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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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martedì 11 ottobre 2022

Caffè all'aperto

Caffè all'aperto

pioviggina un po’
ma non abbastanza perché si possa proprio
chiamarla pioggia
e noi lentamente ci bagniamo
ma non abbastanza perché valga proprio
la pena di parlarne
e un po’ ci innamoriamo
ma non abbastanza perché si possa proprio
chiamarlo amore.

Henrik Nordbrandt
da "Il nostro amore è come Bisanzio"
(Donzelli, 2000)

 

Tra indicibili emozioni gli aromi
dei caffè all'aperto.., Parigi, Vienna,
città dove il colore si mescola, si beve
e profuma di buono, sereno è...

Giovanni Boldini
"Conversazioni al caffè"

Giunto nel cuore della modernità, anche Giovanni Boldini si votò alla raffigurazione di caffè, dando luogo a dipinti come questa Conversazione al caffè, oggi custodito in una collezione privata. 
Si tratta questo di un dipinto molto interessante non solo sotto il profilo artistico ma anche per quanto concerne le vicende esistenziali e profondamente intime del pittore italiano, legato sentimentalmente a due avvenenti donne francesi:
Berthe Morisot e la contessa Gabrielle de Rasty
In questa piccola tavola Boldini si diverte a riunire, seppur in uno spazio fittizio come quello pittorico, questi due mondi così seducenti e conflagranti. Entrambe le donne, le quali come si è già visto sono incarnazioni di topoi femminili radicalmente diversi, siedono nei tavolini all'aperto di un caffè parigino.  
Gabrielle, a destra, domina la conversazione e sprigiona uno sguardo che intriga e irretisce l'osservatore, conquistandolo prima del volto e della sensualità carnale del corpo.
Berthe, al contrario, finge disinteresse e, cedendo ad un istintivo disagio, volge lo sguardo alla sua sinistra, verso un evento che si sta svolgendo al di fuori dello spazio pittorico. Si delinea dunque un palpabile contrasto, sia dal punto di vista pittorico che da quello erotico, tra queste due varietà muliebri così distanti tra di loro. 
Lo stesso Boldini, d'altronde, approfondì questa divergenza in numerosissime altre opere: la Morisot, infatti, sarà sempre l'incarnazione della «giovane donna romantica che andrà incontro, attraverso la conoscenza del libertino, a un percorso di esplorazione corporea che la porterà al di là dei propri virginali presupposti». Per quanto concerne Gabrielle de Rasty, invece, Boldini giocò con la sua conturbante sensualità in torride opere dal sapore libertino, del tutto prive di barriere moralistiche.
(dalla rete)

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