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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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martedì 10 maggio 2022

Gabbiani

Coda

E come sarà il primo gabbiano
in volo sulle discariche?
Forse, una creatura
ignobile, e attratta dal pattume.
Ma disposta a tutto,
pur di raspare qualcosa.
L’amatissimo Ovidio vedeva gabbiani
dai becchi ferrati.
Eppure, rimanevano in aria.

Mario Santagostini
 da "Felicità senza soggetto"

 

Irrituali costanti alternano i segni
di sogni nati incredibili e distorti,
rivedo una sagoma che ormai si allontana
come gabbiano, da me, da tutto, da noi...

Nell’immaginario collettivo i gabbiani vengono associati a due realtà, quella del mare e quella dei rifiuti, sebbene la seconda rappresenti un’associazione di idee recente, sia perché da poco questi uccelli hanno scoperto l’immensa ed inesauribile risorsa alimentare rappresentata dall’immondizia prodotta dagli uomini, sia perché quest’ultima, con il crescere a dismisura della cultura del consumismo, è diventata una triste realtà della nostra moderna quotidianità. Effettivamente i gabbiani sono un raggruppamento di uccelli che nel corso dell’evoluzione si sono adattati all’ambienta marino o comunque acquatico: alcune specie, infatti, frequentano anche estuari, lagune, fiumi, laghi, ecc. Nella maggior parte dei casi sono specie che comunque mostrano un’elevata capacità di adattamento a diversi contesti ambientali e in grado di saper sfruttare diverse fonti trofiche (dalla rete).
Queste specie in ecologia vengono definite
euriecie

lunedì 9 maggio 2022

Anima e Animus

Sono una donna

Nessuno può immaginare
Quel che dico quando me ne sto in silenzio
Chi vedo quando chiudo gli occhi
Come vengo sospinta quando vengo sospinta
Cosa cerco quando lascio libere le mie mani.
Nessuno, nessuno sa
Quando ho fame quando parto
Quando cammino e quando mi perdo,
nessuno sa che per me
e andare è ritornare,
e ritornare è indietreggiare
che la mia debolezza è una maschera
e la mia forza è una maschera
e quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere
Ed io glielo lascio credere
E creo.
Hanno costruito per me una gabbia
affinché la mia libertà fosse una loro concessione
E ringraziassi e obbedissi
Ma io sono libera prima e dopo di loro, con e senza di loro
Sono libera nella vittoria e nella sconfitta
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della prigione è la loro lingua
Tuttavia la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio
E al mio desiderio non impartiscono ordini.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà
Ed io glielo lascio credere E creo.

Joumana Haddad

 

Quando si svelerà il sospeso, il velo,
saremo liberi dal giogo dei corpi
amare allora sarò più semplice, puro;
l'attesa ancora ci prova...

Secondo Jung ogni persona possiede al suo interno una controparte femminile e maschile, elemento che si riflette a livello biologico e psicologico. La controparte femminile insita nell’uomo, come il suo opposto, presenta una funzione mediatrice agendo come una sorta di ponte che unisce il Sé e l’inconscio. Jung nominò Anima la componente femminile presente nell’uomo, mentre impiegò il termine Animus per rappresentare il suo opposto. La concezione junghiana di Anima si differenzia nettamente dall’equivalente semantico che attribuiamo a questo termine in ambito religioso o filosofico. Allo stesso modo, Anima e Animus non rappresentano la mente nella sua totalità; Jung impiega entrambi i termini per riferirsi a due tra i tanti archetipi della psiche. Durante tutto l’arco di vita Anima e Animus agiscono come una guida che orienta la persona nell’esplorazione di sé stessa e del mondo che la circonda, talvolta ostacolando il benessere individuale a causa di meccanismi disfunzionali dettati dalla scarsa consapevolezza della propria natura (Benedetta Mulas, dalla rete).

domenica 8 maggio 2022

Stare in trincea

La cosiddetta trincea è un tipo di fortificazione militare difensiva costituita, nella sua forma più semplice, da un fossato lineare scavato nel terreno per ospitare al suo interno le truppe, che in questo modo si trovano protette dal tiro delle armi nemiche. Fortificazione tipica della guerra d'assedio, in particolare dopo l'introduzione delle armi da fuoco, la trincea divenne un elemento caratteristico dei conflitti dell'inizio del XX secolo: fu in particolare durante la prima guerra mondiale che la guerra di trincea assunse le sue dimensioni più imponenti e caratterizzanti (dalla rete).

