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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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giovedì 20 marzo 2025

Per Lei

Questa poesia “Per lei” fa parte della raccolta “Il seme del piangere” (1950-1958). Tutte le liriche di questa raccolta sono dedicate alla madre dell’autore, Anna Picchi.

Per lei

Per lei voglio rime chiare,
usuali: in -are.
Rime magari vietate,
ma aperte: ventilate.
Rime coi suoni fini
(di mare) dei suoi orecchini.
O che abbiano, coralline,
le tinte delle sue collanine.
Rime che a distanza
(Annina era così schietta)
conservino l’eleganza
povera, ma altrettanto netta.
Rime che non siano labili,
anche se orecchiabili.
Rime non crepuscolari,
ma verdi, elementari.

Giorgio Caproni

Per Anna, il poeta, vorrebbe parole pure, solite; parole non raccomandate ma palesi: aperte a tutti; parole come se fossero il mare e come se avessero il suono dei suoi orecchini; che abbiano le sue collane il colore dei coralli. E ancora, parole che a distanza abbino la sua stessa eleganza, fatta di un gusto semplice, ma evidente. Parole che non siano deboli, anche se ripetitive. Parole che non trasmettano malinconia e rassegnazione, ma fresche ed elementari (dalla rete).
  
Nel rimare un amore rimane
un senso di disperato distacco;
inviti superflui sgretolano certe
carezze mai date, baci sognati...

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