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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 11 ottobre 2014

Noi e i bruchi

 
Noi
 
Infine uscimmo, come bruchi,
le larve che fummo riposte;
farfalle in nuce e colori
nel chiaroscuro e nel vento.
Felici di pioggia, di acque
in uno strano connubio
io e te
noi,
poi,
un silenzio fatto di tempo,
un assurdo contesto
e sparimmo
uscimmo, come bruchi...
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
 
 
I bruchi, sono lo stadio larvale delle farfalle.
Sono preda molto comune per svariate specie di uccelli, di insetti e di piccoli mammiferi.
Le loro possibilità di difesa sono il mimetismo, essere velenosi e l'imitazione.
Infatti alcune specie si mimetizzano assumendo il colore degli oggetti sui quali si appoggiano (omocromia)
altre che hanno il corpo vistosamente colorato, e difficilmente si possono confondere con l'ambiente,
producono sostanze velenose o sono di gusto amaro che le rendono inappetibili ai predatori.
Altre specie ancora assumono un aspetto simile a quello delle specie velenose pur essendo commestibili,
per trarre in inganno i predatori.
Il bruco schiude dall'uovo e durante la fase larvale per accrescersi compie da 4 a 5 cambi di pelle (mute),
a seconda delle specie e del sesso.

I bruchi si dividono in:
fitofagi cioè si nutrono di foglie, 
endofiti cioè che vivono all’interno dei vegetali
xilofagi cioè che scavando nei tronchi e nei rami e si nutrono di legno, 

monofaghe cioè che si nutrono di una sola specie di foglie,
oligofaghe o polifaghe che si nutrono di più specie di vegetali, 
bruchi predatori sono coloro i quali vivendo in formicai, si nutrono di afidi e anche dei primissimi stadi delle formiche.
bruchi parassiti.
Osservando un bruco si stenta a credere che diventerà una bellissima farfalla, ma è così!
Sono insetti molto cacciati dai loro predatori e come possibilità per proteggersi hanno poche armi tra cui l’imitazione, il mimetismo e il fatto che sono velenosi.
Alcuni bruchi si mimetizzano con la vegetazione sulle quali si appoggiano assumendo lo stesso colore, per sfuggire così ai loro predatori (omocromia).
Generano sostanze velenose che le rendono inappetibili per i loro assalitori.
Appartengono morfologicamente alle larve eruciformi con forma allungata e di aspetto vermiforme.
Quando nasce un bruco, attraverso le mute dai 4 o 5 cambi di pelle, diventa adulto (dalla rete).

 

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