Siamo in trincea

Ignoriamo i disegni dell’universo.
L'’alba tarda a far chiaro.
E ogni mattina state lì a ricordarci
le spine, ma a poco servono
informazioni ansiogene di appelli
discorsi obliqui e cappe nere.
Penso alla vita per i morti
Penso alla vita per i vivi.
Penso a chi si perde nel vuoto
e non c’è grazia per nessuno
nessuna traccia sulla terra.
Tanto vale con ostinato rigore
frapporci tra noi e la fine:
resistere come la ginestra sotto
il peso franoso della lava.

Maria Allo 
 
Vivi e morti affollano il cuore,
lo spazio angusto contiene amore
e carezze lievi, e baci e sorrisi;
il peso del vento sempre irrisorio...

sabato 7 maggio 2022

Protocollo cittadino #60 (Il libro degli errori)

 

Il libro degli errori si è arricchito di nuovo,
 gli sbagli si imperlano come a formare 
collana di dubbi e i contesti pretesi
irretiscono buoni propositi, sensazioni di bene;
le miriadi di paure sono nulla di fronte alla guerra,
le bombe mi esplodono in testa, mi fanno del male.
Contorsionista come sempr cerco una via, un percorso,
la condivisione è un lussuoso optional 

non certo scontato,
"peccato" mi dico e spito per terra...

Gujil

venerdì 6 maggio 2022

Ricordi... infiniti... come storie mai concluse

Sguinzagliare ricordi

In questi giorni penso al vento fra i tuoi capelli,
agli anni che fui nel mondo prima di te
e all’eternità che prima di te andrò a incontrare,
ai proiettili che non mi uccisero in battaglia
ma uccisero i miei amici,
di me migliori perché
non vissero oltre come me,
penso a te nuda davanti al fornello d’estate,
sul libro curva per leggere meglio
nella luce morente del giorno.
Vedi, abbiam vissuto più di una vita,
ora dobbiamo pesare ogni cosa
sulla bilancia dei sogni e sguinzagliare
ricordi che divorino ciò che fu il presente.

Yehuda Amichai
Traduzione di Ariel Rathaus 

 

 

Anche se pochi qualcuno lo condividiamo,
abbiamo sfiorato i sogni insieme, noi,
come spiagge imbiancate da soli morenti
ci basta un pensiero, un sospiro...

 

una storia infinita non è conclusa,
continua in un loop che si autoavvita
e non sempre è una cosa positiva;
si cerca il passato per la paura di invecchiare dentro
o, forse, solo perchè è stato bello davvero...

Gujil

giovedì 5 maggio 2022

Qualcosa di me si è radicato (forse e parlando di tonalità di verde)

Esiste una teoria nella medicina alternativa secondo cui il colore delle iridi e la salute degli organi interni sono collegati; questa direzione in medicina si chiama iridologia ma poiché non ha una base di prove sufficiente, è considerata pseudoscientifica. 
Il Dr. Robert Morse, un esperto di salute che ha avuto un quarto di milione di pazienti, crede che il quadrante esterno dell’occhio sia collegato alla salute del cervello mentre il cerchio interno è collegato al sistema digestivo. 
Dice che un sacco di frutta e verdura nella tua dieta può cambiare il colore dei tuoi occhi e ha persino creato una serie di video dedicati alla sua ricerca (dalla rete).
  
A casa mia

a casa mia fioriscono i ciliegi
la terra fresca dissodata sputa larve
e lombrichi e odora forte
a casa mia i muri di casa
sono ogni giorno più caldi
nei boschi dove l’erba dell’anno passato diventa
così asciutta
che puoi stendertici sopra
le foglie di quercia cadono per ultime ma ora infine
cadono
solo il muschio sciaborda ancora sotto i piedi
e conserva al suolo un vino asprigno
a casa mia il cuculo canta
cinquanta volte
vivremo ancora cinquant’anni no di più no
per sempre
a casa mia
che non mi venga da ridere
casa tua fammi vedere
a casa mia fioriscono i ciliegi
 e il lillà
e nei castagni si librano gli amenti bianchi e rossi
del bruciante e buono amore
 
Helga Maria Novak
 
A casa tua un niente di me ha radicato
foglie perenni di un verde scuro e intenso
come gli occhi miei lontani e tersi
in baraonde di sentieri sconnessi...
  
