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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 28 febbraio 2024

Cervus elaphus

Il Cervo

Non odi cupi bràmiti interrotti
di là del Serchio? Il cervo d’unghia nera
si sèpara dal branco delle femmine
e si rinselva. Dormirà fra breve
nel letto verde, entro la macchia folta,
soffiando dalle crespe froge il fiato
violento che di mentastro odora.
Le vestigia ch’ei lascia hanno la forma,
sai tu?, del cor purpureo balzante.
Ei di tal forma stampa il terren grasso;
e la stampata zolla, ch’ei solleva
con ciascun piede, lascia poi cadere.
Ben questa chiama «gran sigillo» il cauto
cacciatore che lèggevi per entro
i segni; e mai giudizio non gli falla,
oh beato che capo di gran sangue
persegue al tramontare delle stelle,
e l’uccide in sul nascere del sole,
e vede palpitare il vasto corpo
azzannato dai cani e gli alti palchi
della fronte agitar l’estrema lite!

Ma invano invano udiamo i cupi bràmiti
noi tra le canne fluviali assisi.
Tu non ti scaglierai nel Serchio a nuoto
per seguitar la pesta, o Derbe; e il freddo
fiume non solcherà duplice solco
del tuo braccio e del tuo predace riso,
fieri guizzando i muscoli nel gelo.
Inermi siamo e sazii di bellezza,
chini a spiare il cuor nostro ove rugge,
piú lontano che il bràmito del cervo,
l’antico desiderio delle prede.
Or lascia quello il branco e si rinselva.
Forse è d’insigni lombi, e assai ramoso.
Ei piú non vessa col nascente corno
le scorze. Già la sua corona è dura;
e il suo collo s’infosca e mette barba,
e fra breve sarà gonfio del molto
bramire. Udremo a notte le sue lunghe
muglia, udremo la voce sua di toro;
sorgere il grido della sua lussuria
udremo nei silenzii della Luna.

(Romena, 20 agosto 1902) 

Gabriele D'Annunzio

 
Il cervo è un animale misterioso e affascinante legato alla simbologia della rinascita per le sue corna che cadono in inverno per poi ricominciare a formarsi e crescere in primavera.  Il cervo nobile conosciuto anche come cervo europeo, cervo reale o cervo rosso è un mammifero erbivoro di grosse dimensioni appartenente alla famiglia dei cervidi.
 
Possenti animali agitano il bosco
umido fiato, ne sento il percorso;
Ricordi nel freddo di visioni passate
mi chiudo al pensiero e sospiro...
 
Questo animale selvatico può raggiungere notevoli dimensioni, i maschi hanno un’altezza media al garrese di 1,30 m, una lunghezza di circa 2 metri e un peso compreso tra gli 80 e i 200 kg, mentre le femmine sono leggermente più piccole.
Questo mammifero, nonostante la notevole mole, è dotato di un’estrema agilità e velocità nella corsa.
Il colore del mantello varia in base alle stagioni, in estate è bruno-rossastro mentre assume delle tonalità grigie in inverno. I piccoli, invece, nei primi mesi di vita hanno una pelliccia maculata.
Il cervo maschio è dotato di un palco, ovvero di corna, che cade in inverno per poi riformarsi dopo pochi mesi.

La figura del cervo occupa una figura di primo piano nella mitologia celtica che lo considera un animale soprannaturale. Il potente dio di tutti gli animali della foresta, Cernunnos era raffigurato con la testa di un cervo dal cui palco si irraggiava una luce divina.
(dalla rete).

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