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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 6 febbraio 2015

Sfinge

 
Sfinge greca
mitologia
Nella mitologia delle antiche civiltà del Mediterraneo centro-orientale, mostro con corpo leonino e testa umana; in particolare, in Grecia, figura mostruosa (fig. 1) con volto femminile, petto, zampe e coda leonine, ali di uccello, derivata probabilmente da un’analoga figura egiziana (presente anche nel mondo vicino- e medio-asiatico).
Nel mito greco, la S. è figlia di Echidna e Ortro (il cane di Gerione) o, secondo un’altra versione, di Tifone. Connessa col ciclo tebano ( Edipo; Laio), appare inviata da Era a Tebe per punire il crimine di Laio: stabilitasi nei pressi della città, divorava i viandanti che non sapevano risolvere l’enigma da lei proposto («Qual è quell’animale che all’aurora cammina con quattro zampe, al pomeriggio con due, la sera con tre?»). Soltanto Edipo seppe dare la giusta risposta: «l’uomo»; per la disperazione la S. si precipitò in un baratro, uccidendosi.
 
Acherontia Atropos (testa di morto)
zoologia
Le sfingi sono Insetti Lepidotteri appartenenti alla famiglia delle Sfingidi, presenti in tutto il mondo con circa 1000 specie.
Di medie o grandi dimensioni, hanno corpo allungato e affusolato, ali anteriori lunghe e appuntite, a colori talvolta vistosi.
Il volo veloce e potente rende possibile ad alcune specie lunghi tragitti.
La spiritromba, atrofica o breve in qualche specie, raggiunge in altre lunghezze considerevoli (anche 25 cm); per mezzo di essa gli Sfingidi suggono il nettare dai fiori senza posarsi.
Della corta e rigida spiritromba si serve anche la farfalla chiamata Acherontia atropos (detta sfinge testa di morto per la figura disegnata sulla testa che richiama in modo incredibilmente fedele le fattezze di un teschio umano) per forare gli opercoli dei favi e suggere il miele degli alveari.
Le larve, con un caratteristico processo a corno o a verruca sull’8° segmento addominale, sono glabre, talvolta vivacemente colorate; vivono su molte piante.
In Europa comprendono circa 20 specie tra le quali la sfinge del convolvolo e la sfinge del galio.
(enciclopedia TRECCANI)

 
Sfinge
 
Sola in mezzo al deserto,
Fuor della sabbia che intorno la stringe,
Il capo leva imperioso ed erto
La jeratica sfinge.
Sopra un ciel di berillo
Sembra il volto inscrutabile scolpito;
Serrato e il labbro, il largo occhio tranquillo
Contempla l’infinito.
Sugli orizzonti arcani
La Morgana ingannevole colora
Menzogna d’acque e di virenti piani
Che l’Arabo innamora.
Trafelato, focoso,
A lei da torno il vento si travolve,
Levando in nembi, traendo a ritroso
La mortifera polve.
Passan uomini e dei,
Regni e citta; ella non par che muti;
Seminato e il deserto intorno a lei
Di secoli caduti.
Tace, guata profondo!
Chi sa che cosa pel cervel le frulla?
Medita forse in un pensiero il mondo?
Medita forse il nulla? 

Arturo Graf


La Sfinge di Giza

misteri e domande,
sempre la vita, sempre;
ho chiesto risposte,
tante risposte...
  
La
Sfinge di Giza
è una statua costituita da pietre sovrapposte, situata nella Necropoli di Giza (vicino al Cairo in Egitto), raffigurante una sfinge.
È la più grande statua monolitica tra le sfingi della cultura egizia, ha dimensioni e misure ragguardevoli:
lunga 73,5 metri,
alta 20,22 metri
e larga 19,3 metri
di cui solo la testa è 4 metri.

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