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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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lunedì 20 aprile 2015

Giglio di mare o della sabbia

Il giglio della sabbia

Il giglio della sabbia, lo conosci?
fragile più di ogni altro,

s'alza solo dove il tempo s'arresta,
lì, presso la scogliera immensa,
più d'un giorno non dura,
breve come il miraggio
della maga anche lei sola,
le bestie la cerchiano e le rupi,
brune ancelle nella sosta
tra il gioco della palla e i panni stesi
del fiore e di parole riempirono i canestri,
anche al naufrago appare
e lo consola.
 
Umberto Piersanti
L'albero delle Nebbie


sapere, conoscere,
sempre ricerche, sempre confini.
Al di là delle cose, cosa?
qui cosa dire, siamo...
 
Il Giglio marino, o Pancratium maritimum, è una pianta bulbosa della famiglia delle Amaryllidaceae che cresce spontaneamente sui litorali sabbiosi.
Presenta foglie lineari piane e i fiori, che sbocciano in estate, sono bianchi e profumati, disposti ad ombrello lungo l’apice del peduncolo.
Il fiore ha una doppia corolla con forma di ombrello.
Il Giglio marino vive in riva al mare, dove cresce sulla sabbia delle dune litoranee.
Lo troviamo in abbondanza lungo le coste tirreniche e ioniche, comprese le Isole e sulle coste della Riviera Ligure.
La pianta raggiunge un’altezza di 50-60 centimetri, presenta foglie di un bel colore verde glauco, rivolte a spirale. I fiori sono grandi ed ermafroditi, i petali sono contenuti in un tubo fiorale stretto e di colore verde. All’estremità superiore, si formano un imbuto con 6 lacinie bianche bordellate di verde. L’impollinazione avviene tramite gli insetti, mentre i frutti sono delle capsule grandi pochi centimetri che contengono i semi neri. I semi galleggiano in acqua, con questo si spiega la grande diffusione anche via mare.
Contengono inoltre la licorina, sostanza velenosa.
Il Giglio di mare può anche essere coltivato. Il terreno deve possedere sufficiente sostanza organica ed essere molto ben drenato. Il bulbo viene impiantato in autunno o a inizio della primavera, con la testa rivolta verso l’alto e ricoperto con non più di 6/8 centimetri di terra. (dalla rete) 

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