...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

domenica 19 luglio 2015

Tramonto estivo


Sera d'estate
 
S’è sciolto in spruzzaglia il gran sole.
La sera d'estate, divampa;
riarde di febbre nel volto.
Sospira di schianto: « Vorrei.... »;
ma quindi ripete - « Son stanca... »
Sussurran preghiere i cespugli.
Nel folto, una lucciola splende
(eterna fiammella) a mezz'aria.
Recinge ogni candida rosa,
vermiglia raggiera - il tramonto.
 
Rainer Maria Rilke
 
 
"Era presso al tramonto quell'ora soave, profonda e come incantata, quando il grande sole delle giornate estive, già stanco e vicino a spegnersi del tutto dietro l'orizzonte di liquido oro, sembra attardarsi ancora un poco nel cielo per salutare ancora una volta le campagne e le case con una carezza di luce splendida e calda.
Soltanto la costa, che avvallava di sotto al boschetto fino al borro, e un tratto della breve conca, erano già bagnati da un'ombra diafana che proiettava l'altura dalla parte d'occidente: sul pendio di faccia, tra la chiarità rosea e aranciata che inondava le viti e gli ulivi, i lavorati apparivano a toppe, svariati di tinte più ricche, rossi e gialli a seconda della qualità della terra su cui si stendevano altre ombre, ma frastagliate queste, cupe, e come covando ancora vampe segrete.
Fra campo e campo, una rete tortuosa di viottole si delineava qua e là tra i ciuffi delle piante, allacciava casolare a casolare, per stringersi alfine quasi in un nodo davanti alla villa, enorme dado illuminato posato in alto, nello scenario de' frascami neri, e lampeggiante da tutti i cristalli delle molte e grandi finestre.
Un vasto silenzio era intorno su tutto, nè appariva in giro essere o cosa che si movesse: solo la voce di un bifolco invisibile che incitava i buoi al lavoro, o il rombo subitaneo di un volo di passere erranti fra le canne sorprendevano ogni tanto; ma eran rumori e sfrulli i quali, piuttosto che rompere, rendevano più sensibili all'orecchio, all'occhio e allo spirito quel silenzio e quella solitudine".
(Ardengo Soffici - dalla rete)
 
afose nottate seguivano poi,
sudavo una volta su lei
avvampati di sonno
stanchezza e passione,
ora il fresco invitante
di un condizionatore...

Nessun commento:

Posta un commento