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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 18 febbraio 2017

In un assurdo di cicale

Le cicale cantano di giorno, non ti lasciano un attimo di tregua sotto il sole afoso.
Per attirare le femmine per l’accoppiamento, che si dice siano attratte proprio da chi ha il canto più potente, i maschi attivano degli organi stridulatori. Le cicale hanno “lamine (timballi) tese da tendini che le collegano a muscoli, sui lati dell’addome; per produrre il suono l’insetto fa vibrare le lamine e camere d’aria provvedono alla risonanza. Non si tratta quindi di un suono prodotto da sfregamenti di parti del corpo.”
Le Cicale fanno da sempre parte delle culture contadine di tutto il mondo e sono simbolo di prosperità e salute, fin da antiche testimonianze greche. Solo per Esopo la cicala è emblema di imprevidenza, messa a paragone con la lungimirante formica, ma per le tradizioni di tante parti del mondo questo è solo un racconto. (da Wikipedia)




In un assurdo di cicale
 
In un assurdo di cicale
sogno la mia estate invernale,
preda del ansia riprovo
cose passate, di nuovo;
le sagome altere dei tetti
stagliano contorni perfetti,
non dormo, decanto nei sogni
attento alle cose, ai bisogni
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
 
 

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