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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 19 ottobre 2024

Pan

Il dio Pan 
(in greco antico: Πάν?, Pán) era, nelle religioni dell'antica Grecia, una divinità non olimpica dall'aspetto di un satiro, legata alle selve, alla pastorizia e alla natura. 
Era solitamente riconosciuto come figlio del dio Ermes e della ninfa Penelope
Nella religione romana esiste una divinità che ha molte similitudini con la raffigurazione di Pan, è il dio Silvano. Anche i fauni venivano identificati con Pan o con i satiri. 
Era un dio potente e selvaggio, raffigurato con gambe e corna caprine, zampe irsute e zoccoli ungulati, mentre il busto è umano, il volto barbuto e dall'espressione terribile. 
Vaga per i boschi, spesso per inseguire le ninfe, mentre suona e danza. 
È molto agile, rapido nella corsa, imbattibile nel salto. 
È principalmente indicato come dio Signore dei campi e delle selve nell'ora meridiana, protegge le greggi e gli armenti, gli sono sacre le cime dei monti. Tradizionalmente, indossa una nebris, una pelle di cerbiatto. 
Come dio legato alla terra e alla fertilità dei campi è legato alla Luna e alle forze della grande Madre.  
Dal suo nome deriva il sostantivo panico, originariamente timor panico o terror panico, poiché il dio si adirava con chi lo disturbasse emettendo urla terrificanti, provocando così una incontrollata paura.  
Dio dalle forti connotazioni sessuali - anche Pan infatti come Dioniso e Priapo era generalmente rappresentato con un grande fallo - recentemente Pan è stato indicato come il dio della masturbazione, da James Hillman, noto psicologo americano, che sostiene essere Pan l'inventore della sessualità non procreativa.
Infatti Pan, trovando difficoltà di accoppiamento a causa del suo aspetto, era solito esercitare la sua forza generatrice mediante la masturbazione, oltre che con la violenza sessuale.
Fra i miti che lo accompagnano uno che lo vede seduttore di Selene (la luna), cui si presentò nascondendo il pelo caprino sotto un vello bianco. La Dea Selene non lo riconobbe e acconsentì all'unione.  
Pan è un dio generoso e bonario, sempre pronto ad aiutare quanti chiedono il suo aiuto; era un dio perennemente allegro, venerato ma anche temuto, legato in modo viscerale alla natura e ai piaceri della carne.

L'invito

Uscite, o capre, or che la luna attinga
la prateria! Il pecoraio dorme.
Giunge sul vento, nella pace enorme
il suono della mitica siringa.

Dolce richiamo! Il dèmone vi cinga
danzando erette. Andate orme su l'orme
dell'amatore musico biforme,
inebbriate dalla sua lusinga.

Danzate, o capre! Steso sulla madia,
chiusi gli orecchi nel berretto frigio
il pecoraio dorme alle Capanne.

O risognate i monti dell'Arcadia,
dimenticate l'onta ed il servigio
sulla dolcezza delle sette canne!

Guido Gozzano 


Questo dio pagano sarebbe stato ripreso in seguito dalla Chiesa Cristiana per utilizzare la sua immagine come iconografica del diavolo, più precisamente di Satana stesso.
Narra una leggenda che nell'età dell'Oro Pan giunse nel Lazio, dove venne ospitato dal dio Saturno
.

Ninfe boschive adulano sensi
ritenuti spenti e il cammino
s'inerpica su rive fangose;
chiamano i monti, non rispondo...
   
Pan non viveva sull'Olimpo: era un dio terrestre amante delle selve, dei prati e delle montagne. Preferiva vagare per i monti d'Arcadia, dove pascolava le greggi e allevava le api.
 

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