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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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martedì 31 gennaio 2017

Giacinto

Nel linguaggio dei fiori e delle piante il giacinto, in generale, simboleggia il gioco e il divertimento ma, come molti altri fiori, assume un significato diverso seconda la sua qualità ed il suo colore, infatti: il giacinto di colore rosso simboleggia il dolore; di colore blu simboleggia la costanza e la coerenza; giallo simboleggia la gelosia;  color porpora simboleggia la richiesta del perdono; rosa simboleggia il gioco e la voglia di divertirsi. Inoltre, fino a qualche secolo fa il giacinto selvatico era considerato, nei paesi anglosassoni ed in particolare in Bretagna, il fiore degli amanti, mentre i giacinti di colore azzurro erano ritenuti il simbolo della sincerità.
Il giacintohyacinthus, appartiene alla famiglia delle liliaceae, è originario dell’Asia Occidentale. Il nome le fu dato da Tournefort e successivamente fu mantenuto anche da Linneo nel 1737, secondo le più accreditate teorie il termine hyacinthus deriverebbe dalle parole giak, di origine greco-albanese che significa rosso scuro o porpora, e dal suffisso inthos, che significa pianta. La specie più comune è hyacinthus orientalis, una specie molto profumata, con foglie di color verde brillante di forma nastriforme e fiori di forma tubolare con apertura a stella che posso essere di diversi colori: rossi, bianchi, rosa, arancioni, lilla e di diverse tonalità di blu. Questa specie fu importata in Italia, a Padova, dall’Asia occidentale nel 1590. I primi ibridi coltivabili vennero portati in Italia, nel 1688 dall’Olanda e furono richiesti da Cosimo de’ Medici per adornare i suoi giardini. 

 In questo sparso odore di giacinto

Ancora viva nella pura luce
della sera d'aprile, ancora viva,
luna?

Così fragile sei nell'aria tersa
che fa vibrare i teneri trifogli
ed allontana il suono delle trombe
sulla piana notturna, luna ignara,
in questo sparso odore di giacinto
cancelli ogni memoria e sulla nuda
petrosa terra, tu sola viva, luna.


Franco Matacotta
  

 Méry-Joseph Blondel
(1781- 1853)
"Apollo e Giacinto"

Secondo la mitologia greca al tempo degli dei, il dio Apollo si era invaghito di un suo compagno di giochi il bellissimo Giacinto, un giovane spartano. Un giorno mentre i due stavano giocando al lancio del disco, Apollo colpì accidentalmente Giacinto alla testa ed il giovane morì. Apollo rimase sconvolto e cadde in preda alla disperazione per la perdita del caro amico, essendo un dio, però, fece nascere un fiore che glielo potesse far ricordare per l’eternità, il giacinto. 
Essendo però molto celebre tra i greci la leggenda sopracitata non è la sola, era secondo Pausania il fiore sacro a Cerere, i giovani durante le celebrazioni sacre a lei dedicate, si incoronavano con corone di giacinti.
Secondo altri racconti, anche Apollo e le Muse ne portavano corone sulla fronte, e persino la dea Afrodite, per vincere il premio, volle apparire a Paride ancor più bella distendendosi su un letto di giacinti (dalla rete).
  
nel profumo dei fiori, la vita,
la gioia e l'amore si perpetrano;
l'odore dei fiori e le cose rimaste,
i volti, le mani, i  risaputi fianchi...

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