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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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lunedì 21 agosto 2017

Aspettare

 
Aspettami ed io tornerò

Aspettami ed io tornerò,
ma aspettami con tutte le tue forze.
Aspettami quando le gialle piogge
ti ispirano tristezza,
aspettami quando infuria la tormenta,
aspettami quando c’è caldo,
quando più non si aspettano gli altri,
obliando tutto ciò che accadde ieri.
Aspettami quando da luoghi lontani
non giungeranno mie lettere,
aspettami
quando ne avranno
abbastanza
tutti quelli che aspettano con te.

Aspettami ed io tornerò,
non augurare del bene
a tutti coloro che sanno a memoria
che è tempo di dimenticare.
Credano pure mio figlio e mia madre
che io non sono più,
gli amici si stanchino di aspettare
e, stretti intorno al fuoco,
bevano vino amaro
in memoria dell’anima mia...
Aspettami. E non t’affrettare
a bere insieme con loro.

 
Aspettami ed io tornerò
ad onta di tutte le morti.
E colui che ormai non mi aspettava,
dica che ho avuto fortuna.
Chi non aspettò non può capire
come tu mi abbia salvato
in mezzo al fuoco
con la tua attesa.
Solo noi due conosceremo
come io sia sopravvissuto:
tu hai saputo aspettare semplicemente
come nessun altro.


Konstantin M. Simonov
Traduzione di Angelo Maria Ripellino
 

aspettare, attendere,
due verbi colmi di sensazioni,
ansie, gioie, scrutare orizzonti;
io, per me, preferisco le cose...
 
 aspettare
verbo transitivo
 [lat. exspĕctare «aspettare», incrociato con aspĕctare «guardare attentamente»] (io aspètto, ecc.). –
-TRECCANI-
 
1.- Essere con la mente e con l’animo rivolti a persona che deve arrivare o a cosa che deve accadere; si costruisce di norma con un compl. oggetto: a. un amico; a. il ritorno dei genitori; a. una lettera, una chiamata al telefono; a. l’occasione propizia (e determinato da un avverbio o da complementi: a. tranquillamente il treno; l’aspettava alla finestra; t’ho aspettato fino a mezzanotte); o anche con un verbo introdotto da di, a o che: aspetto di conoscere l’esito; aspetta a dirlo; aspettavo che desse sue notizie; con accezione partic., farsi a., tardare a venire: quanto si fa a. il direttore, oggi!; anche di cose: oggi il treno si fa a.; i guai, le disgrazie non si fanno a.; prov., chi ha tempo non aspetti tempo, non ritardi l’azione, non perda le occasioni favorevoli. Modi fig.: a. il Messia, persona o cosa che non verrà; a. la Provvidenza, non far nulla per aiutarsi, per togliersi d’impiccio. Include spesso idee accessorie, come il desiderio, la speranza, l’inquietudine, l’ansia: ho aspettato invano il suo ritorno; quanto tempo abbiamo aspettato questo giorno!; a. una ricompensa, una parola di riconoscenza, una notizia.
2. -a. Rinviare il compimento di un’azione subordinandolo ad altro fatto: aspetto che smetta di piovere per uscire. b. Stare fermo fino a che non sopravvenga qualcuno o qualche cosa: a. l’autobus; l’aspettarono dietro il muro e quando lo videro gli saltarono addosso. Con senso sim., anche assol.: di’ all’autista che aspetti; aspetta!, férmati! Quindi, con varie costruzioni sintattiche, o assol., indugiare, ritardare a fare una cosa: Quivi di riposar l’affanno aspetta (Dante); aspetta a giudicare, a decidere; la morte non aspetta; che cosa aspetti?, a chi non si risolve a fare ciò che deve. c. Talora, più semplicem., stare per avere, per ricevere: sua moglie aspetta un bambino; a. gente a cena; a. un’eredità; fig. (con mutamento di soggetto): non s’immagina quello che l’aspetta, ciò che gli sta per capitare. d. Ripromettersi o sperare di avere, di ricevere, di ottenere qualche cosa: Donne, da voi non poco La patria aspetta (Leopardi). Con sign. più ampio, spec. con la particella pron., prevedere (per lo più con speranza o con timore) che una cosa avvenga: tutti s’aspettavano una gratifica per Ferragosto; si aspettava una lode ed ebbe invece un rimprovero; non mi aspettavo un’accoglienza così affettuosa; mi aspetto che tu vinca; si aspettava una crisi di panico da quando aveva deciso una volta per tutte di andare in pensione (Claudio Piersanti); sono cose che càpitano quando nessuno se l’aspetta; da un tipo come lui c’è da aspettarsi di tutto (o anche, non c’è da aspettarsi nulla di buono); me l’aspettavo, purtroppo; questo, da lui, non me lo sarei mai aspettato!; c’era da aspettarselo!; prov., chi la fa l’aspetti, chi fa un torto o una cattiva azione a qualcuno, deve prevedere di subirne a sua volta da quello stesso o da altri.

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