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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 20 agosto 2023

Le cose dell'amore

“Questo è l’amore.
È una sorta di rottura di sé perché l’altro lo attraversi. Non una ricerca di sé, ma dell’altro, che sia in grado, naturalmente a nostro rischio, di spezzare la nostra autonomia, di alterare la nostra identità, squilibrandola nelle sue difese. L’altro, infatti, se non passa vicino a me come noi passiamo vicino ai muri, mi altera. E senza questa alterazione che mi spezza, mi incrina, mi espone, come posso essere attraversato dall’altro, che poi è il solo che può consentirmi di essere, oltre che me stesso, altro da me?
Amore non è ricerca della propria segreta soggettività, è piuttosto l’espropriazione della soggettività, è l’essere trascinato del soggetto oltre la sua identità, è il suo concedersi a questo trascinamento, perché solo l’altro può liberarci dal peso di una soggettività che non sa che fare di se stessa.
Allora davvero l’amore si pone come radicale sovvertimento della stabilità, dell’ordine, dell’identità.
Amore non è una cosa tranquilla, non è delicatezza, confidenza, conforto.
Amore non è comprensione, condivisione, gentilezza, rispetto, passione che tocca l’anima o che contamina corpi.
Amore non è silenzio, domanda, risposta, suggello di fede eterna, lacerazione di intenzioni un tempo congiunte, tradimento di promesse mancate, naufragio di sogni svegliati.
Amore è violazione dell’integrità degli individui, è toccare con mano i limiti dell’uomo…”

Tratto da “Le cose dell’amore
Umberto Galimberti

Sull'amore

Si chiama amore ogni superiorità,
ogni capacità di comprensione,
ogni capacità di sorridere nel dolore.

Amore per noi stessi e per il nostro destino,
affettuosa adesione ciò che l'Imperscrutabile
vuole fare di noi anche quando
non siamo ancora in grado di vederlo
e di comprenderlo -
questo è ciò a cui tendiamo.

Hermann Hesse 

Amore come glicini viola
avvinti, abbarbicati al muro;
l'ossessione è forte, schiaccia
di tanto in tanto sospiri gioiosi...

sabato 19 agosto 2023

Poesia, nebbia e riflesso

Agonia

Morire come le allodole assetate
sul miraggio

O come la quaglia
passato il mare
nei primi cespugli
perchè di volare
non ha più voglia

Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato

Giuseppe Ungaretti

Isole di nebbia, mare dell'anima,
soffrono silenziose e agoniche
di barche arenate, relitti marini,
che il cuore non seppe tenere...
  
Isola 
l'isola è una porzione di terra 
interamente circondata dall'acqua. 
Un'isola può trovarsi nelle acque di un fiume, 
di un lago o del mare.
(dalla rete)

venerdì 18 agosto 2023

Protocollo marino #71 (Mattutino)

Mattutino

Oggi è ritorno, il mattino è sole radente
le alpi apuane sfumano in foschie marine;
un anno ancora passa tra le dita ormai stanche,
rimangono cose importanti, i ricordi, la sete...
 
Gujil

giovedì 17 agosto 2023

Protocollo marino #70 (Deriva)

Deriva

Le vedo dal mare al mattino, tamerici,
arsura nascosta da un velo di rugiada;
le vie verso il porto precluse, scomparse,
la mia barca malconcia beccheggia e deriva...
 
Gujil
 
Andare alla deriva
 
 di barca o galleggiante abbandonato alle forze dei venti e delle correnti; 
figurativamente,
 nell'uso comune, 
con riferimento a persona
abbandonarsi al corso degli eventi, 
cedere, senza capacità di reazione, 
a una sorte infelice.
-TRECCANI-

mercoledì 16 agosto 2023

Protocollo marino #69 (Tino)

Isola del Tino 
 (Tyrus mayor nei testi medievali) 
è una splendida isoletta incastonata nel Mar Ligure, all’estremità occidentale del Golfo della Spezia. Il suo territorio fa parte del comune di Porto Venere e dista 500 metri dall’Isola Palmaria. Dal 1997 l’isola del Tino, insieme alle altre isole Palmaria e Tinetto, Porto Venere e le Cinque Terre è stata inserita tra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Tra le sue meraviglie, l’isola vanta alcuni dei paesaggi più suggestivi della Liguria, dal XIX secolo sorge su una piccola altura uno scenografico faro. Il Tino è un'isola di luce e non stupisce che proprio in un anno difficile come il 2020 attorno a questo luogo si sia ritrovato un gruppo di persone appassionate di storia, di mare, di ambiente, di spiritualità, di navigazione, con un obiettivo comune: salvaguardare e promuovere il patrimonio materiale e immateriale dell'isola.
 
Tino
 
Isola solitaria, isola misteriosa e colori
come quelli tuoi che vanno svanendo;
rimane nel cuore passione ed amore,
rimangono sanguinelle negli occhi...
 
