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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 11 febbraio 2015

Triste

trìs-te
Significa malinconico, afflitto dal latino: tristis.
È una parola stranamente generale: è iridescente e sfocata, non ha sfumature precise, connotati dettagliati.
È una parola, mi pare, da bambini, quando usano un'espressione sola per indicare un mondo che sì, potrebbe essere meglio descritto - ma non con la stessa immediatezza.
È uno stato archetipico dell'animo, da cui poi scaturiscono tutte le tonalità e i sapori più definiti di quell'essere triste.
Forse il triste è un genere intero di sentimenti - è come il blu, che può essere ciano, di Prussia, oltremare (dalla rete).
 
 
Verrò quando sarai più triste,
steso nell'ombra che sale alla tua stanza;
quando il giorno demente ha perso il suo tripudio,
e il sorriso di gioia è ormai bandito
dalla malinconia pungente della notte.
Verrò quando la verità del cuore
Dominerà intera, non obliqua,
ed il mio influsso si di te stendendosi,
farà acuta la pena, freddo il piacere,
e la tua anima porterà lontano.
Ascolta, è proprio l'ora,
l'ora tremenda per te:
non senti rullarti nell'anima
uno scroscio di strane emozioni,
messaggere di un comando più austero,
araldi di me?
 
Emily Brontë
 
 
emotività spinte
si alternano a pensieri
poi, quando riposo, nulla
come un perduto amore
come un vetusto addio...


Triste
- vocabolario TRECCANI -
1. Che è in uno stato psichico di afflizione e depressione, causate da qualche dolore o dispiacere o preoccupazione, anche non ben definiti, e che dimostra esternamente tale afflizione: ero t. pensando alla prossima partenza; lo vedo sempre t. e silenzioso; che cos’è che ti rende così t.?; al ricordo della tragica morte dell’amico si fece, o diventò, improvvisamente triste. Per estens., che esprime o rivela questo stato di afflizione e depressione: aveva un viso, o uno sguardo, un’espressione, un’aria, così t., che mi ha fatto pena (con lo stesso sign., anche essere, farsi, diventare t. in volto); si allontanò con un sorriso t.; mi guardava con occhi tanto t., quel ragazzo! (anche riferito ad animali, spec. al cane, nelle espressioni un’aria t., uno sguardo t., occhi t., e in generale essere triste).
2.
a. Che è causa di dolore più o meno intenso, di dispiacere, di amarezza: ricevere una t. notizia; dare il t. annuncio; avevo un t. presentimento; ci siamo conosciuti in una t. circostanza; è stata una ben t. esperienza; è purtroppo una t. realtà, una t. constatazione; con valore neutro in funzione di predicato, anche con uso assol.: è t. vivere in questa incertezza; è triste, ma è così; anche come esclam.: è triste!, è gravoso, è pesante, riferito a faccenda, lavoro, ecc.
b. Che ispira tristezza e malinconia: che casa, che campagna t.!; Bell’edificio t. inabitato (Gozzano).
3. Nell’uso ant., anche con le accezioni che oggi sono proprie della forma tristo (cioè dispettoso, astioso, o cattivo, malvagio, o meschino, stentato, squallido); oggi solo in alcune espressioni: è stata un’annata t.; fare una t. figura.
 
◆ Avv. tristeménte, in modo che esprime o rivela tristezza: guardare, sorridere tristemente; si allontanò tristemente, senza rispondere; accennò tristemente di sì.
 

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