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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 25 luglio 2012

Tempo di mughetti

Il mughetto (Convallaria majalis, L. 1753) è una specie di piante erbacee perenni, velenose e rizomatose, appartenente alla famiglia delle Convallariaceae (già inclusa nelle Liliaceae). Spontanea nelle zone prealpine italiane, alta fino a 20 cm, diffusa in Europa Nord America e Asia. Il nome Convallaria deriva dalla vecchia denominazione latina Lilium convallium o giglio delle convalli; oltre a mughetto, viene anche chiamato volgarmente mugherino, convallaria e fioraliso, e presenta alcune varietà a fiore rosa.
Fusto scapi eretti alti fino a 20 cm.
Radici sottile e lungo rizoma stolonifero, strisciante.
Foglie 2 sole foglie basali ovali-lanceolate, larghe 2-4 cm, lungamente picciolate, appuntite e dapprima racchiuse in una guaina, la superficie dalla lamina è glabra liscia di colore verde-chiaro, e mostra numerose nervature parallele.
Fiori bianchi, con perigonio subgloboso-campanulato, formato da 6 tepali saldati, con brevi punte libere, profumatissimi, riuniti in numero di 5-12 in piccoli racemi unilaterali penduli, con varietà di colore rosa, fioritura primaverile.
Frutti bacche globose, pendule, rosse a maturità, poco più grosse di un pisello Semi ogni frutto porta tre semi brunastri a sezione triangolare.
Habitat frequente nei luoghi boscoso-cespugliosi e sassosi, specialmente su suoli calcarei, dalla pianura alla montagna.
Diffusione spontaneo nei boschi delle prealpi, manca nell'Italia meridionale e insulare. 
Coltivata come pianta ornamentale nei luoghi ombrosi di parchi e giardini per decorare aiuole, sottobosco, per la produzione industriale del fiore reciso o forzato in serra per la commercializzazione invernale di piante fiorite in vaso. L'aroma di mughetto è molto usato in profumeria, anche se viene utilizzato prevalentemente quello di sintesi.
Utilizzata per le proprietà medicinali di alcuni glicosidi come la convallatossina, convallamarina, convallarina e acido convallarico.
Questa pianta è velenosa in tutte le sue parti escluso il rizoma, a causa del suo contenuto in glicosidi cardioattivi tra cui la convallatossina che possiede attività cardiocinetica 10 volte superiore a quella della digitossina: di conseguenza se ne sconsiglia l'uso senza il consiglio del medico; può avere azione emetica (stimolante il vomito), purgativa drastica e cardiotossica Lo sciroppo, l'infuso unito a sostanze sciroppose o la polvere impastata con il miele, della pianta intera raccolta in piena fioritura, in maggio-giugno, e fatta essiccare all'aria in luogo ombreggiato, vanta proprietà diuretiche, emetiche, cardiotoniche. Per uso topico l'infuso serve per lavaggi auricolari Il solo rizoma essiccato e ridotto in polvere ha un effetto sternutatorio.
Esige posizione ombreggiata terreno soffice, ricco e sabbioso, annaffiature abbondanti nel periodo vegetativo, con riposo estivo. Si moltiplica in autunno o in primavera, per divisione dei rizomi, lasciando una gemma e alcune radici per ogni porzione. Le varietà per la forzatura invernale prevedono l'utilizzo di rizomi con occhi ( gemme) di 3 anni, con apice arrotondato, tenuti in ambiente fresco, collocandoli in mazzetti, in cassette ripiene di sfagno, ricoprendoli di sabbia, torba o segatura, senza luce con temperature di 25-30 °C, bagnando quotidianamente, quando le piantine raggiungono i 10 cm di altezza, si aumenta la luminosità abbassando contemporaneamente la temperatura a 20-22 °C, per la produzione del fiore reciso si procede al taglio a raso della cacciata.



Tempo

I
Mentre tu dormi
le stagioni passano
sulla montagna.
La neve in alto
struggendosi dà vita
al vento:
dietro la casa il prato parla,
la luce
beve orme di pioggia sui sentieri.
Mentre tu dormi
anni di sole passano
fra le cime dei làrici
e le nubi.
II
Io posso cogliere i mughetti
mentre tu dormi
perché so dove crescono.
E la mia vera casa
con le sue porte e le sue pietre
sia lontana,
né io più la ritrovi,
ma vada errando
pei boschi
eternamente –
mentre tu dormi
ed i mughetti crescono
senza tregua.

Antonia Pozzi
28 maggio 1935


la testa che scoppia
un altro momento di stasi,
fuori il silenzio mattutino
dentro rumor di frigor;
il biscotto inzuppato
un volto lontano
ed un patetico riflesso...

3 commenti:

  1. Gujil,
    c' hai donato una splendida pagina... sarà che adoro i mughetti..
    sarà che adoro le poesie della Pozzi questa dolce malinconica donna dal cuore sensibile e dolce...sarà il tuo modo raffinato di dire, di raccontare..
    sta di fatto che ho letto tutto d'un fiato.
    Bello, bello, bello!

    Grazie Gujil.

    Lieta serata.

    Sabrina

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  2. Sabrina,

    dolci parole...grazie le prendo volentieri per me.

    Gujil

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  3. Sabrina,

    dolci parole...grazie le prendo volentieri per me.

    Gujil

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