Gujil
 
La storia della selvaggia isola del Mar Ligure è legata alla vita di San Venerio, nato nell’isola della Palmaria e santo patrono del Golfo della Spezia. San Venerio  visse in eremitaggio sull’isola sino alla sua morte, avvenuta nel 630. 
In sua memoria sulla sua tomba fu costruito un piccolo santuario nel VII secolo da Lucio, vescovo di Luni
Più tardi, nell’XI secolo, sorse un monastero Benedettino che arrivò a godere di ampia fama e ricevere frequenti donazioni dai nobili dei paesi circostanti. 
I ruderi del monastero sono tuttora visibili sulla costa settentrionale dell’isola.
La superficie dell’isola del Tino è interamente riservata a zona militare.
Per l'isola del Tino la festa più importante è il 13 settembre festa di San Venerio
In questa ricorrenza alla Spezia si svolge una processione in mare che prevede il trasferimento della statua del santo dalla Spezia all'isola del Tino
Successivamente viene impartita anche la benedizione alle imbarcazioni. 
Poiché il territorio dell'isola è interamente dichiarato zona militare, questa giornata e la domenica successiva sono le uniche date per poterla visitare.
Inoltre viene esposto il reliquiario di San Venerio che ne contiene il teschio (infatti il Santo è sepolto a Reggio Emilia, ma questa parte del suo corpo nel 1959 venne restituita alla Diocesi della Spezia per disposizione di papa Giovanni XXIII).
(dalla rete).
 

martedì 15 agosto 2023

Protocollo marino #68 (Spuma marina)

 

Spuma marina

Spuma sul corpo bagnato, scivola
i contorni del viso, del collo, nel mare
di estivi pensieri con la mente assolata
di fugaci visioni, così tanto veloci...

Gujil

lunedì 14 agosto 2023

Protocollo marino #67 (Acquamarina)

L'acquamarina è una variante del minerale berillo, del gruppo omonimo. Cristallizza con sistema esagonale, con formula chimica Be₃Al₂Si₆O₁₈, durezza 7,5-8 e densità 2,6-2,9. Il colore dipende dalla presenza di titanio o ferro. Il calore può determinare la variazione di colore, così come l'irraggiamento radioattivo. È una gemma utilizzata nella realizzazione di gioielli.

 Acquamarina

Nei mie ricordi affiorano occhi acquamarina
nel verde di un prato, nel sole d'estate;
chissà se ancora brilla la luve che vidi,
chissà se ancora faccio parte del sogno...
 
 Gujil

L’acquamarina, letteralmente pietra del mare, è una varietà di berillio utilizzata in cristalloterapia per armonizzare il quinto chakra, lavora molto sui sentimenti. Va portato un ciondolo di acquamarina all’altezza del cuore, per dare chiarezza nei vostri sentimenti, ridurre rabbia e amplificare l’empatia e la compassione. Se invece desiderate una svolta dal punto di vista della comunicazione, allora tenetela a contatto con la gola utilizzando un pendente di acquamarina vicino a questo chakra. È comunque una pietra molto chiara quindi va bene anche per armonizzare il settimo chakra, promuove il  contatto con il Divino.  L’elemento collegato è lacqua e questo viene associata anche alle emozioni, la femminilità, guarigione, riconciliazione, sogni, sensitività, pace e sonno (dalla rete).

domenica 13 agosto 2023

Protocollo marino #66 (Scoglio)

Scoglio

Affiora dal mare uno scoglio, solo,
nel contesto di passeggiate su sabbia;
ardito baluardo alle onde, sommerso
da spruzzi e sentimenti nascosti...
 
 Gujil
 
Uno scoglio è una porzione di roccia che emerge dalle acque del mare, normalmente nelle vicinanze di una costa rocciosa alta detta falesia. Con il ciclo delle maree, gli scogli possono essere emersi o sommersi, e in quest'ultimo caso è possibile che si trovino poco al di sotto della superficie dell'acqua, rendendo pericolosa la navigazione e pertanto sono segnati nelle carte nautiche (da wikipedia).

sabato 12 agosto 2023

Protocollo marino #65 (Levante)

Levante

A Levante nel soffio del vento di libeccio 
stanchi gabbiani solitari solcano cieli tersi;
le vie della Spezia sono nascoste ormai preda
di mareggiate e burrasche, di eterni naufragi...
 
Gujil
 
Levante  
è un vocabolo di derivazione romanica (ital., sp. e portogh. levante; fr. levant) passato in altre lingue (ingl. levant; ted. Levante); designa la parte da cui si leva il sole, quindi in senso generale l'oriente e tutti i paesi che si trovano a est di una data località o regione; il contrapposto è ponente.
-TRECCANI-

venerdì 11 agosto 2023

Protocollo marino #64 (Bagnasciuga)

Bagnasciuga

Rumori sordi in lontananza riassumono
le condizioni oggi che vive il mio mare;
infiniti sguardi rivolti a Levante, alla Spezia,
profumo di salvia, rosmarino, bagnasciuga...
 
Gujil 
 
Il bagnasciuga
 indica quella zona della superficie dello scafo compresa tra le linee d'immersione massima e minima, quindi alternativamente bagnata e asciutta
≈ linea di galleggiamento.
-TRECCANI-