Solo il 2% della popolazione del pianeta ha gli occhi verdi. Questa tonalità si è formata a causa del contenuto moderato di melanina e combinazione di pigmenti giallo-marroni. Gli occhi verdi sono più comuni in Spagna, Irlanda, Russia, Brasile, Islanda e Pakistan.

mercoledì 4 maggio 2022

Alberi e vento

Non è il cosiddetto “effetto vela” il modello migliore che può spiegare la reazione dell’albero all’azione di forti venti. Tutta l’architettura dell’albero concorre alla riduzione della forza del vento. Certamente il paragone tra la chioma e una vela è estremamente pratico, soprattutto parlando in termini numerici.
 
 Il vento e l'albero

Come la gran parte del vento
accade là dove ci sono alberi,
così la gran parte del mondo è centrato
su noi stessi.
Spesso là dove il vento ha radunato
insieme gli alberi,
un albero ne prenderà
un altro tra le braccia e lo stringerà.
I loro rami si strofinano
insieme follemente tra loro,
ma non è un vero fuoco:
si stanno spezzando l’uno con l’altro.
Spesso penso che dovrei essere come
l’albero solitario, che non va da nessuna parte,
perché il mio braccio non potrebbe e non vorrebbe
rompere l’altrui. Eppure con le mie ossa rotte
sento che il tempo sta per cambiare.

Paul Mouldon
(
Traduzione di Luca Guerneri)

Vela e chioma però assolvono compiti diversi.
Al primo alito di vento le foglie degli alberi si dispongono parallelamente alla sua direzione, e la nostra vela, che per mare è fatta per catturare e trattenere il vento, diventa subito un drappo tutto bucato.

In un insieme di consigli e pratiche
ci avvitiamo in ragionamenti incerti;
la natura sta gridando, urla e soffre, e noi
ci prendiamo a sberle come stupidi uomini...

Se il vento rinforza, la resistenza delle foglie trascina il ramo in un dolce piegamento, sempre atto ad assecondare il vento, non a resistergli. Con l’aumentare del vento, la tecnica si fa più complessa: flessioni e torsioni dei rami dissipano la spinta del vento, e le forze residue vengono scaricate sulle branche principali, sollecitate a loro volta a compiere movimenti che assecondino le spinte del vento.
Continua così fino al fusto, che a sua volta si flette, disperdendo energie e dando un ulteriore contributo alla riduzione delle dimensioni della vela.
Quello che resta della spinta del vento passa dal fusto fino alla zona radicale, dove si gioca l’ultima partita tra il vento e l’albero.
Quando il vento si infrange in una vela, questa oppone resistenza e trasferisce la forza prodotta lungo “l’albero” fino al veliero; quando il vento cerca di catturare un albero, si scontra con un individuo sfuggevole, flessibile, dalla forma imprevedibile e sempre mutevole (dalla rete).

martedì 3 maggio 2022

Notizie

La notizia è un'informazione su un fatto o un avvenimento (in corso o concluso), comunicata da un giornalista a mezzo di stampa, trasmissione televisiva, radio, pubblicazione online o con altri mass media. Le notizie possono essere variamente classificate a seconda dell'argomento (cronaca nera, cronaca rosa, cultura, economia e finanza) e della provenienza (politica interna, politica estera).
Particolari tipi di notizie possono essere contenute nel reportage o nell'inchiesta, delle analisi approfondite e documentate su un fenomeno. Un'esclusiva è una notizia pubblicata solo da un giornale (concetto simile all'inglese scoop). Infine, un trafiletto è, in gergo giornalistico, una notizia molto breve collocata in genere in fondo alla pagina, mentre una breve è una notizia pubblicata su una colonna e sprovvista di titolo (da wikipedia).

