Tetti brinati appena scalfiti
da un pallido sole velato,
ultimo giorno dell'anno,
silenzio, rumore, ghiaccio.
Poveri uccellini imbruniti
dal freddo, contorno gelato
che gli occhi vedono e sanno
pietosi flash-back che scaccio.
in un attimo rivedo intristiti
abbracci, qualche viso celato
come fossero corpi all'addiaccio
di questo pensare che faccio...
Anonimo
del XX° Secolo
Poesie ritrovate
La notte di San Silvestro, cioè quella del 31 dicembre, è l'evento mondiale che segna la fine dell'anno vecchio e anticipa il Capodanno (1 gennaio). 
Questa festa viene celebrata in diversi modi, secondo le tradizioni proprie di ogni nazione.
Generalmente, a partire da 10 secondi prima della mezzanotte, si usa 
fare il conto alla rovescia fino ad arrivare a zero, augurando quindi il
 buon anno nuovo, brindando con spumante e guardando o accendendo  fuochi d'artificio, sparando  petardi o colpi di pistola a salve (i cosiddetti e pericolosi botti di Capodanno). 
Una tradizione, meno comune è quella di tenere in mano, durante il 
conto alla rovescia, oltre al bicchiere di spumante, anche dell'uva e 
tre monetine diverse, come portafortuna. 
Ogni regione italiana possiede 
comunque tradizioni diverse. 
In alcune regioni, per esempio, si gioca a 
tombola o ad alcuni giochi per intrattenersi fino allo scoccare del 
nuovo anno e anche dopo.
(da wikipedia)
Ecco l'ultimo giorno dell'anno
A Roma il 
Capodanno, che in origine si celebrava a marzo, fu fissato il 1° gennaio
 nel 191 a.C. dal pontefice massimo ‒ la più alta autorità religiosa di 
Roma antica ‒ con la lex Acilia de intercalatione che si richiamava alla
 tradizione instaurata dal secondo re di Roma, Numa Pompilio. 
(dalla rete)


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