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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 12 febbraio 2016

Lontananza


La lontananza
 
Questo aroma di te/ sale?/scende?/
viene da te?/da me?/in che altro
mi dovrei trasformare?/che altro
di me/dovrei essere/
per sapere/vedere/i frammenti
di mondo che in silenzio unisci?/
così bruci distanze?/
mi restituisci al mio animale?/così
mi dai grandezza/o corpo
che invadi con la tua assenza?/
con il tuo sguardo che
non tornerà al tuo occhio/già febbre
senz’altro padrone che il cammino?/
sei qui/è come dire/tutto è qui/
il vuoto e l’unione/e tu/e la
disordinata solitudine/
 
Juan Gelman
traduzione  Laura Branchini
 
 

lontananza
sostantivo femminile
[der. di lontano]
- TRECCANI -
 
1. a.- L’essere, il trovarsi lontano, cioè a lunga o relativamente lunga distanza, di un luogo da altro luogo o da un punto di riferimento: la costa era poco visibile per la l.; comparve una figura, che, per la l. (o per la l. dal luogo dove mi trovavo), non riuscivo a distinguere nettamente; segnali di l., in marina, v. segnale; anche, posizione lontana: come facevo a riconoscerlo, da (o a o in) quella lontananza?; e come locuz. avv., in lontananza, in un punto lontano: guardare, vedere, mostrare in l.; una nave finalmente apparve in l.; era tutto buio ed in l., nel cielo, riflessi rossi dei villaggi che bruciavano (Mario Rigoni Stern). In queste accezioni, l’uso del termine concorre con il sinon. distanza.
b.- Al plurale, nell’uso letterale, luoghi lontani, sfondo di paesaggio, e similitudini: vedute di sfuggita, passando, lontananze verdi (De Amicis); anche come oggetto di rappresentazione pittorica: un paesaggio ampio, con lontananze sfumate.
c.- L’esser lontano nel tempo: la lontananza del pericolo acqueta i timori; vedere le cose in lontananza, prevedere il loro svolgersi a distanza di tempo; poetico, al plurale: m’affondo nelle lontananze Del tempo (A. Negri).  
2. - Con riferimento a persona, il fatto e la condizione d’esser lontano (e s’intende in genere da casa, dal paese, dalla famiglia o da una persona amata): tornò dopo una lunga l.; tanti anni di l. non l’avevano per nulla invecchiato; egli è il vero che, par la l. di mio marito non potendo io agli stimoli della carne né alla forza d’amor contrastare, ... a divenire innamorata mi sono lasciata trascorrere (Boccaccio); la l. di Renzo, senza nessuna probabilità di ritorno, ... le parve ora una disposizione della Provvidenza (Manzoni); anche, il tempo, il periodo in cui si è lontani (come sinon. del più com. assenza): molte cose erano cambiate durante la mia l. dalla città; volle essere informato su ciò che era avvenuto durante la sua l.; componimento di l., poesia che ha per argomento la sofferenza del poeta, lontano dalla persona amata. Più spesso, e con uso più proprio, con allusione ai sentimenti provocati dalla separazione: soffriva per la l. dei suoi, o per la l. dalla famiglia, da casa, dal proprio paese.  
 

lontano, lontano...,
quante volte, quante frasi,
nel silenzio del saluto
la potenza di un addio...

2 commenti:

  1. e ancora voci e suoni
    volti sconnessi nella nebbia del grigio mattino,
    io e te persi nel muto suono del tempo
    con poco spazio oltre la nostra memoria...(poesiainsmalto)

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  2. Annamaria,
    vero e sacrosanto!

    Gujil

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