Solchi del freddo quando
il ghiaccio allenta la sua morsa,
passaggi di uomini, di cose;
luminose tracce al sole invernale
vivido ma che non scalda;
la luce si accende di bianco,
la neve impronta la terra
io ricordo quetse cose...
Anonimo
del XIX° Secolo
poesie ritrovate
I "solchi nella neve e fango" si riferiscono principalmente a segni lasciati dai pneumatici (gomme invernali/fuoristrada) che massimizzano la trazione su fondi scivolosi grazie a battistrada profondi e lamellari che espellono fango e neve, oppure a solchi antichi
scavati nella roccia per il trasporto di materiali, dove il fango (o
acqua e neve) fungeva da lubrificante per le slitte, creando percorsi
"guidovia".
Il significato dipende dal contesto: pneumatici per
trazione, o reperti archeologici di trasporti pesanti.
I
solchi nella neve e nel fango sono deformazioni del terreno causate dal
passaggio di veicoli o dal ruscellamento dell'acqua.
Rappresentano una
sfida sia per la guida che per la manutenzione del territorio.
Le orme (impronte) di animali nel fango e nella neve sono segni vitali
per l'osservazione naturalistica, rivelando la presenza di fauna
selvatica come orsi, cervi, volpi, cani, gatti e cinghiali, con la neve
fresca e il fango fine che offrono i dettagli più nitidi grazie alla
loro morbidezza, permettendo di distinguere forme, numero di dita,
cuscinetti plantari e a volte unghie, aiutando a identificare specie e
seguire le piste.
(dalla rete)


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