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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 4 ottobre 2017

Demagogo


demagògo
 sostantivo maschile
(raro il femm. -a)
[dal gr. δημαγωγός, comp. di δῆμος «popolo» e ἀγωγός «che guida, che trasporta», der. di ἄγω «guidare»] (pl. m. -ghi).
- TRECCANI -

 – In origine, presso i Greci antichi, oratore e uomo di stato.
Nell’uso comune, chi cerca di ottenere il favore delle masse popolari con lusinghe e promesse: non è altro che un demagogo; anche con valore di attributo: un oratore demagogo.
 
 
A un demagogo
 
Tu dici bene: è tempo che consacri
ai fratelli la mente che si estolle
anche il poeta, citaredo folle
rapido negli antichi simulacri!
 
Non più le tempie coronate d’acri
serti di rose alla Bellezza molle;
venga all'aperto! Canti tra le folle,
stenda la mano ai suoi fratelli sacri!
 
E tu non mi perdoni se m’indugio,
poiché di rose non si fanno spade
per la lotta dei tuoi sogni vermigli.
 
Ma un fiore gitterò dal mio rifugio
sempre a chi soffre e sogna e piange e cade.
Eccoti un fiore, o tu che mi somigli!
 
Guido Gozzano
da "Poesie sparse"
  
 
demagogia, potere, linguaggio,
le sicurezze del mondo nelle parole,
io, per me, ritratto le questioni disgiunte
e mi fermo, aspetto, respiro...

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