Amore mio, nei vapori di un bar
all’alba, amore mio che inverno
lungo e che brivido attenderti! Qua
dove il marmo nel sangue è gelo, e sa
di rifresco anche l’occhio, ora nell’ermo
rumore oltre la brina io quale tram
odo, che apre e richiude in eterno
le deserte sue porte?…Amore, io ho fermo
il polso: e se il bicchiere entro il fragore
sottile ha un tremitio tra i denti, è forse
di tali ruote un’eco. Ma tu, amore,
non dirmi, ora che in vece tua già il sole
sgorga, non dirmi che da quelle porte,
qui, col tuo passo, già attendo la morte.
Giorgio Caproni
Il tram, un veicolo pubblico che viaggia su rotaie (ora con motore elettrico, ma una volta trainato da cavalli) con itinerario e orari prestabiliti, era stato inventato nel 1775 dall'inglese John Otram (il nome "tram" deriva proprio dalla parte finale del suo cognome) e nel 1860 era un servizio diffuso in America ma non ancora in Europa.
Un tram è un veicolo su rotaia che viaggia su binari tranviari su strade urbane pubbliche; alcuni includono segmenti con diritto di passaggio segregato.
Un tram è un veicolo su rotaia che viaggia su binari tranviari su strade urbane pubbliche; alcuni includono segmenti con diritto di passaggio segregato.
L'origine della parola “tram” è
legata al binario ed è antica, essendo stata usata infatti fin dal
XVIII Secolo per indicare il sistema di trasporto di materiali su rotaia
all'interno delle miniere inglesi.
Talvolta viene chiamato anche tranvai o tramvai, italianizzazione del termine inglese tramway.
(dalla rete)
Talvolta viene chiamato anche tranvai o tramvai, italianizzazione del termine inglese tramway.
(dalla rete)
L'inverno mi invita a riflettere
freddo, mani, sciarpe accollate;
nel fiato che sfuma disegno
occhi, profili, visi lontani...
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