegno dei limiti
rimanere con te a lenire il dolore;
tu, madre, fosti avara di baci,
frugale come alacre fromica
fosti avara di baci e carezze
ma ora mi manca, nel cuore
la stridente tua ruvidezza.
Madre, amami ancora nel buio
di questa vita dispersa, in discesa
come ripida china montana,
proteggi tuo figlio bambino
che ancora ti vuole, ti chiama.
Mai non scorder ò quel sorriso
con cui mi lasciasti sereno
quella sera lontana negli anni
"Ciao" mi dicesti "A domani!"
e ancora mi preme sul volto
la mattutina, lieve, carezza
che presagì quel dolente addio.

Anonimo
del XX° Secolo 
"Poesie ritrovate" 

martedì 16 febbraio 2021

Invocazione

L'invocazione

 – O bianche pellegrine, m'accogliete
nel vostro stuol. Se un male o una follìa
dal mio cammino arido mi svia,
voi saggie guide a stolto cuor sarete.

Alacri ha il sogno l'ali. Irrequiete
ma ben fiacche il voler. La lunga via
deserta io temo. Anela ad ogni ombria
mi fa sostare insaziata sete. 

Indugiarono a udir la mia preghiera
le pellegrine, e con un parco gesto
mi ammiser nella loro esigua schiera. 

Ond'io seguii le mie suore novelle,
cercando in cielo con fervor ridesto
il mio fior d'oro tra un fiorir di stelle.

Amalia Guglielminetti

 

Jean-Honoré Fragonar
"Invocazione dell'amore"

Louvre - Parigi
invocazióne
[dal lat. invocatio -onis] -TRECCANI- 

1. L’atto di invocare, come richiesta o implorazione di soccorso, di aiuto, di protezione: l’invocazione di Dio o del nome di Dio; le invocazioni dei fedeli, dei miseri a Dio; la Vergine esaudirà le nostre invocazioni di aiuto; essere insensibili alle invocazioni della povera gente
2.
Più spesso, le parole o le grida con cui si invoca: si sentivano lontane invocazioni di soccorso. In partic.: a. Nei documenti pubblici e privati del medioevo, formula (invocazione verbale) o simbolo consistente per lo più in un chrismon o in un segno di croce (invocazione simbolica), con i quali si usava iniziare l’atto nel nome della divinità. b. Parte della protasi di un poema nella quale il poeta chiede ispirazione e assistenza alla musa o alla divinità.

i percorsi della vita, duri, sentieri
per nascondere svolte improvvise;
siamo balia di forze possenti, antiche
difficile riuscire a destreggiarsi...

martedì 12 maggio 2020

Cognac greco

Cognac a zero stelle*


Vanno del tutto perdute le parole delle lacrime.
Quando parla il disordine, l’ordine taccia
– è ricca di esperienza la perdita.
a dobbiamo essere solidali
con l’inutile.
Piano piano ritroverà la parola la memoria
e a ciò che è morto darà
buoni consigli di longevità.

Siamo solidali ora con questa piccola
fotografia
che è ancora nel fiore del suo futuro:
giovani vanamente un po’ abbracciati
davanti a una spiaggia anonimamente gioiosa.
Nafplio Eubea Skòpelos?
Dirai
ma dove non era allora mare.

*Dopo la sepoltura, è usanza greca offrire al bar del cimitero ad amici e parenti caffè e cognac di qualità economica. I cognac greci, almeno i più costosi, si contraddistinguono per il numero di stelle segnate sull’etichetta della bottiglia. Qui ci si riferisce a questo cognac economico e quindi “senza nessuna stella”.

Kiki Dimulà


Metaxa
(Μεταξά) è un brandy greco. È stato inventato nel 1888 da un commerciante chiamato Spyros Metaxas (Σπύρος Μεταξάς) da wikipedia.
Per ottenere questa bevanda si utilizzano tre varietà di uve diverse: uva sultanina, uva savatiano e uva di Corinthe). Una volta ottenuto il distillato, si lascia sviluppare i propri aromi in barili in quercia del Limosino per una durata minima di tre anni. Si aggiunge al brandy uva moscato (di Samo o di Lemno), delle essenze di petali di rosa e una serie segreta di piante aromatiche. Il prodotto ottenuto viene conservato in un barile per un anno. Prima dell'imbottigliamento, il prodotto passa molti giorni ad una temperatura inferiore a zero, viene filtrato ed infine viene imbottigliato.

mi manca un bicchierino la sera,
è tempo che non bevo più, tanto;
farà bene, sicuramente, ma quello che manca
è la sensazione di calore, il sollievo....