...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

martedì 24 aprile 2018

Giardino Karesansui


Letteralmente significa
"acqua e montagne secche",
 ma incarna l'essenza interiore della natura stessa.
E' un giardino senza acqua, fatto di ghiaia e sassi.
Questo giardino è generalmente ristretto nelle sue dimensioni ed è composto da un letto di ghiaia rastrellata su cui si ergono rocce coperte, in parte, di muschio. Si caratterizza, pertanto, per l’assenza dell’acqua ed il suo impianto globale non rappresenta le forme esteriori e più concrete della natura con l’uso di piante, alberi, fiori, acqua e rocce, ma incarna invece l’essenza interiore della natura stessa. Ogni elemento è attentamente pianificato a seconda delle dimensioni del giardino; si tratta di spazi in cui non si può accedere, poiché sono nati per essere osservati, contemplati come una pittura ad inchiostro in bianco e nero, da diverse prospettive visive.
Generalmente non si conosce l’ideatore di questo tipo di giardini, tuttavia sappiamo che furono creati con l’aiuto di monaci zen per favorirne la meditazione.
Osservando un giardino karesansui si può sperimentare un senso di ità e tutto ciò che manca viene riempito da quello che l’osservatore vede, prova e sente intorno a sé.
Come tutti i giardini di questo genere, la sua manutenzione, nonostante la semplicità compositiva che lo caratterizza, richiede molte ore di lavoro meccanico e ripetitivo, ma anche molto utile. Pensiamo, ad esempio, a colui che deve raccogliere le foglie che cadono dagli alberi sovrastanti e poi deve rastrellare la ghiaia: questo compito necessita di azioni sempre uguali che aiutano a liberare la mente dai pensieri mondani, creando uno stato di concentrazione pura.
 Susanna Marino (dalla rete)

Tre pietre bianche sulla sabbia.
Un uomo venne a sedersi su una di esse, stanco.
Guardò le altre due senza volerlo, posò soltanto
gli occhi sulla loro superficie come nell’aria.
La sua mente stava galleggiando in un'ora antica.
 
Non scelte per essere contemplate, guardate
senza idee, le pietre
non sarebbero state mai ricordate da quest'uomo.
Quando se ne andò,
le tre pietre rimasero immacolate sulla sabbia.
 
José Watanabe
da “Poemas ineditos”, 2008
 
 
mi manca la sabbia, quella marina,
le pietre levigate, il senso del mare;
un attimo di riposo non paga
le fatiche della vita quotidiana...

Nessun commento:

Posta un commento