...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

martedì 3 dicembre 2024

Cognac!

«C’erano Ike e Tony e Jaque e il sottoscritto…»

C’erano Ike e Tony e Jaque e il sottoscritto
Che giravano per il centro di Schio
Tre giorni di licenza e ti senti un gran dritto
Sbronzi duri ma l’occhio aperto e fitto
Si guardava com’erano fatte, loro e io.
Solo com’eran fatte, santo Dio.

Perché la faccia non interessa quando hai solo tre giorni di licenza
Né ad Ike né a Tony né a Jaque né al sottoscritto.
La faccia è gratis, la guardi, ne hai diritto
Ma una caviglia ti costa sofferenza
Perché la caviglia è un segno.

Buono è il cognac anche se Martel non è,
La caviglia ha segreti che tiene per sé.
Certe volte li serba, o li scambia con te.
Fra tre giorni saremo di nuovo all’inferno, ecco perché
Non ce ne importa un fico se anche lei Martel non è.

Ernest Hemingway

Martell è la più antica delle quattro grandi case di Cognac.
Simile a Rémy Martin, ma con qualche anno in più, non molto tempo fa Martell ha festeggiato il suo 300° anniversario.
La storia di Martell & Co risale al 1715, quando Jean Martell fondò l'azienda con il desiderio di produrre solo Cognac di altissima qualità.
Con le leggendarie bottiglie Martell Cordon Bleu, la cuvée Martell Extra L'Or de Jean Martell e la recente Création Grand Extra del 2007, l'azienda si è fortemente radicata nel mercato dei beni di lusso ed è famosa per l'utilizzo di grandi quantità di acquaviti del terroir delle Borderies.
L'azienda appartiene a Pernod Ricard e vende circa 15 milioni di litri all'anno.
Le acquaviti più preziose, alcune delle quali risalgono al 1830, sono conservate in un luogo segreto nelle cantine di Jean Martell - circa 1,6 milioni di casse da 9 litri!
(dalla rete)

La rilettura delle cose passa
attraverso il filtro del tempo;
gli anni condizionano esiti imprevisti,
rimane quel senso vago di libertà...

lunedì 2 dicembre 2024

Bongos

Visioni rubate

Chi ha rubato i miei bonghi?
Chi ha fermato il battito al cuore della città?
Non più sante ciambelle ribelli &
frenetiche danze zen tra veli narcotici
Mentre hipster barbuti & eremiti tropicali
perdono spontaneamente la testa
Soffiando acuti lamenti beep bob
urlando folli grrrroar & strilli-guaiti a go-go
Versando benzina sull’er(b)a della bomba h,
celebrando la nostra (o)scena
Trasformando la grigia inquadr-ealtà
in un cerchio d’amore sempreverde.

 Karen Blessed

Preda di un inconscio stuprato
il seme dell'indifferenza assolve
peccati commessi in giovane età;
distolgo lo sguardo e medito...

Il bongo, generalmente definito al plurale Bongos (in spagnolo: bongó), è uno strumento musicale a percussione.
È costituito da una pelle di origine africana a una sola membrana (posta nella parte alta) e di un risuonatore di legno a corpo doppio con due suoni di diversa altezza: medio e acuto.
Si percuote con una o più dita a seconda dell'intensità desiderata.
È usato nella musica latina.
In Africa il bongo si usa in occasione di danze, feste e riti.
In genere questo tamburo viene fabbricato a mano usando una pelle di vero animale, solitamente di capra.

(da wikipedia)

domenica 1 dicembre 2024

Poesia e suono di corno

 
Freddo e aria

Freddo e insieme aria
fredda, come i pensieri
nell'unico attimo di requie
ritornano i dubbi e la via
si restringe, è preclusa.

In continui avvisi di come
ripassare ciò che è stato,
rincuora un suono di corno
al mattino, tra la nebbia,
come sereno orizzonte.

Anonimo
del XX° Secolo
Poesie ritrovate

Il corno da caccia è un aerofono a bocchino, usato originariamente in ambito venatorio e successivamente passato in ambito orchestrale e bandistico militare. Lo strumento è alla base del corno moderno (da wikipedia).