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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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martedì 11 novembre 2014

Il volto


Nani Tedeschi, "Pinocchio"
Il volto nuovo
 
Che un giorno io avessi
un riso
di primavera – è certo;
e non soltanto lo vedevi tu, lo specchiavi
nella tua gioia:
anch’io, senza vederlo, sentivo
quel riso mio
come un lume caldo

sul volto.
Poi fu la notte
e mi toccò esser fuori
nella bufera:
il lume del mio riso

morì.
Mi trovò l’alba
come una lampada spenta:
stupirono le cose
scoprendo
in mezzo a loro

il mio volto freddato.
Mi vollero donare
un volto nuovo.
Come davanti a un quadro di chiesa
che è stato mutato
nessuna vecchia più vuole
inginocchiarsi a pregare
perché non ravvisa le care
sembianze della Madonna
e questa le pare
quasi una donna

perduta –
così oggi il mio cuore
davanti alla mia maschera

sconosciuta.
 
20 agosto 1933
Antonia Pozzi 

 
già...illuminato
da un fascio di vita,
un nuovo volto, dopo le tempeste;
sarebbe bello
vagare senza meta,
raggiungere i lidi riposti
dove le anime sole
si uniscono...
 
Attraverso il nostro viso, le sue espressioni, noi comunichiamo una quantità incredibile di informazioni; più del 70% è veicolato dalla parte della comunicazione che esula dalle semplici parole e dal linguaggio convenzionale: il non verbale.
Il non verbale include i gesti, la nostra posizione corporea (postura), la posizione del nostro corpo nello spazio rispetto agli altri e agli oggetti (prossemica), il tono, il ritmo e il volume della voce; ma la parte del corpo che meglio e più comunica all’altro informazioni riguardo ciò che stiamo dicendo (e non dicendo!) è il nostro volto.
«Guardami in faccia quando ti parlo!», oltre a essere un’affermazione dal tono perentorio, implica un grandissimo significato: solo guardando il volto di una persona possiamo davvero comprendere e decodificare a pieno il senso di ciò che ci sta dicendo o, se l’altro non parla, possiamo in ogni caso capire il suo stato d’animo, le emozioni che prova in quel preciso momento dall’espressione del suo volto.
Espressione viene dal latino expressio, che indica letteralmente ‘l’azione e l’effetto dello spremere, far venir fuori qualcosa da qualcos’altro’.
Nulla di più vero.
Le espressioni che il nostro volto mostra sono il “succo” di ciò che stiamo provando, anche se non sempre intendiamo mostrarlo agli altri (Fabio Glielmi....estratto da "Ce l'hai scritto in faccia/comunicare con il volto", TRECCANI).


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