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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 9 aprile 2016

Pugnale

Il pugnale
 
 Ti amo, mio pugnale d'acciaio intarsiato,
 Compagno gelido che abbaglia.
 Un georgiano per la vendetta ti forgiò,
 Un circasso ti affilò per la battaglia.
 
 Una bianca mano a me ti ha donato
 In segno di ricordo nella separazione,
 E la prima volta non sangue da te colò,
 Ma una tersa lacrima-perla di afflizione.
 
 E fissando i neri occhi su di me,
 Ricolmi di segreto dolore,
 Come il tuo acciaio sul tremulo fuoco,
 Erano a volte buio, a volte splendore.
 
 Datomi per compagno, pegno muto d'amore,
 Su di te il viandante può contare:
 Come te, come te, amico mio d'acciaio,
 La mia anima è salda e non potrà cambiare. 
 
1838

Michail Lermontov
La mia casa è sotto la volta celeste
Traduzione di Paolo Statuti
 
 
PUGNALE
(lat. pugio; fr. poignard; sp. puñal; ted. Dolch; ingl. dagger).
- Arma bianca manesca, con lama corta dritta a due tagli e punta acuta, fornimento con elsa diritta o poco curva, manico generalmente a pomo. Non è sempre facile definire la differenza fra pugnale e spada; si dice spesso corta spada un'arma che noi forse diremmo pugnale o anche daga, intermedia fra l'una e l'altra di quelle armi. Gli antichi, e molti scrittori del Rinascimento, dicono anche pugnale curvo un'arma costituita da una lama ricurva, appuntita acutamente e con taglio nell'interno o dalla parte della convessità del ferro, e che fu comune ai Greci, agli Assiri, agl'Italici quasi contemporaneamente.
Il suo vero nome era però supina o sica. E ancora si trova frequentemente indicato, nei testi moderni di archeologia, col nome di pugnale un coltello, cioè un'arma leggermente curva a un solo taglio e con manico in prolungamento laterale rispetto all'asse dell'arma.
Certamente il pugnale fu arma antichissima; anzi, appartiene alle armi usate nei primordî della civiltà, poiché bastava a costituire un pugnale (nell'intendimento moderno della parola) una zanna appuntita, una spina fortissima di pesce, o anche di pianta, fissata a un manico, e anche un pezzo di legno duro appuntito al fuoco; di tali pugnali sono provveduti ancora oggi molti popoli primitivi, e ne sono ricchi i musei di armi ed etnografici (TRECCANI - Mariano Borgatti).
 
acciaio freddo, lucido,
come la mente quando si pensa,
senza incombenze,
senza rancori o dolori;
ricordo l'affilato pugnale,
che in me entrava...

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