
"Novembre"
è il nome del penultimo mese dell'anno civile. Deriva dal
latino novem, "nove", perché nell'antico calendario romano era il nono
mese.
È un mese di passaggio, novembre. Il mese del primo vero freddo; il mese in cui il buio si fa tangibile e i colori si attenuano.
Anche il calendario sembra sottolineare tutto questo, proprio all'inizio, nei suoi primissimi giorni.
Il passaggio repentino da una festa collettiva per i santi, al Giorno dei Morti.
Questa filastrocca celebra il mese di novembre con un linguaggio dolce e poetico.
Le immagini del vento, della pioggia lieve e delle foglie che formano un tappeto trasmettono la quiete dell’autunno che avanza.
Il seme che riposa sereno nel terreno diventa simbolo di attesa e speranza, mentre il finale introduce un momento profondo e delicato: il ricordo di chi non è più vicino, trasformato in emozioni e calore nel cuore
Novembre è finito, col freddo
queste dita intorpidite, un caffè,
le sollite attese, delusioni, gioie
in un contesto quasi invernale...Una filastrocca che unisce natura, silenzio, affetto e parlare ai bambini di cicli della vita, memoria e dolcezza.
Gilda Cecoro
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