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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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martedì 17 marzo 2015

Viole e primule

 
"Spuntano sugli alberi le foglie,
i germogli freschi si allentano e distendono.
Forse che quelli nascono di nuovo
Mentre noi siamo destinati ad invecchiare?
...no, il trucco di apparire nuovi è scritto in fondo agli anelli.
E si distendono ancora come infaticabili castelli,
Insistono ad infoltirsi ogni maggio.
Un altro anno è finito, sembrano dire,
Si ricomincia di nuovo, daccapo, daccapo..."
   
Philip Larkin
 
 
Al genere viola (fam. Violacee) appartengono circa quattrocento specie di piante erbacee perenni fra le quali una delle più note e apprezzate è la viola del pensiero (Viola hybrida). Questo perchè se seminata alla fine dell’estate o all’inizio dell’autunno, la viola del pensiero fiorirà per tutto l’inverno e fino all’inizio della primavera, caratteristica questa che la rende la scelta ideale per chi desidera un giardino, un balcone o un davanzale sempre fioriti. Unico accorgimento da rispettare per le piante seminate in questo periodo è assicurare loro una posizione soleggiata, mentre le viole seminate in primavera cresceranno meglio in penombra.
Delle viole mammole (Viola odorata L.) si consumano sia i fiori che le foglie. 
Le foglie in piccola quantità perché hanno una consistenza leggermente dura e sono tendenzialmente mucillaginosa. Sia le foglie che i fiori di viola contengono molta vitamina C, addirittura più che le arance. Abbondano anche di vitamina A e sali di potassio.
Per raccoglierle, verificare di non essere in una zona protetta dove stanno procedendo al rinselvatichimento. Raccogliere sempre poche foglie e pochi fiori per cespo, senza le radici e usando una forbice, in modo da dare alla pianta la possibilità di riprodursi ancora. Le foglie si consumano senza picciolo, i fiori senza gambo (ma quest’ultima va a scelta). Il picciolo non è tossico, ma è mediamente coriaceo. La cosa migliore è consumarle subito, ma si possono conservare in frigorifero per 2-3 giorni.
Una decina di fiori nell’insalata danno un gusto profumato davvero unico.

 
arriva coi colori delle viole,
delle primule, dell'erba nuova;
eppure questa coda d'Inverno ricorda
che niente passa definitivamente,
basta il ricordo, solo il ricordo...

Le primule sono piante erbacee perenni originarie di Europa, Asia e Nord America. Al genere (fam. Primulacee) appartengono oltre cinquecento specie coltivabili sia come piante da giardino che come piante da appartamento a seconda della specie. Anche se vengono tradizionalmente ritenute i fiori che preannunciano la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, la gran parte delle specie di primule sono piuttosto resistenti al freddo e possono essere seminate già in autunno purchè in posizione riparata e luminosa.
Nel caso scegliate di coltivarle in casa abbiate cura di tenerle lontane da termosifoni e altre fonti di calore.
Anche delle primule selvatiche (Primula vulgaris L.) si consumano sia fiori che foglie, stando attenti a raccogliere le foglie più tenere e magari ancora non del tutto dischiuse. Non ci sono limiti in quantità perché al contrario delle viole, sono quasi del tutto inodori, con un sapore leggermente piccante. Si usano anche i boccioli. Le foglie di primula sono tenere e dolci, la loro consistenza un po’ rugosa le rende ottime per le insalate e per evitare che altre erbe come il tarassaco formino un pastone informe e si appiccichino tra loro. Hanno un buon contenuto di vitamina C e di minerali. I fiori in particolare contengono flavonoidi e carotene, che svolgono un’azione antiossidante.
Le primule contengono anche primaverina e primulaverina, due sostanze naturali simili all’acido salicilico, principio attivo dell’aspirina. Per queste sostanze le primule sono analgesici naturali, si utilizzano soprattutto per leggeri mal di testa, come antinfiammatori e per la prevenzione di tosse e come febbrifughi. Hanno anche proprietà sedative, calmanti, soprattutto contro l’ansia e l’insonnia. Le primule in insalata prima di dormire o ancora meglio l’infuso di fiori sono dei sedativi naturali.
Per raccoglierle, tenere conto che in alcune zone le primule sono una specie protetta e non vanno toccate. Nei luoghi dove si possono raccogliere, procedere sempre prelevando poche foglie e pochi fiori per cespo, senza le radici e usando una forbice, in modo che la pianta possa continuare a vivere e riprodursi (dalla rete).

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