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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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giovedì 28 agosto 2014

Sabbie mobili

Succede, ma solo nei film!
Per quanto siano profonde, infatti, le sabbie mobili sono troppo dense perché ci possano sommergere completamente: al massimo si può essere risucchiati più o meno per metà.
Questo non vuol dire che non siano comunque pericolose: per uscire dal fango è necessaria molta forza e senza un aiuto esterno le conseguenze di una caduta possono essere fatali.
Il motivo per cui queste trappole naturali sono così insidiose sta nella loro struttura.
Si formano quando l'acqua satura gli strati di sabbia, che così perdono la capacità di sostenere pesi.
In condizioni di riposo si presentano come terreno solido, ma basta la pressione di un piede perché i granelli di sabbia perdano il contatto fra loro, restando sospesi nell'acqua e causando lo sprofondamento (da Focus).
Tutti avremo visto senz’altro almeno una volta  nella vita la scena di qualche film d’azione o d’avventura in cui qualcuno sprofonda nelle sabbie mobili.
A proposito di queste ci sono alcuni luoghi comuni da sfatare: anzitutto le sabbie mobili esistono davvero in natura, ma non sono sabbie, bensi argille; si tratta infatti di argille fini disperse all’interno di una gran quantità d’acqua che prevale sull’attrito delle particelle.
È vero però che la sua consistenza non è in grado di supportare il peso di una persona che ci finisce dentro, ed è vero che è molto difficile uscirne poiché tali argille aderiscono impeccabilmente alla superficie del corpo.
Ma il più delle volte le sabbie mobili non sono mai profonde ed è molto raro che esse riescano a ricoprire più della metà del corpo di un umano. Si può morire comunque con le sabbie mobili, infatti se si rimane intrappolati e nessuno ti da una mano per venirne via, ci si deve augurare che arrivi qualcuno prima di rimanere assiderati o consunti per fame o sete.
E quindi possiamo dire che è vero che i film sono film, ma attenzione! Meglio non finirci a mollo nelle “argille mobili”.

 
Sabbie mobili

Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
S'è ritirato già il mare in lontananza
E tu
Come alga dolcemente dal vento accarezzata
Nelle sabbie del letto ti agiti sognando
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Il mare s'è ritirato già in lontananza
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per farmi annegare.

Jaques Prevert

insabbiati, spesso soffocati,
sabbie mobili dentro di noi,
il nostro io che soccombe
soffoca un grido,
ad occhi chiusi
si ritrova il mare...

 
Le sabbie mobili sono costituite da una massa di sabbia fine, più o meno satura di acqua, caratterizzata da una debole capacità di sostenere pesi: dal punto di vista fisico, si tratta di un gel idrocolloidale.
Può essere costituita da un miscuglio di argilla ed acqua dolce o salata e trattiene bene l'umidità grazie ai minuscoli pori presenti nei granelli.
Il fenomeno delle sabbie mobili si ritrova in diverse forme in natura ed è conosciuto sotto il nome di tissotropia; può essere sperimentato in casa scuotendo un flacone di ketchup e osservando come la massa di pomodoro diventi più liquida dopo essere stata agitata: la sua viscosità varia a causa delle sollecitazioni a cui è sottoposta; è possibile inoltre notare una variazione della viscosità di un vasetto di yogurt in seguito al mescolamento con un cucchiaino.
Accade nello stesso modo che la massa di sabbia possieda, a seconda delle circostanze, diverse caratteristiche fisiche:
  1. Se non disturbata, la massa di sabbia può formare effettivamente un corpo solido.
  2. Disturbata, la massa tende a liquefarsi: a causa della presenza di acqua, essa può reagire vistosamente alla tensione interna e comportarsi come un liquido se meccanicamente sollecitata. Può bastare che il corpo di una persona agisca sulla massa (o con la pressione esercitata dal suo peso, o semplicemente con una scossa) affinché i legami presenti tra i granelli di sabbia vengano allentati: infatti, essi perdono il contatto tra di loro e restano sospesi nell'acqua. Per questo, in assenza di frizione, potranno muoversi più liberamente, con conseguente calo della viscosità.
Se lasciata a riposo la massa recupera piuttosto in fretta la sua viscosità, tornando quindi a solidificarsi.
Questo tipo di terreno è stato un motivo drammatico abbastanza sfruttato nel filone d'avventura. Nelle scene di vecchi film si vedeva spesso come la sabbia, simile ad un liquido, non era in grado di sostenere il corpo di chi tentava di camminarci sopra, portandolo quindi a sprofondare.
Resta il fatto che, dato il peso specifico o meglio la densità di un essere animato, è possibile che questo affondi nelle sabbie mobili solamente per metà del suo volume. La sabbia pesa più dell'acqua e più del corpo di una persona o di un animale, sicché galleggiare sulle sabbie mobili dovrebbe essere, almeno in teoria, parecchio più facile che sull'acqua di un lago. In ogni caso non è praticamente possibile, come invece maliziosamente suggerito nei film o nella coscienza collettiva (vedi immagine), che il soggetto sprofondi completamente (è inoltre raro che le sabbie mobili siano molto profonde).
Vero è invece che le sabbie mobili possono costituire un pericolo mortale; di solito sono necessarie forze notevoli per tirare fuori una persona dalla melma e essere intrappolato in tali sabbie può portare indirettamente la morte dell'individuo: non sono però le sabbie in sé ad uccidere, ma le condizioni in cui portano il soggetto che vi resta intrappolato a lungo senza essere soccorso, come la disidratazione, la fame oppure, nel caso di sabbie mobili marine, il ritorno dell'alta marea (Wikipedia).

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