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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 10 settembre 2025

John Keats a Fanny Brawne (1819)

Nel 1819, la corrispondenza tra John Keats e Fanny Brawne fu intensa e appassionata, caratterizzata da lettere che esprimono il suo amore totalizzante e la sua ossessione per lei.
Le lettere di Keats, conservate da Fanny Brawne, sono una testimonianza di un amore profondo e appassionato, ma segnato anche dalla sofferenza e dalla consapevolezza della precarietà della vita.

Mia cara ragazza,
 
 In questo momento mi sono messo a copiare dei bei versi. 
Non riesco a proseguire con una certa soddisfazione. 
Ti devo dunque scrivere una riga o due per vedere se questo mi assiste nell’allontanarti dalla mia mente anche per un breve momento. 
Sulla mia anima non riesco a pensare a nient’altro. 
È passato il tempo in cui avevo il potere di ammonirti contro la poco promettente mattina della mia vita. 
Il mio amore mi ha reso egoista. 
Non posso esistere senza di te. 
Mi scordo di tutto salvo che di vederti ancora la mia vita sembra fermarsi lì non vedo oltre. 
Mi hai assorbito. 
In questo preciso momento ho la sensazione di essermi dissolto – sarei profondamente infelice senza la speranza di vederti presto. 
Sarei spaventato di dovermi allontanare da te. 
Mia dolce Fanny, cambierà mai il tuo cuore? 
Amore mio, cambierà? 
Non ho limiti ora al mio amore… 
Il tuo biglietto è arrivato proprio qui. 
Non posso essere felice lontano da te. 
È più ricco di una nave di perle. 
Non mi trattare male neanche per scherzo. 
Mi sono meravigliato che gli uomini possano morire martiri per la loro Religione – Ho avuto un brivido. 
Ora non rabbrividisco più. 
Potrei essere un martire per la mia religione – la mia religione è l’amore – potrei morire per questo. 
Potrei morire per te. 
Il mio credo è l’amore e tu sei il mio unico dogma. 
Mi hai incantato con un potere al quale non posso resistere; eppure potevo resistere fino a quando ti vidi; e perfino dopo averti visto ho tentato spesso “di ragionare contro le ragioni del mio amore”. 
Non posso farlo più – il dolore sarebbe troppo grande. 
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.

Tuo per sempre,

John Keats 

Le lettere mostrano l'estasi, la devozione e il desiderio di Keats per Brawne, ma riflettono anche la sua sofferenza per la lontananza e la sua crescente malattia, la tubercolosi, che alla fine lo porterà alla morte e segnerà la fine della loro storia d'amore. 
La malattia di Keats si aggravò nel 1820, costringendolo a trasferirsi in Italia. 
Morì a Roma nel 1820, pochi mesi dopo il suo arrivo.
(dalla rete)

Potrei... potrei... sempre potrei...
le sciocchezze dell'amore su carta
sono impresse a marchio sul cuore
macerare in situazioni perdute e sole...

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