Le notizie sono

le notizie sono di un’eclisse del settanta per cento
al peggio delle aspettative & probabilmente
uno dei Suoi verdetti più misurati
le notizie sono di tre pulcini
morti per un improvviso inverno lampo
i loro cadaveri in airtex ritrovati sul prato
le notizie sono di un surriscaldamento terrestre
per noi uva & olive & per loro deserto
il nostro giardino è morto nell’estate dei ‘06
& Dublino è rimasta senz’acqua & faceva troppo caldo
per tenere le finestre chiuse sulla strada verso ovest
anche se all’ombra dell’antico viadotto
dove tanto tempo fa prima del riscaldamento globale
un giovane si è impiccato per la disperazione
di ciò che restava della strada ferrata.

William Wall

  

Il mondo che scotta riscopre la guerra,

rumori sordi arrivano dritti nel cuore;
come un animale ferito e incattivito l'uomo
denuda e sperpera le risorse e l'amore...

lunedì 2 maggio 2022

Io

La luna Io di Giove è il mondo vulcanicamente più attivo nel sistema solare: possiede centinaia di vulcani con fontane di lava alte decine di chilometri. Come dimensioni, è leggermente più grande della Luna: infatti ha un raggio di 1.821,6 chilometri (quello del satellite terrestre è invece di 1.737 km)
Fu scoperto l’8 gennaio 1610 da Galileo Galilei insieme alle tre altre lune quali Callisto, Europa e Ganimede. Questo portò alla comprensione che i pianeti nel nostro sistema solare orbitano attorno al Sole, confutando dunque la teoria geocentrica (dalla rete).

Io

la notte mi chiede chi sono
sono il segreto della profonda nera insonnia
sono il suo silenzio ribelle
ho mascherato l’anima di questo silenzio
ho avvolto il cuore di dubbi
immota qui
porgo l’orecchio
e i secoli mi chiedono
chi sono

E il vento chiede chi sono
sono la sua anima inquieta rinnegata dal tempo
come lui sono in nessun luogo
continuiamo a camminare e non c’è fine
continuiamo a passare e non c’è posa
giunti al baratro
lo crediamo il termine della pena
e quello è invece l’infinito

Il destino chiede chi sono
potente come lui piego le epoche
e ridòno loro la vita
creo il passato più remoto
dall’incanto di una vibrante speranza
e lo sotterro ancora
per forgiarmi un nuovo ieri
di un domani gelido

Il sé chiede chi sono
come lui vago, gli occhi fissi nel buio
nulla che mi doni la pace
resto ancora e chiedo, e la risposta
resta nascosta dietro il miraggio
ancora lo credo vicino
al mio raggiungerlo

tramonta
dissolto, dispare

Nazik Al-Malaikai

 

 
Nella mitologia, Io era una donna mortale trasformata in una mucca durante una disputa coniugale tra Zeus (Giove nella mitologia romana) e sua moglie Giunone. L’abilità della donna era quella di saper scrutare tra le nuvole e scoprire così gli errori del marito. 
La missione spaziale "Juno" della NASA è stata chiamata così in onore proprio della dea Giunone.
 

Chi sono lo dicono coloro che hanno
percorso con me qualche tratto di via;
arrendersi all'ovvio è facile, proseguo
pellegrino incostante, c'è chi si ferma...

 
La notevole attività di Io è il risultato di un “tira e molla” tra la potente gravità di Giove e le lune Europa e Ganimede.
Le forze di marea generano un’enorme quantità di calore all’interno di Io, mantenendo gran parte della sua crosta sotterranea in forma liquida che cerca in ogni modo una “via di fuga” verso la superficie per combattere la pressione. 
Pertanto, la superficie di Io si rigenera in maniera costante riempiendo eventuali crateri di impatto con laghi di lava fusa e formando nuove pianure alluvionali lisce di roccia liquida.
La composizione di questo materiale non è ancora del tutto chiara: le teorie suggeriscono zolfo fuso e i suoi composti (che spiegherebbero la variegata colorazione) o roccia di silicato (in accordo con le temperature).

L’anidride solforosa è il componente principale della sottile atmosfera su Io mentre analisi suggeriscono che questa luna che gravita intorno al pianeta Giove possegga un nucleo ferroso (dalla rete).

domenica 1 maggio 2022

Primo maggio di festa

 
forse non tutti sanno che Lolli
in questa canzone parla di suo padre,
morto ma ancora così presente,
come il mio...
e ora c'è la guerra

Buon 1° Maggio
 
Gujil