...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

venerdì 28 novembre 2014

Fascino

Fascini
 
Colei che a un riso di seduzïoni
tutta sola sen va, volgesi e gode
or dei fascini belli ed or dei buoni.
Talora si sofferma e una sua lode
sorridendo susurra, ma sì piano,
che niuno fuor del suo silenzio l'ode.
Ascolta il mare urlar tragico un vano
suo amore, oppur gioisce in numerare
gl'intrichi delle vene in una mano.
Sosta in ansia d'attesa al limitare
d'un vecchio parco, oppur s'abbaglia al gioco
d'arcobaleno delle gemme rare
sotto rovesci calici di fuoco.

Amalia Guglielminetti
 
Valentina
Guido Crepax
un tempo anch'io,
fuori dai verdi occhi un mondo,
fatato, incantato, trasmesso;
colei che vide amai...
 
fàscino s. m. [dal lat. fascĭnum «maleficio; amuleto»]. – TRECCANI

1.
letter. Malia, influenza malefica che si ritiene possa emanare dallo sguardo degli invidiosi, degli adulatori, degli affetti da qualche morbo; . (lett.) [influenza malefica] ≈ fattura, incantesimo, maleficio, malia, sortilegio, stregoneria.

2. Potenza di attrazione e di seduzione [potere di attrazione: una donna di grande f.] ≈ attrattiva, charme, (lett.) fascinazione, malia, seduzione, sex appeal.... : donna ricca di f., dotata di f. irresistibile; il f. dei suoi occhi; il f. di un oratore sulla folla, di un condottiero sui suoi soldati; avere f., esercitare un f.; sentire, subire il f. di una persona, di una cosa; anche di animali: il f. della serpe sugli usignoli. F. slavo, l’irresistibile attrattiva che viene attribuita alla bellezza (soprattutto muliebre) slava; l’espressione è anche usata in senso iron. o scherz., con riferimento a uomo o donna assai attraente o che tale si creda.
3. Nome che i Romani diedero al dio Priapo, e poi all’attributo sessuale del dio, a cui si riconobbe valore apotropaico.
 

Nessun commento:

Posta un commento