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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 20 dicembre 2015

Una partita


La partita
 
È soltanto una pedina
salta sempre nella casella opposta
non si volta a destra né a sinistra
non si guarda indietro
è mossa da una regina demente
che attraversa la scacchiera in lungo e in largo
e non si stanca di portare bandiere
                                            e insultare gli alfieri
È soltanto una regina
mossa da un re sventato
che conta i quadrati ogni giorno
sostenendo che sono di meno
e prepara torri e cavalli
sognando un accanito rivale
È soltanto un re
mosso da un abile giocatore
che si rompe la testa

e perde il suo tempo in una partita infinita
È soltanto un giocatore
mosso da una vita vuota
in bianco e nero
È soltanto una vita
mossa da un dio confuso
che un giorno ha provato a giocare con l'argilla
È soltanto un dio
che non sa come uscire dal guaio in cui si è cacciato.
 


Dunya Mikhail
Il mito più forte della guerra
Traduzione di Elena Chiti
 
 
Scopo di ogni giocatore è quello di battere l’avversario dando scacco matto all'altrui Re.
Questo accade quando il Re nemico si trova sotto scacco, cioè sotto il tiro di uno o più pezzi del giocatore, e non gli è possibile spostarsi in altre case, perché bloccate o anch’esse sotto scacco, o parare lo scacco in altra maniera, come per esempio mangiando il pezzo che sta dando scacco con una qualunque figura del proprio schieramento o interponendo una di esse lungo la linea del pezzo che gli sta dando scacco.
E’ da sottolineare il fatto che se si ha il proprio Re sotto scacco bisogna obbligatoriamente cercare di parare lo scacco avversario, catturando il pezzo che sta dando scacco, spostando il Re o interponendo un altro pezzo lungo la linea da cui arriva lo scacco.
Se non ci sono mosse per parare lo scacco si ha perso la partita per scacco matto.
Naturalmente non è necessario che una partita prosegua fino allo scacco matto, dato che è concesso che un giocatore che si trova in netta inferiorità di pezzi o di posizione abbia la possibilità di abbandonare la partita prima della sua logica conclusione.  
Si dice in questo caso che l’avversario vince la partita per abbandono dell’altro giocatore (dalla rete).
 
è vero siamo pedine sulla scacchiera di Dio,
quale di noi Re o alfiere? chi Cavallo?
Ci muoviamo tirati da fili invisibili,
ne strappiamo qualcuno ma tanti, troppi,
ci legano a noi stessi e a ciò che siamo,
mai a ciò che noi vogliamo...

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