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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 18 gennaio 2015

L'onda

Nella cala tranquilla
scintilla,
intesto di scaglia
come l’antica
lorica
del catafratto,
il Mare.
Sembra trascolorare.
S’argenta? s’oscura?
A un tratto
come colpo dismaglia
l’arme, la forza
del vento l’intacca.
Non dura.
Nasce l’onda fiacca,
subito l’ammorza.
Il vento rinforza.
Altra onda nasce,
si perde,
come agnello che nasce
nel verde:
un fiocco di spuma
che balza!
Ma il vento riviene,
rincalza, ridonda.
Altra onda s’alza,
nel suo nascimento
più lene.
Palpita, sale,
si gonfia, s’incurva,
s’allunga, propende.
Il dorso ampio splende
come cristallo;
la cima leggera
s’arruffa
come criniera
nivea di cavallo.
Il vento la scavezza.
L’onda si spezza, precipita nel cavo
del solco sonora;
spumeggia, biancheggia,
s’infiora, odora,
travolge la cuora,
trae l’alga e l’ulva;
s’allunga,
rotola, galoppa;
intoppa
in altra cui’l vento
dié tempra diversa;
l’avversa,
la salta, la sormonta,
vi si mesce, s’accresce.
Di spruzzi, di sprazzi,
di fiocchi, d’iridi
ferve nella risacca;
par che di crisopazi
scintilli
e di berilli
vividi a sacca.
0 sua favella!
Sciacqua, sciaborda,
scroscia, schiocca, schianta,
romba, ride, canta,
accorda, discorda,
tutte accoglie e fonde
le dissonanze acute
nelle sue volute
profonde,
libera e bella,
numerosa e folle,
possente e molle,
creatura viva
che gode
del suo mistero
fugace.
E per la riva l’ode
la sua sorella scalza
dal passo leggero
e dalle gambe lisce,
Aretusa rapace
che rapisce le frutta
ond’ha colmo suo grembo.
Subito le balza
il cor, le raggia
il viso d’oro.
Lascia ella il lembo,
s’inclina
al richiamo canoro;
e la selvaggia
rapina,
l’acerbo suo tesoro
oblìo nella melode.
E anch’ella si gode
come l’onda, l’asciutta
fura, quasi che tutta
la freschezza marina
a nembo
entro le giunga!
Musa, cantai la lode
della mia Strofe Lunga.

Gabriele D'Annunzio
(1904)
 
emotivamente scuote,
quest'onda improvvisa di quiete;
nel gergo del sogno assume
istantantanee pose tranquille...
  

onda [ón-da] sostantivo femminile - Sabatini Coletti

1 Oscillazione di una massa d'acqua che si alza e si abbassa al di sopra e al di sotto del livello di quiete per azione di agenti esterni, soprattutto del vento: onda alta, lunga; essere in balia delle onde || la cresta dell'onda, la parte più alta di essa ~fig. il punto di maggior successo, di maggiore notorietà || fig. onda lunga, fenomeno di lunga durata.
 
2 lett. Mare; acque fluviali o lacustri: la prua solcava l'onda.
 
3 fig. Grande quantità che si muove, che irrompe anche nell'intimo: un'onda (ondata) di gioia; slancio, spec. positivo: sull'onda del successo.
 
4 estens. Movimento o aspetto simile a quello di un'onda o di una superficie mossa dalle onde; la cosa che ha tale aspetto: capelli a onda.
 
5 fis. Movimento oscillatorio o vibratorio che si propaga in un mezzo, senza trasporto del mezzo stesso: onde sonore || onde elettromagnetiche, oscillazione di campi elettrici e magnetici che si propaga nel vuoto alla velocità della luce | onde corte, medie, lunghe, onde hertziane di varia lunghezza usate nelle radiocomunicazioni | onda sismica, onda elastica che si irradia dall'epicentro di un sisma | onde d'urto, onda caratterizzata da una forte e rapida compressione del mezzo, come p.e. quella generata da un'esplosione | andare, mettere, mandare in onda, essere trasmesso, trasmettere via radio o televisione.

2 commenti:

  1. come le onde che spaziano nel mare blu della nostra solitune.... poesieinsmalto

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  2. Annamaria,
    siamo ondate di emozioni e risacche di sentimenti.
    Gujil

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