Ora che i rami
Nel ciel tranquillo
Son tutti un trillo,
Dimmi se m’ami.
Or che al serpillo,
Or che agli stami
Volan gli sciami,
Se m’ami, dillo.
Viso adorato,
M’ardono i baci
Che non t’ho dato.
Ah, ti trabocca
L’anima... taci!
Baciami in bocca.
Arturo Graf
Erotismi vissuto di baci,
gigantesche riprove e mani
a saturare il pensiero insistente,
allora, un tempo, come oggi...
In psicanalisi
il termine autoerotismo è riferito al comportamento sessuale infantile precoce,
quando il bambino non è ancora giunto a un’immagine unitaria del proprio
corpo e l’eccitazione sessuale nasce e viene soddisfatta localmente. Il
modello ideale dell’a., così come è inteso in psicanalisi, è quello
delle labbra che baciano se stesse -TRECCANI-
L'autoerotismo (masturbazione) degli adulti, conosciuto con il termine medico non comune di cheiroerastia, è una pratica autoerotica consistente nella sollecitazione volontaria degli organi sessuali o, più raramente, di altre parti del corpo, per ottenere piacere sessuale. In riferimento a questa pratica è usato impropriamente anche il termine onanismo (da wikipedia).
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