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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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giovedì 21 giugno 2012

Ali spezzate

La gioventù ha ali di poesia e nervi d’illusione che fanno volare al di là delle nuvole per vedere l’universo illuminato; ali che le tempeste dell’esperienza distruggeranno, facendo precipitare i giovani nello specchio stregato della realtà. Così Gibran racconta in questo breve romanzo il sogno d’amore del poeta, ragazzo solitario e libero, per la gentile e bellissima Salmè, spezzato dalla brutalità di una società piegata a convenzioni sociali e vecchi pregiudizi. Un sogno soffocato, oppresso e vilipeso, ma non annientato. Il dolore anzi lo rafforza, così come rende tesa e vibrante la voce di un Gibran ancora acerbo, ma già sublime interprete e cantore delle passioni umane. Khalil Gibran fu un artista e un intellettuale poliedrico. Di origini libanesi si trasferì in America coi genitori dove ebbe fin da giovane un brillante successo come pittore. Le successive frequentazioni europee e l'incontro col meglio della filosofia e delle religioni mondiali stimolarono la sua vena poetica e riflessiva e gli permisero di concretizzare la sua grande saggezza in una serie di capolavori. Il Profeta, il più conosciuto, scaturisce da una conoscenza vastissima maturata in una vita donata alla cultura di ogni provenienza (dalla rete).
 
Lo spirito afflitto trova pace
solo in unione a uno spirito a lui simile.
I due convergono nell'affetto,
come uno straniero si rallegra
a vedere un altro straniero
in una terra lontana.
I cuori che si uniscono
per mezzo del dolore
non saranno separati
dalla gloria della gioia.
L'amore lavato dalle lacrime
rimane eternamente puro e bello.

Kahlil Gibran
(da "Le ali spezzate")


irrompono stolti rimandi
ai veri sospiri del ventre,
si scilgono nodi irrisolti
in un susseguirsi di cose
e nuvole alte nel cielo...

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