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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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giovedì 24 aprile 2014

Angelo del dolore

L'Angelo del dolore (Angel of Grief)

è l'ultima opera creata dallo scultore americano William Wetmore Story, nato a Salem, Massachussetts, nel 1819, e trasferito in Italia nel 1848.
Il monumento funebre è in memoria della sua amata moglie Emelyn e si trova nel Cimitero acattolico di Roma. Lo ha terminato poco prima di morire, e Story è sepolto insieme alla moglie ed al loro piccolo figlio Joseph.
Il Cimitero acattolico di Roma (già Cimitero degli Inglesi o Cimitero dei protestanti) si trova nel quartiere di Testaccio, circondato dalle Mura Aureliane. Le regole della Chiesa cattolica vietavano di seppellire in terra consacrata i non cattolici (protestanti, ebrei e ortodossi, ma anche suicidi ed attori), queste persone dopo la morte erano rifiutate dalla comunità cristiana cittadina ed erano seppellite fuori dalle mura della città, o al margine estremo di queste.
Angel of Grief è una stupenda scultura in marmo e pietra. L'angelo è inginocchiato davanti a un piedistallo, con la testa appoggiata sul suo braccio, mentre piange con il volto nascosto. La sua mano penzola impotente oltre il fronte del piedistallo, e la curvatura delle dita così ben dettagliata conferisce un'incredibile sensazione di tristezza e di vuoto all'intera parte frontale della scultura. Alcuni fiori di pietra sono sparsi alla base del piedistallo, come se l'angelo li avesse fatti cadere attanagliato dal dolore in un momento di sconforto. Anche le ali, che normalmente si ergerebbero alte, diritte e fiere, sono tristemente curve e piene di grazia sulla schiena dell'angelo, dando l'impressione che abbia perso la speranza. Il corpo si è come abbandonato totalmente al suo dolore e la sensazione che trasmette l'opera è di straziante umanità.
Il risultato di notevole realismo ha reso quest'immagine famosa, e non c'è da stupirsi che sia diventato un modello di monumento funebre copiato in tutto il mondo, rendendolo popolare soprattutto negli Stati Uniti, dove sono presenti molte riproduzioni dell'opera (dalla rete).


Se il dolore non fosse questa spina,
questa lunga dorsale della vita
forse non saremmo altro che niente,
e dobbiamo ringraziare
che ci venga a visitare e ci porti
notizia delle cose

che nell’ombra ci appaiono e nel turbine.


Daniele Piccini



Angelo del dolore (Angel of Grief), 1894.
William Wetmore Story (1819-1895).
 

dolore come piega dell'anima,
come richiamo al presente;
si sente quando vaga
nel cuore e nella testa...

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