A volte mentre vado solo al solee gli aspetti del mondo accolgo e il cuorequasi m’opprime l’amorosa ressa,ombra il sole ecco farsi e l’ombra, gelo.Un cieco mi par d’essere che valungo la sponda d’un immenso fiume.Scorrono sotto l’acque maestose;ma non le vede lui: il poco solelui si prende beato. E se gli giungea tratti mormorar d’acque, lo crederonzìo d’orecchi illusi.Perché a me par vivendo questa miapovera vita, un altro rasentarnecome nel sonno; e che quel sonno siala mia vita presente.Un vago smarrimento allor mi coglieuno sgomento pueril.Mi siedodove sono, sul ciglio della strada,miro il misero mio angusto mondoe carezzo con man che trema l’erba. Camillo Sbarbaro
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Claude Monet
"Barche sulla Senna" Fine arts museum, San Francisco |
In questa solitudine devi aspettartiil fuoco amico, le offese, i commenti;
si vive le rive scoscese dei fiumi in attesa
che passi corrente una vela, un segnale...
Negli anni Settanta, dopo la prima esposizione impressionista, Monet trascorre molto tempo ad Argenteuil, sulle rive della Senna.
Il rigido inverno a cavallo tra il 1874 e il 1875 gli permette di
portare a termine ben diciotto vedute sotto la neve, quasi tutte
ambientate in Via Saint-Denis, dove vive.
Ancora più fruttuosa è l’attività a Vétheuil,
villaggio di campagna dominato da un’antica chiesa gotica e dal suo
imponente campanile.
Il colore, nei paesaggi, è frazionato, così come la
pennellata, per rendere lo scorrere del fiume e il suo moto perpetuo.
L’acqua, nel suo duplice stato, solido e liquido, cambia le gradazioni
cromatiche degli elementi circostanti, poiché assorbe il sole in modo
totalmente differente, a seconda del gelo o del disgelo.
Inoltre vi era, nella valle della Senna, alle porte del Vexin e della Normandia, un piccolo e tranquillo villaggio agricolo immerso nella quiete idillica della campagna dove "la luce era unica: non si trova uguale in nessun'altra parte del mondo", per usare le parole dello stesso pittore: il nome di questo luogo era Giverny, e fu lì che Claude Monet, al seguito della moglie e dei figli, si trasferì nel 1883.
Egli, d'altronde, aveva spesso visto questo pittoresco villaggio affacciandosi dal finestrino del treno che, da Saint-Lazare, correva nelle campagne francesi fino ad Argenteuil.
(da wikipedia)