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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 19 gennaio 2022

Mercanti della neve (o del freddo)


 

I Mercanti del freddo

 Stanno finendo il loro cammino
i Mercanti del freddo e Gennaio
si riempie di luce e calore.
Nel gelo del cuore un pensiero
balena, come luce dispersa,
si dirada nel buio il dolore.
Passi distratti continuano
le vie consuete, la vita
rimane un sospiro latente.
Incrociarsi veloci di volti
come frettolosi annunci ,
passaggio di treni veloci.
Le cose d'amore ritornano
a brillare nell'ombra
di un fiammifero spento.
Il tempo che scorre, i capelli,
confusi da grigi sfumati,
aspettano dita impazienti.
Aroma di caffè e sogni
infranti nell'alba, ma belli
come il sole di prima mattina
 
Anonimo
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali"
 
 
 La leggenda  dei mercanti del freddo (o della neve) è molto antica e la tradizione vuole che si attribuiscano le abbondanti nevicate ai seguenti Santi:

San Mauro (15 Gennaio) protettore di  tutti gli ammalati e di quelli che corrono seri pericoli. A San Maur (15 gennaio) una fred dal diàvol, a sant’ Antoni (17 Gennaio) un fred dal demoni . Ed e’ proprio Sant’Antonio a mietere una serie infinita di detti popolari: Sant’Antonio, gran freddura, Sant’Antonio dalla barba bianca se non piove la neve non manca, S. Antonio dalla barba bianca, se non nevica non si mangia San Lorenzo gran caldura, l’uno e l’altro poco dura, per San Bastiano (20 gennaio), sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai. , Per San Sebastiano un’ora abbiamo. San Fabian e Sebastian i ven via cun la viöla in man Sant’Agnese (21 gennaio), il freddo è per le siepi. A san Vincenzo (22 gennaio) l’inverno mette i denti- San Vincenz de la gran fredüra, San Lorenz de la gran caldüra: vün e l’ alter poch el düra , Se per San Paolo (25 gennaio) è sereno, abbondanza avremo , De le calendule e de le crescendule no me ne cüre, basta che’ l dé de San Paol no’ l sé scüre.

 
 
 
San Antonio Abate (17 Gennaio) protettore degli animali, viene festeggiato  con la benedizione degli animali, il falò e la “busecca” (trippa in brodo con verdure).
Poi abbiamo San Sebastiano (20 Gennaio), il giovane martire milanese viene raffigurato legato e trafitto da frecce. 

San Mauro, Sant’Antonio abate e San Sebastiano
sono chiamati
i mercanti della neve (o del freddo)
perché se nel loro giorno fa bel tempo e splende il sole ne approfittano e vanno al mercato a comperare la neve da spargere sulla terra nei giorni successivi
se non piove a santa Emerenziana il grano è a rischio
dove cade, la neve può fioccare fino al 23 del mese

Santa Agnese (21 Gennaio) patrona delle giovani dei giardinieri e degli ortolani, Santa Agata (5 Febbraio). San Biagio (3 Febbraio) protettore della gola.  
I cosiddetti "giorni della merla"
solitamente erano i più freddi dell'anno e portavano copiose nevicate e per questo venivano abbinati ai Santi Mercanti della Neve.
Questi giorni erano considerati dai contadini come un almanacco, in base al tempo che si verificava nei tre giorni si ipotizzava come potesse essere il tempo per tutto il resto dell’anno (dalla rete).

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