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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 6 agosto 2014

Infanzia tra significato e poesia

infanzia
La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza.
È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino al 20° giorno); lattante (dal 20° giorno all’inizio della 1ª dentizione = 6° mese); prima i. (dal 6° mese alla fine della 1ª dentizione = 28°-30° mese); seconda i. (dal 28°-30° mese all’inizio della dentizione definitiva = 6° anno); grande i., o fanciullezza, o età scolastica (dal 6° anno al periodo prepubere = 11°-12° anno).
A ognuno di tali periodi corrispondono manifestazioni particolari dell’accrescimento fisico e psichico.

infànzia
s. f. [dal lat. infantia, der. di infans -antis «infante1»]. –
1.
a. La prima età dell’uomo, che in passato, in senso generico, si faceva giungere sino all’acquisizione dell’uso completo della parola, e oggi comunem. si fa partire dalla fine del periodo neonatale e si divide in prima i. (primi due anni), seconda i. (dai 2 ai 6 anni), terza i. (dai 6 anni all’inizio dello sviluppo puberale): i giochi, le malattie dell’i.; durante l’i., sin dall’i.; essere nell’i.; uscire dall’infanzia; ho avuto una i. fortemente, esclusivamente bellica: sparavo tra gli arbusti in cerbottane fatte all’ultimo momento, mi acquattavo dietro le rade macchine posteggiate facendo fuoco col mio fucile a ripetizione (U. Eco).
b. In senso concr. e collettivo, coloro che sono nell’età infantile, i bambini in genere; l’educazione dell’i.; asili, provvidenze per l’i. abbandonata; protezione dell’i.; letteratura per l’i., rivolta ai bambini e ai ragazzi; scuola dell’infanzia, istituto di educazione prescolastica di durata triennale, destinato ai bambini di età compresa fra i tre e i sei anni, in passato chiamato anche giardino d’infanzia o scuola materna.

2. fig.
a. I primi tempi dello sviluppo, le prime prove ancora immature di una civiltà, di un’arte, ecc.: l’i. dell’umanità; l’i. della poesia, della pittura; l’i. di una lingua.
b. Nella teologia cattolica, i. spirituale, stato di vita ascetica che presenta le virtù considerate tipiche dell’infanzia (per es., innocenza, semplicità), in relazione con l’ammonimento evangelico di farsi fanciulli per possedere il Regno dei cieli.

TRECCANI 


Dimenticai di seguire
la traccia consueta.
M’allontanai d’alcuni passi del sentiero,
mi parve estraneo il mio solito mondo,
come un fiore che io avessi conosciuto
solo in boccio.
La mia saggezza si sentiva umiliata.
Vagai smarrito nella terra delle meraviglie.
Fu la più grande delle mie fortune,
ch’io perdessi il sentiero, quella mattina,
e trovassi la mia infanzia per sempre.

Rabindranath Tagore



anch'io andai,
mi allontanai,
poi tornai
e gioii;
vidi e piansi
poi riflessi
mi volsi
e salutai...

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