...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

sabato 25 aprile 2015

Angelo (Gino)

Angelo Zanoni (Gino)
Ali di libertà ci hai dato,
insegnaci a volare,
amore per forza, per terra,
col sangue lavasti l'orrore,
la guerra, le morti, il dolore.
Partigiano per scelta,
contro da sempre
e per sempre
 
A Gino (Angelo Zanoni) 
 
 
 
TESTIMONIANZA DI BERNARDO DOSSENA 
 
Seppure a distanza di tanti anni vorrei lasciare una testimonianza, ricordando questo fatto al quale ho assistito in prima persona.
Parlo del partigiano Angelo Zanoni, assassinato da un gruppo di fascisti davanti a casa sua, sotto gli occhi di sua madre.
Abitavo nella stessa via di Angelo.
Io allora ero un ragazzo di 13 anni quando quel mattino, verso le ore dieci del 17 marzo 1945, sentendo dei ripetuti spari e incuriosito da questi, corsi sulla via per vedere cosa stesse succedendo.
Con grande stupore e molto spavento, lì a poca distanza, vidi una persona accasciarsi a terra.
Era il povero Angelo che già ferito e in una pozza di sangue fu schiaffeggiato dal "cainismo" (odio) di uno dei fascisti.
Poi seguirono le urla di disperazione e di dolore della madre che, abbracciandolo per terra, mischiava le sue lacrime col sangue del figlio gravemente ferito, mentre rivolgeva parole di disprezzo verso il fascista feritore.
In seguito e senza fretta (perché decidevano loro), fu portato in ospedale, ma purtroppo il suo forte fisico di ventitreenne, nel pomeriggio del 6 aprile 1945, cessò di vivere.
Egli, sicuramente, dall'alto del Paradiso seguirà le generazioni che, come testimonianza, vedranno la lapide con la scritta e la foto del caduto, nel punto dove è successo il fatto.
 
 

DA "50 ANNI FA CREMA E I CREMASCHI"
ED. BUONA STAMPA, PAGG. 244-245
   
17 marzo 1945, l'assassinio di Angelo Zanoni
di Izano.
Il giovane nato nel 1921, era in Croazia quando venne firmato l'armistizio dell'8 settembre.
Rientrato in Italia dopo molte peripezie e richiamato alle armi, scelse la renitenza alla leva non per il solo egoistico scopo di fuggire al servizio militare, ma per una giusta e profonda convinzione  personale.
Stette tre mesi con i partigiani nella zona di Sondrio. Durante un rastrellamento a Buglio in Monte (Valtellina) vi fu un grosso e impari scontro fra partigiani e SS tedesche (nella proporzione di un partigiano contro venti SS). Parecchi caddero, altri furono fatti prigionieri. Angelo Zanoni fu uno dei pochi che riuscirono a salvare la pelle.
Tornato a casa diceva agli amici: "Per adesso mi conviene stare nascosto, ma presto partirò anch'io e allora sì che si combatterà veramente e con entusiasmo!"
Carolina Brambati Zanoni
Poi si aggregò alla S.A.P. locale, diretta da "Vito". In seguito ad una spiata che informava della sua presenza, il 17 marzo 1945 quattro fascisti in borghese si recarono a casa sua.  
Accortosene, Zanoni tentò la fuga.
Gli spararono ferendolo, ma riuscì ugualmente a raggiungere la strada.
Qui gli spararono ancora, colpendolo gravamente.
Trasportato a Crema, morì in ospedale il 6 aprile.    



DA "IL NUOVO TORRAZZO"
DEL 16 SETTEMBRE 1945.
 
"I militi scesi per procedere all'arresto erano quattro.
Due si sono fermati in cortile, nascosti da una catasta di legna e due si sono presentati in casa.
Zanoni, all'intimidazione di seguirli, non oppose resistenza, però, giovane audace e coraggioso, approfittando di un momento di distrazione dei militi infilava la porta e via velocemente verso il cancello.
Appena fuori s'accorse dell'imboscata, ma ormai era troppo tardi e tentò il tutto per tutto.
I militi gli sparano addosso parecchi colpi, ferendolo gravemente al polmone. 
Ciononostante Zanoni riprese la via dei campi, ma dopo un centinaio di metri stramazzava esausto. 
Uno dei feritori che erano sopraggiunti sparando, vedendo che il ferito tentava di rialzare la testa invocando la madre, gli sparò addosso altri colpi, ferendolo al basso ventre e, per colmo di malvagità, lo schiaffeggiò.
Poi alla madre angosciante che voleva soccorrere il figlio intimò con le mani di allontanarsi".
  
Nella via a lui dedicata una lapide commemorativa ricorda il suo sacrificio ammonendo noi oggi di conservare la libertà e la pace come valori supremi.



A cura di Marco G. Migliorini © 2005 - comune di Izano (CR)


 
 
COMUNE DI IZANO
PROVINCIA DI CREMONA
___________

 
MOSTRA
"ANGELO ZANONI Essenza e Resistenza"
Izano – Biblioteca Comunale – Via G. da Izano 2
(all’interno del cortile della Sede Municipale)
Inaugurazione mostra
Sabato 25 Aprile 2015 ore 10.00

Orari di apertura:
Sabato 25 Aprile 10.00 - 12.00 /15.30 – 18.00
Lunedì 27 Aprile 16.00 - 18.30
Martedì 28 Aprile 16.00 – 18.00
Giovedì 30 Aprile 15.45 – 17.30
Venerdì 01 Maggio 10.30 – 12.00/16.30 – 18.30
Sabato 02 Maggio 16.30 – 18.00
Domenica 03 Maggio 10.00 – 12.00/16.30 – 18.
 

Nessun commento:

Posta un commento