...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

sabato 7 luglio 2012

Frammento

Si chiama Guerrilla Knitting: l’arte di arredare le città con lavori a maglia fatti a mano.
Fondatrice riconosciuta del movimento “Knitta, please” esteso ormai a livello internazionale, è Magda Sayeg, esperta magliaia texana che dal 2005 crea colorati indumenti over size con cui ricopre di fili colorati architetture urbane, statue, biciclette, mezzi di trasporto pubblici e privati, alberi e qualsiasi altro oggetto, dando loro una seconda pelle fatta su misura.Oltre che un vero esempio di guerrilla urbana, conosciuto infatti anche come Yarn Bombing, il guerrilla knitting è diventato una vera forma d’arte entrata già a pieno titolo in musei e gallerie.
 

Ricordiamo la prima personale della Sayeg “Knitted Microcosm in Pink” al Palazzo delle Esposizioni-Spazio Fontana a Roma nel 2010 in occasione del Festival del Lusso essenziale, la mostra al Triennale Design Museum di Milano e alla National Gallery of Australia, Canberra. Naturalmente le fantasiose quanto incisive ed eco-compatibili incursioni a colpi di tricot non hanno lasciato indifferenti gli esperti del marketing e noti brand come Mini Cooper, Smart, Absolut Vodka e altri marchi che hanno assoldato l’artista americana e la sua crew per rivestire con i famosi capi di lana i loro prodotti. In Europa il grido delle knitters è portato avanti da un gruppo di anonime signore inglesi originarie della Cornovaglia, tra i 45 e i 97 anni, operanti con il nome di “Graffiti Grannys” con l’intento di portare nelle città un originale tocco di allegria senza lasciare segni permanenti, ma decisamente evidenti. Le ladies si definiscono infatti così sul loro account facebook: “A group of middle aged granny urban woolerists, you wont see us or hear us, but you will know we have been there!!!!!”. Alcuni pezzi creati dal gruppo vengono inoltre messi a disposizione del pubblico con specifica etichetta recitante: “if you like me, please feel free to keep me” (dalla rete).


un filo distratto,
colora il resoconto,
fuori è stato temporale
dentro sta tornando il sereno;
accovacciato nei sogni
riprendo antiche melodie
e le canto al mio cuore...

anonimo del XX° secolo
frammenti ritrovato

2 commenti:

  1. Come sempre splendido post.
    E i frammenti ritrovati fanno veramente voglia di cantare al cuore.
    Buona domenica, Gujil!
    Lara

    RispondiElimina
  2. Lara,

    grazie...veramente, non sai quanto mi serve sapere che chi lagge comprende e condivide.
    Spero il tuo cuore canti canzoni gioiose, il mio non sempre.
    Buona domenica anche a te.

    Gujil

    RispondiElimina