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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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giovedì 29 dicembre 2016

Foglie d'inverno

 

A una foglia
                            
Foglia, che lieve a la brezza cadesti
sotto i miei piedi, con mite richiamo
forse ti lagni perch’io ti calpesti.
Mentr’eri viva sul verde tuo ramo, 
passai sovente, e di te non pensai;
morta ti penso, e mi sento che t’amo.
Tu pur coll’aure, coll’ombre, co’ rai
venivi amica nell’anima mia;
con lor d’amore indistinto t’amai.
Conversa in loto ed in polvere, o pia,
per vite nuove il perpetuo concento
seguiterai della prima armonia. 

E io, che viva in me stesso ti sento,
cadrò tra breve, e darò del mio frale
al fiore, all’onda, all’elettrico, al vento. 
Ma te, de’ cieli nell’alto, sull’ale
recherà grato lo spirito mio;
e, pura idea, di sorriso immortale
sorriderai nel sorriso di Dio.
 
Niccolò Tommaseo

 
Le foglie con il freddo diventano rosse, ocra, gialle e poi cadono, lasciando le piante spoglie.
Si tratta di un meccanismo messo a punto in millenni di evoluzione per proteggere la struttura portante delle piante.
Le piante si spogliano dalle foglie come forma di difesa contro il freddo che verrà.
Si tratta di un processo veramente complesso che ha richiesto millenni di evoluzione per raggiungere questa raffinatezza.
Le piante sono in grado di percepire le mutate condizioni ambientali come la discesa delle temperature, l’accorciarsi delle giornate, il variare dell’intensità nella radiazione luminosa, e a queste sanno rispondere.
Le foglie, fino a quel momento il motore della pianta con il processo della fotosintesi, con l’inverno diventerebbero un peso inutile e un pericolo, per la capacità di trattenere la neve, appesantirsi e creare danni alle branche se non all’intera stabilità.
Così in autunno, il progressivo raffreddamento delle temperature, mobilizza lentamente le sostanze contenute nelle foglie (zuccheri e altre sostanze organiche) verso il tronco, mentre la clorofilla (il pigmento principale che dà il colore verde al parenchima fogliare) si degrada determinando il mutamento del colore.
Quando questo processo è terminato, si crea alla base del picciolo un piccolo strato suberoso funzionale al fatto che, quando la foglia cadrà, impedirà l’ingresso di patogeni e parassiti.
In inverno le ultime foglie rimaste sui rami anneriscono, resistono, poi cadono a terra  e l'albero rimane spoglio.
 
 sto guardando anch'io le ultime,
scure sul ramo, avvizzite, morte;
richiamano anime andate, raminghe
nel mio essere uomo le sento volare... 

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