Hai tu la notte mai, giacendo in letto
Fra sonno e veglia a tard’ora sospeso,
Hai tu la notte mai da lunge inteso
Singhiozzar nella strada un organetto?
Singhiozzar lento, affaticatamente,
Un’aria dolce che piange ed implora,
Un’aria udita da fanciul sovente
E non scordata più dopo d’allora?
Sono povere note di soprano
Un po’ rauche, un po’ rotte, un po’ stonate;
Ma singhiozzan nel bujo e di lontano
Così dolenti, così sconsolate!
E tu pensando ai dì fuggiti, al santo
Riso materno, ad un perduto amore,
Piover ti senti giù dagli occhi il pianto,
Senti una lama che ti passa il core.
Arturo Graf
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| Bellini Enzo "Suonatore di organetto", china, 1979  | 
L'organetto è uno strumento musicale a mantice appartenente alla famiglia degli aerofoni (strumenti il cui suono è generato da un flusso d'aria).
 L'organetto usa la scala diatonica, mentre la fisarmonica utilizza la scala cromatica.
 L'organetto è uno strumento "bitonico": ogni tasto premuto emette due 
suoni a seconda della direzione del mantice, mentre la fisarmonica è 
"unitonica".
 (dalla rete)


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