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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 6 gennaio 2017

La Befana (epifania)


La Befana è una vecchia brutta e gobba, con il naso adunco e il mento aguzzo, vestita di stracci e coperta di fuliggine, perchè entra nelle case attraverso la cappa del camino.
Infatti la notte tra il 5 e il 6 gennaio, mentre tutti dormono infila doni e dolcetti nelle calze dei bambini appese al caminetto.
Ai bambini buoni lascia caramelle e dolcetti, a quelli cattivi lascia pezzi di carbone (di solito carbone dolce ovviamente, i più cattivi fanno scherzi malvagi ai loro bimbi).
La Befana si festeggia nel giorno dell'Epifania, che di solito chiude le vacanze natalizie.
Il termine
Befana
deriva dal greco “Epifania” che significa
apparizione, manifestazione”.
Avvenne nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio che i Re Magi fecero visita a Gesù per offrirgli oro, incenso e mirra.
Anche la Befana, in quell'occasione, apparve nei cieli, a cavallo della sua scopa, ad elargire doni o carbone, a seconda che i bambini siano stati buoni o cattivi.
 
Viva viva la Befana!
pieno di ricordi,
folle di passato
ebbro di futuro... 

Una leggenda spiega la coincidenza così:
una sera di un inverno freddissimo, bussarono alla porticina della casa della Befana tre personaggi elegantemente vestiti con seguito di servi, cavalli e cammelli: erano i  tre Re Magi che, da molto lontano e da diversi paesi, si erano messi in cammino per rendere  trovare e rendere omaggio al Re dei Re, il bambino Gesù seguendo la  via indicata dalla scia della stella cometa. Le chiesero dov’era la strada per giungere a Betlemme e la vecchietta indicò loro il cammino ma, nonostante le loro insistenze lei non si unì a loro perché, come sempre,  aveva troppe faccende da sbrigare (d'altra parte essendo una vecchina solitaria e assai bisbetica non poteva agire altrimenti).
Quando i  tre Re Magi se ne furono andati la Befana sentì che aveva sbagliato a rifiutare il loro invito e decise di raggiungerli per unirsi a loro. Uscì in fretta e furia a cercarli ma nonostante i suoi sforzi non riuscì a trovarli.
Così si mise a  pazientemente a bussare ad  ogni porta che trovava lasciando un dono ad ogni bambino che incontrava nella speranza che uno di loro fosse il bambin Gesù.
Ecco che da allora l'arzilla vecchietta ha continuato per millenni, nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio a cavallo della sua scopa, nella speranza di trovare Gesù ancora bambinello e portare a lui le sue scuse per il ritardo nell'omaggiarlo ed i suoi suoi regali… (dalla rete).
 

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